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Pubblicato il 10 settembre 2018

Gestione delle sostanze nocive per le acque

Sostanze quali oli, prodotti chimici e concimi aziendali o le acque di scarico possono inquinare le acque, comprese quelle sotterranee. Al fine di proteggerle, per tali sostanze sono necessari impianti di deposito, piazzole di travaso e condotte di trasporto sicuri. Pertanto, le installazioni corrispondenti sono soggette all’obbligo di controllo e la loro funzionalità va esaminata regolarmente.

Il colaticcio, le benzina, l’olio da riscaldamento, l’erbicida glifosato e le acque di scarico inquinate, pur essendo sostanze completamente differenti, hanno qualcosa in comune: se finiscono in modo incontrollato nell’ambiente, possono costituire un pericolo per le acque superficiali e sotterranee.

In Svizzera, pertanto, gli impianti in cui vengono depositati e trasbordati liquidi nocivi per le acque sono soggetti a un obbligo di controllo sancito per legge. In particolare, si tratta di prevenire inquinamenti delle acque sotterranee.

Ciò deve avvenire soprattutto nei pressi delle captazioni di acque sotterranee che servono per l’approvvigionamento di acqua potabile alla popolazione. A seconda della categoria di sostanza e della minaccia per le acque circostanti vigono prescrizioni differenti.

Serbatoi e impianti di deposito per liquidi nocivi per le acque

Serbatoi e impianti di deposito devono soddisfare i requisiti cantonali. L’obiettivo è evitare che liquidi nocivi per le acque, come combustibili e carburanti fossili o prodotti chimici finiscano nell’ambiente, impedendo l’inquinamento del suolo e delle falde freatiche.

L’esecuzione è di competenza dei Cantoni. All’inizio del 2007, la Confederazione aveva ridotto notevolmente il suo impegno nell’ambito di serbatoi e impianti di deposito. Il 18 ottobre 2006, il Consiglio federale aveva fissato per il 1° gennaio 2007 la data di entrata in vigore della relativa revisione della LPAc.

Impianti adibiti al deposito dei concimi aziendali e di digestato liquido

Le autorità devono esaminare regolarmente il deposito di concimi aziendali e digestato liquido, al fine di garantire la protezione delle acque. Sono prescritte capacità di deposito sufficienti, contenitori e condotte a tenuta stagna nonché un utilizzo adeguato e il funzionamento corretto di tutti i dispositivi.

L’obiettivo è tenere lontane dalle acque sotterranee sostanze indesiderate quali azoto e fosforo, residui di pesticidi, prodotti di pulizia, carburanti, farmaci o anche agenti patogeni.
L’esecuzione è di competenza dei Cantoni.

Aree di riempimento e piazzali di lavaggio

Le aree di riempimento e i piazzali di lavaggio delle aziende che utilizzano prodotti fitosanitari devono essere impermeabili, al fine di impedire alle acque di scarico inquinate di infiltrarsi e contaminare le acque sotterranee. Un controllo corrispondente da parte dei Cantoni deve avvenire almeno a cadenza quadriennale e al più tardi entro la fine del 2026. In caso di lacune, queste vanno colmate il più rapidamente possibile.

L’esecuzione è di competenza dei Cantoni.

Infrastruttura delle acque di scarico

Le condotte delle acque di scarico nel sottosuolo si trovano al di sotto di uno strato di suolo biologicamente attivo che pulisce in modo efficiente l’acqua piovana infiltrata. Se le canalizzazioni e altre infrastrutture di depurazione delle acque di scarico non sono a tenuta stagna, l’acqua si infiltra insieme a germi fecali, prodotti di pulizia o residui di farmaci direttamente nel sottosuolo e nelle acque sotterranee.

a sabbia e la ghiaia nel sottosuolo hanno una capacità di filtrazione molto meno efficiente rispetto allo strato di suolo biologicamente attivo. Pertanto, gli impianti di evacuazione e di depurazione delle acque di scarico interrati nelle zone di protezione delle acque sotterranee costituiscono un rischio notevole per l’acqua potabile.

Al fine di proteggere le acque sotterranee, i gestori degli impianti devono garantire che questi ultimi siano costruiti, gestiti e mantenuti correttamente. Su fondi privati, il controllo e la manutenzione sono di responsabilità dei proprietari.
L’esecuzione è di competenza dei Cantoni.

Incidenti con liquidi nocivi per le acque

In caso di incidenti con liquidi nocivi per le acque, concimi aziendali e digestato, vanno adottate misure tempestive volte a prevenire una diffusione delle sostanze nell’ambiente nonché a rimuoverle dall’ambiente. Inoltre, occorre allertare la polizia (tel. 112) e informare il servizio cantonale preposto alla protezione delle acque.

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