Il legislatore differenzia valori limite d’esposizione e valori limite d’emissione. I valori limite d’esposizione definiscono il livello sonoro consentito nel luogo d'impatto (p. es. in un appartamento). I valori limite d’emissione definiscono invece il suono massimo che, per esempio un veicolo, può emettere nell’ambiente.
Il rumore è un suono che disturba. L’unità fisica di misura del rumore è il decibel (dB). Il decibel è una misura logaritmica. Concretamente ciò significa che:
- un aumento di 10 dB corrisponde per l’orecchio umano a un volume percepito raddoppiato
- in presenza di due fonti di rumore della stessa intensità, il livello sonoro sale di 3 dB.
I valori limite d’immissione possono essere paragonati all’intensità del rumore (livello sonoro) solo limitatamente, poiché la valutazione di una situazione di rumore avviene tramite l’utilizzo di un valore corretto, il cosiddetto livello di valutazione.
La valutazione soggettiva del suono come disturbo non gradito dipende dal suo volume, dalla sua frequenza, dalla sua tonalità, dal suo contenuto di impulsi, dal momento dell’evento e dalla sua durata. La percezione del rumore dipende anche da fattori personali come ad esempio dall’ atteggiamento individuale o sociale e dal giudizio di valore sulla fonte di rumore, o dalla situazione psichica e dall’attività momentanea della persona esposta.
Ultima modifica 15.06.2023