La Svizzera si impegna a favore di un regime internazionale globale, coerente, efficace ed efficiente in materia di prodotti chimici e per una migliore collaborazione con il settore privato.
Convenzione sulla procedura dell'assenso preliminare in conoscenza di causa per determinati prodotti chimici e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale
Gli inquinanti organici persistenti (Persistent Organic Pollutants, POP) sono composti organici tossici difficilmente biodegradabili che possono accumularsi nei tessuti di esseri umani e animali. Dopo il loro rilascio, si diffondono a livello globale attraverso l’aria, l’acqua e la catena alimentare, provocando danni alla salute umana e all’ambiente anche a grande distanza dalla fonte di emissione. Possono ad esempio causare tumori, disfunzioni ormonali o compromettere la funzione riproduttiva. La Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti si prefigge di ridurre al minimo le emissioni globali di queste sostanze nell’ambiente.
L’obiettivo della Convenzione di Vienna del 1985 è la protezione della salute umana e dell’ambiente dagli effetti nocivi dovuti all'impoverimento dello strato di ozono. L’obiettivo del Protocollo di Montreal del 1987 è il ripristino dello strato di ozono mediante la riduzione e la successiva completa rinuncia a livello mondiale della produzione e del consumo di sostanze che impoveriscono lo strato di ozono. L’ultimo emendamento del Protocollo di Montreal del 2016, il cosiddetto «emendamento di Kigali» disciplina anche i fluorocarburi parzialmente alogenati. Si tratta di sostanze al momento utilizzate in sostituzione delle sostanze che impoveriscono lo strato di ozono e che hanno un forte effetto serra.
Il mercurio è un metallo pesante altamente tossico e persistente. Si muove facilmente nell’atmosfera, è soggetto a bioaccumulazione negli organismi e negli ecosistemi e ha vasti effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente. L’obiettivo della Convenzione di Minamata è proteggere la salute pubblica e l’ambiente dagli effetti dannosi del mercurio.
Quadro globale per la gestione dei prodotti chimici GFC
Il Quadro globale per la gestione dei prodotti chimici (Global Framework on Chemicals [GFC]) – Per un pianeta libero da danni causati da prodotti chimici e rifiuti è stato adottato nel settembre 2023 a Bonn, in Germania. Si tratta di un accordo quadro che promuove la gestione sicura e sostenibile dei prodotti chimici e sostituisce l’Approccio strategico alla gestione internazionale dei prodotti chimici (SAICM) in vigore dal 2006 al 2020.
Sistema internazionale di classificazione delle sostanze chimiche (GHS)
Il GHS è un regolamento internazionale per la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio di sostanze chimiche che ogni Paese deve integrare nel proprio diritto nazionale. In Svizzera, l’attuazione è avvenuta in più fasi dal 2009 e i prodotti chimici sono ora classificati ed etichettati secondo il sistema GHS.
Direttiva dell'UE sulle sostanze chimiche: REACH
Nel giugno 2007, l'UE ha decretato l'entrata in vigore della nuova direttiva REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals). Tale direttiva consente processi d'esecuzione uniformi per la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e le restrizioni in materia di sostanze chimiche allo scopo di meglio proteggere l'ambiente e la salute dell'uomo dai rischi legati alle sostanze chimiche, mantenendo la concorrenzialità dell'industria chimica. Inoltre, REACH comporta per l'industria una responsabilità maggiore nella gestione dei rischi legati alle sostanze chimiche e nella messa a disposizione di informazioni sulla sicurezza. La Svizzera ha integrato a posteriori determinati ambiti di REACH alla legislazione nazionale in materia di prodotti chimici per evitare lacune nella sicurezza dei prodotti chimici pericolosi rispetto alla legislazione europea.