Fino al 2025, la Confederazione metterà a disposizione circa 1,5 miliardi di franchi per il risanamento fonico delle ferrovie svizzere. Entro il 2025 la popolazione sarà protetta in modo ancora più efficace dal rumore dei treni grazie al divieto dei carri merci rumorosi a partire dal 2020, a provvedimenti sulla strada ferrata nonché alla promozione della ricerca e degli investimenti. L’obiettivo è di proteggere l’80 per cento della popolazione dal rumore dannoso o molesto del traffico ferroviario.
Con le misure di lotta contro il rumore del traffico ferroviario già adottate, la Svizzera è all'avanguardia in Europa:
- nel traffico viaggiatori, i vagoni silenziosi dotati di freni a disco sono ora lo standard;
- sui carri merci svizzeri, freni con ceppi in ghisa che producono molto rumore sono stati sostituiti sistematicamente con suole K più silenziose;
- lungo le tratte con traffico intenso sono state posate pareti antirumore e, se necessario, installate finestre insonorizzate negli edifici;
- il sistema di definizione dei prezzi delle tracce orarie, differenziato in funzione del rumore, crea incentivi garantendo un bonus alle imprese ferroviarie che utilizzano materiale rotabile silenzioso. Il prezzo delle tracce orarie è il corrispettivo pagato dalle imprese ferroviarie per l'uso dell'infrastruttura ferroviaria in Svizzera.
Questo pacchetto di misure ha permesso di proteggere quasi due terzi delle persone residenti in luoghi in cui il valore limite per il rumore del traffico ferroviario era superato (anno di riferimento 2002).
A destare maggiore preoccupazione è il traffico merci transfrontaliero:
- il materiale rotabile impiegato è spesso vecchio e particolarmente rumoroso;
- i treni merci rumorosi circolano soprattutto di notte.
Nel 2006 la Commissione europea ha introdotto valori limite d'emissione per i nuovi carri merci. A causa della durata di vita dei carri merci (fino a 40 anni) l'effetto di tale decisione è tuttavia limitato.
Il Parlamento svizzero vuole ulteriori misure
Con la revisione della legge federale concernente il risanamento fonico delle ferrovie (LRFF), del 27 settembre 2013, il Parlamento ha deciso misure supplementari per ridurre il rumore del traffico ferroviario:
- valori limite per il rumore che, a partire dal 2020, vieteranno di fatto in Svizzera i rumorosi carri merci con ceppi frenanti in ghisa. A essere colpiti da tale divieto saranno in particolare i carri merci stranieri;
- misure all'infrastruttura nelle zone dove è esposto al rumore del traffico ferroviario un numero particolarmente elevato di persone;
- completamento delle pareti antirumore esistenti, se ciò ne migliora sensibilmente l'efficacia;
- risanamento dei ponti in acciaio;
- sostegno finanziario allo sviluppo, al collaudo e all'omologazione di materiale rotabile e componenti infrastrutturali particolarmente silenziosi;
- aiuto agli investimenti in carri merci particolarmente silenziosi.
L'attuazione sistematica di queste misure permetterà di proteggere l'80 per cento delle persone residenti in luoghi in cui il valore limite per il rumore del traffico ferroviario era superato (anno di riferimento 2002).
L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) è responsabile dell'attuazione delle misure. In qualità di servizio specializzato della Confederazione in materia di rumore, l'UFAM fornisce un contributo determinante.
Ultima modifica 10.11.2023