Protezione delle captazioni di acque sotterranee
Molte captazioni di acque sotterranee che servono per l’approvvigionamento di acqua potabile sono di interesse pubblico. Un sistema a più zone attorno alle captazioni le protegge da un potenziale inquinamento. La prevenzione garantisce un approvvigionamento di acqua semplice ed economico.
Zone di protezione delle acque sotterranee
In Svizzera, le zone di protezione delle acque sotterranee rientrano nell’infrastruttura per l’approvvigionamento di acqua potabile e si trovano attorno a sorgenti o impianti di pompaggio con captazioni di acque sotterranee di interesse pubblico.
Più ci si avvicina alla captazione, più severe sono le regole per la protezione delle acque sotterranee e dell’acqua potabile. La funzione di filtro dello strato di suolo biologicamente attivo riveste un ruolo molto importante in questo contesto, poiché consente di depurare l’acqua infiltrata in modo del tutto naturale.
Anche la sabbia e la ghiaia nel sottosuolo hanno un determinato effetto di filtro, che tuttavia risulta meno efficiente di quello dello strato di suolo biologicamente attivo. Lo strato di suolo e il sottosuolo costituiscono un cosiddetto rivestimento protettivo al di sopra delle acque sotterranee.
Di norma le falde freatiche nel materiale sciolto sono protette molto meglio da tale rivestimento rispetto a quelle in regioni carsiche come il Giura o ai comprensori con falde freatiche in rocce fessurate presenti nelle Alpi. In queste regioni le sostanze inquinanti penetrano molto più facilmente nelle acque sotterranee.
Nell’utilizzo come acqua potabile, pertanto, esiste un maggior rischio di contaminazione, di cui si tiene conto nell’ambito della protezione delle captazioni di acque sotterranee.
Zona di protezione S1: si trova nelle immediate vicinanze di una captazione di acque sotterranee e la protegge da danneggiamenti e contaminazioni. Qui sono consentiti soltanto gli impianti e le attività che servono direttamente per l’approvvigionamento in acqua potabile.
Bild
Zona di protezione S2: circonda la zona S1 e mira a proteggere l’acqua potabile dalla contaminazione di sostanze inquinanti degradabili non mobili (p. es. idrocarburi) e da agenti patogeni quali germi, virus e batteri. All’interno della zona di protezione S2, pertanto, non sono consentiti impianti né attività che potrebbero comportare la penetrazione di tali sostanze e agenti patogeni nelle acque sotterranee e nell’acqua potabile.
Poiché lo strato di suolo biologicamente attivo depura l’acqua infiltrata, questo deve rimanere intatto. Non sono perciò consentiti scavi, la costruzione di impianti, l’infiltrazione di acque di scarico o altre attività che compromettono l’approvvigionamento in acqua potabile.
Zona di protezione S3 (materiale sciolto): circonda la zona S2 e protegge l’acqua potabile dall’immissione di sostanze inquinanti a seguito di incidenti. Grazie alla distanza dalla captazione di acque sotterranee, garantisce tempo e spazio per eliminare in modo tempestivo le sostanze inquinanti prima che penetrino nella rete dell’acqua potabile oppure per isolare la captazione dalla rete dell’acqua potabile.
Gli impianti e le attività che possono compromettere le acque sotterranee non sono pertanto consentiti nella zona S3. Si tratta in particolare di aziende industriali e artigianali. Sono vietate anche l’infiltrazione di acque di scarico inquinate e la rimozione del rivestimento protettivo.
Bild
Zona di protezione Sh (carsica/fessurata): protegge l’acqua potabile nei settori con vulnerabilità elevata. Non sono consentiti impianti né attività che inquinano l’acqua potabile o modificano il comportamento del flusso delle acque sotterranee.
Zona di protezione Sm (carsica/fessurata): protegge l’acqua potabile nei settori con vulnerabilità media. Anche la zona Sm preserva le acque sotterranee dalle contaminazioni da sostanze nocive per le acque o da una modifica del comportamento del flusso delle acque sotterranee a causa di lavori di costruzione. Ciò nonostante, in questa zona sono consentiti più impianti e attività rispetto alla zona Sh.
Settore d’alimentazione Zu
Il settore d’alimentazione Zu, come le zone di protezione delle acque sotterranee, protegge una captazione di acqua sotterranea utilizzata per l’approvvigionamento di acqua potabile. Il settore d’alimentazione Zu protegge le acque sotterranee, mentre il settore d’alimentazione Zo protegge le acque superficiali.
Il settore d’alimentazione Zu copre la parte principale del bacino imbrifero di una captazione di acque sotterranee, in cui si infiltra il 90 per cento o più delle acque sotterranee prelevate. Di conseguenza, tale settore è più esteso rispetto alle zone di protezione delle acque sotterranee e mira a prevenire effetti pregiudizievoli sulle acque sotterranee causati da sostanze non degradabili e mobili quali nitrati o residui di prodotti fitosanitari.
Non tutte le captazioni di acque sotterranee che servono per l’approvvigionamento in acqua potabile necessitano di un settore d’alimentazione Zu. I Cantoni delimitano settori d’alimentazione Zu per le captazioni di acque sotterranee la cui acqua potabile risulta inquinata o è a rischio d’inquinamento. Pertanto, le limitazioni valgono soltanto per l’utilizzo di sostanze che causano inquinamento. L’esperienza dimostra che spesso si tratta di concimi (nitrati) e prodotti fitosanitari.
Aree di protezione delle acque sotterranee
Lo status di protezione di un’area di protezione delle acque sotterranee corrisponde a quello di una zona di protezione S2, dove vige un divieto di costruzione. In tal modo i Cantoni delimitano le superfici non ancora edificate per le future captazioni di acque sotterranee. Queste riserve di terreno sono necessarie dal momento che la scelta di siti di captazione idonei risulta sempre più difficile soprattutto nelle regioni densamente popolate e altamente sfruttate dal punto di vista economico.
Alla popolazione dovrà essere garantito anche in futuro un approvvigionamento sufficiente e sicuro di acqua potabile. Il fabbisogno futuro di acqua potabile e, di conseguenza, la necessità di superfici protette sono determinati dalla crescita demografica, dalla necessità di sostituire le captazioni di acqua potabile esistenti con possibilità di protezione insufficienti e dai cambiamenti climatici che causano periodi di siccità più lunghi.
Ulteriori informazioni
Link
