15.05.2020 - In che modo le misure messe in campo per lottare contro il coronavirus influiscono sull'ambiente? E in un’ottica ambientale, quali sono i provvedimenti da adottare a seguito di questa pandemia? Parlare di conseguenze dirette è difficile, in quanto l’impatto sull’ambiente presenta diverse sfaccettature.

© Keystone | Ennio Leanza
È tuttavia chiaro che queste conseguenze non sono da ricondurre a misure di politica ambientale, quanto piuttosto alla crisi che stiamo vivendo che porta con sé pesanti conseguenze sia sul piano economico che su quello sociale. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) riassume qui, suddivisi per tema, gli effetti sortiti dalla situazione attuale sull'ambiente e le misure che si sono dovute implementare a causa di questa crisi.
Acque
La depurazione delle acque è garantita anche durante la pandemia da SARS-CoV-2 (PDF, 331 kB, 14.04.2020)Una scheda dell’UFAM, elaborata in collaborazione con l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFAG) l’Associazione svizzera dei professionisti della protezione delle acque (VSA) e l’Istituto di ricerca sulle acque Eawag informa sugli aspetti più importanti legati alla questione.
Aria
Biodiversità - One Health
La diffusione pandemica del virus della SARS-CoV-2 dimostra come la gestione disattenta della biodiversità da parte dell'uomo possa avere un impatto sulla salute umana.
La diffusione pandemica del virus della SARS-CoV-2 dimostra come la gestione disattenta della biodiversità da parte dell'uomo possa avere un impatto sulla salute umana Il virus della SARS-CoV-2 si è sviluppato negli animali selvatici ed è stato molto probabilmente trasmesso da questi ultimi all'uomo in situazioni in cui esiste uno stretto contatto tra gli animali (selvatici) e l'uomo (UFSP: Cos’è il nuovo coronavirus?).
Non si tratta di un caso isolato: più della metà delle malattie verificatesi tra il 1940 e il 2008 erano causate da virus di origine animale - si trattava di zoonosi (malattie trasmesse dagli animali all'uomo e viceversa), la maggior parte delle quali erano causate da animali selvatici. Tuttavia, numerosi studi dimostrano che il passaggio dagli animali all'uomo è più facile negli ecosistemi degradati e nella biodiversità ridotta. Se l'ambiente viene distrutto o modificato in modo tale che gli animali perdono il loro habitat originale ed entrano in contatto insolitamente stretto con l'uomo nei loro nuovi habitat, l'emergere di nuovi agenti patogeni e il trasferimento di malattie all'uomo è reso più facile. Lo stretto contatto permette di superare la barriera tra le specie e di diffondersi rapidamente in tutto il mondo attraverso il movimento globale delle merci e dei viaggi.
E importante di notare che le cause alla base delle pandemie sono gli stessi cambiamenti ambientali che stanno causando la perdita di biodiversità a livello globale e il cambiamento climatico. Ridurre la probabilità di future pandemie promuovendo una ricca biodiversità è quindi positivo anche per il clima.
Biosicurezza
Dall'inizio della crisi, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sorvegliano in modo specifico la sicurezza delle attività della SARS-Cov-2 nei laboratori.
Durante un'epidemia, una diagnosi precoce e rapida delle persone infette è fondamentale per fermare la diffusione della malattia.
In risposta all'appello del Consiglio federale contro Covid-19, i laboratori sono stati mobilitati su vasta scala per diagnosticare il virus della SARS-CoV-2 e gli istituti di ricerca hanno intrapreso, tra l'altro, la ricerca di un vaccino e di trattamenti contro la malattia. Queste attività sarebbero ad alto rischio se il virus si diffondesse nell'ambiente con i noti effetti nocivi per la salute.
Tuttavia, dall'inizio della crisi, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sorvegliano in modo specifico la sicurezza delle attività della SARS-Cov-2 nei laboratori. Secondo il loro mandato, essi determinano il livello di biosicurezza necessario per ogni struttura per prevenire la diffusione della SARS-CoV-2, responsabile della pandemia di Covid-19.
Da febbraio, gli specialisti dell'UFAM in materia di biosicurezza si trovano a dover far fronte a un aumento delle richieste di circa il 50%. Ad oggi, l'aumento delle capacità diagnostiche e di ricerca continua, così come l'azione concertata delle autorità federali e cantonali per garantire la corretta applicazione della sicurezza biologica nei laboratori e quindi proteggere la salute e l'ambiente.
Le richieste di attività nei laboratori (ambiente confinato) sono regolarmente pubblicate sotto www.ecogen.admin.ch.
Elettrosmog
Alcune teorie su Internet collegano la pandemia della SARS-CoV-2 all'introduzione della nuova tecnologia 5G. Non esistono studi che confermino un legame diretto e le teorie citate sono contestate dalla comunità scientifica.
Il fatto che la diffusione del virus sia globale e si estenda ben oltre le regioni in cui è stata introdotta la 5G, dimostra che un tale collegamento diretto è improbabile.
L'attuale introduzione della 5G avviene nelle gamme di frequenza già utilizzate per la telefonia mobile e WLAN. Indipendentemente da questa introduzione, la Svizzera applica ulteriori limiti oltre a quelli raccomandati a livello internazionale per la protezione da effetti termici comprovati. Sulla base delle osservazioni scientifiche degli effetti biologici per i quali non è chiaro se e in quali condizioni essi possano diventare un rischio per la salute, questi limiti addizionali garantiscono un margine di sicurezza supplementare nell'interesse della prevenzione.
I valori limite preventivi sono circa dieci volte più severi dei valori internazionali e limitano le radiazioni dei cellulari nei luoghi in cui le persone possono soggiornare per periodi prolungati (ad esempio negli appartamenti, nelle scuole, negli ospedali, negli uffici, nei parchi giochi per bambini, ecc.). In questo modo si riduce l'esposizione a lungo termine, e quindi anche il rischio di eventuali conseguenze per la salute, che oggi non sono state ancora chiaramente dimostrate.
Foreste
Troppa gente nel bosco? A partire da metà marzo, il lockdown causato dal coronavirus ha cambiato notevolmente le modalità di fruizione del bosco da parte della popolazione svizzera. Lo dimostra il paragone tra due sondaggi svolti prima e durante la crisi condotto dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL.
Rifiuti
Raccomandazioni della Confederazione ai Cantoni per lo smaltimento dei rifiuti nella situazione straordinaria dovuta al Coronavirus (PDF, 190 kB, 07.04.2020)Le raccomandazioni sono state elaborate dall’UFAM in collaborazione con l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), l’Ufficio federale delle strade (USTRA) e la SUVA.
Rumore
Traffico
USTRA: Nuovo coronavirus e impatto sulla viabilità
Dossiers sul Coronavirus di altri dipartimenti
Informazioni complementari
Ultima modifica 15.03.2021