A causa delle condizioni geografiche, in Svizzera la gestione dei pericoli naturali riveste da sempre una grande importanza. In diversi luoghi i pericoli naturali costituiscono una minaccia per le persone, i beni materiali e le infrastrutture. La Confederazione ha il compito di proteggere da questi pericoli la popolazione e i beni materiali considerevoli.
Piene, colate detritiche, scivolamenti, processi di crollo (caduta di sassi e di blocchi come pure crolli di roccia e frane), valanghe e tempeste si verificano periodicamente in Svizzera. Piuttosto comuni sono anche gli incendi boschivi, i periodi di siccità e le ondate di caldo o di freddo. I terremoti di forte intensità sono invece rari, ma, come insegna la storia, possono colpire anche la Svizzera e rappresentano quindi un rischio significativo.
In base al mandato legale conferito dalla legge forestale e dalla legge sulla sistemazione dei corsi d'acqua, l'UFAM si occupa di processi idrologici: piene, colate detritiche, scivolamenti, colate detritiche di versante, cadute di sassi, crolli di roccia, frane e valanghe. Altri processi che rientrano nella sua sfera di competenza sono i terremoti, le tempeste e gli incendi boschivi. Competente in materia di pericoli naturali legati al clima e alle condizioni meteorologiche, ad esempio le ondate di caldo e di freddo, è invece l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera.
Al fine di garantire una risposta adeguata ai pericoli naturali, occorre innanzitutto riconoscere la minaccia cui si è esposti. Per questo è fondamentale elaborare una documentazione sui pericoli. Un monitoraggio permanente dei diversi processi deve poi permettere di identificare tempestivamente sia i pericoli incombenti sia le variazioni generali della situazione di minaccia dovute ad esempio ai cambiamenti climatici.
Informazioni sui singoli processi pericolosi
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Ultima modifica 06.08.2021