Depurazione delle acque di scarico comunali
In Svizzera la depurazione delle acque di scarico è garantita su tutto il territorio. Tuttavia, nei prossimi anni sarà necessario potenziarne l’efficacia. Entro il 2040, pertanto, determinati impianti saranno dotati di un’ulteriore fase di depurazione per i microinquinanti e andrà aumentata la capacità di depurazione dell’azoto. La depurazione delle acque di scarico comunali ha consentito di migliorare notevolmente la qualità delle acque svizzere. In una prossima tappa si prevede di eliminare in modo mirato i microinquinanti dalle acque di scarico.
La Svizzera dispone di un’infrastruttura completa per lo smaltimento delle acque di scarico: con una rete di circa 60 000 chilometri di canalizzazioni pubbliche e circa 700 impianti di depurazione delle acque (IDA), le acque di scarico comunali vengono depurate in modo capillare. Si tratta di un onere ingente, ma necessario per proteggere la salute delle persone, l’acqua potabile e le acque in generale.
Questa protezione è indispensabile, ma ha un prezzo: la sostituzione dell’infrastruttura esistente costerebbe circa 77 miliardi di franchi. Il rapporto costi-benefici è vantaggioso: la depurazione delle acque di scarico costa solo 68 centesimi al giorno per persona. In cambio, possiamo fare il bagno nei nostri laghi e fiumi e proteggere le nostre risorse di acqua potabile e gli organismi viventi che popolano le acque e le rive.
La depurazione delle acque di scarico è finanziata da tasse riscosse in tutto il Paese, secondo la vigente legge federale sulla protezione delle acque, in base al principio di causalità. Tali tasse coprono i costi di costruzione, esercizio, manutenzione, risanamento e sostituzione degli impianti di depurazione.
Programma di potenziamento contro i microinquinanti
Progressi tecnologici hanno consentito, dagli anni Ottanta, di migliorare costantemente la capacità di depurazione degli IDA. Oggi, una fase di depurazione supplementare può far sì che anche microinquinanti come medicamenti, prodotti chimici o prodotti per la pulizia vengano eliminati. Tutte queste sostanze possono avere effetti negativi sugli organismi acquatici e sulle risorse di acqua potabile.
Questo potenziamento è in corso: nel 2016, il Parlamento ha deciso di partecipare al finanziamento della costruzione di fasi di depurazione per i microinquinanti in alcuni impianti IDA selezionati. A tal fine è stata introdotta una tassa nazionale a destinazione vincolata, che alimenta il fondo per le acque di scarico e finanzia fino al 75 per cento dei costi di potenziamento.
Dall’inizio del programma di potenziamento, la percentuale della popolazione collegata a un impianto moderno sta crescendo. Se nel 2024 era circa il 15 per cento, a programma completato, presumibilmente nel 2040, il 70 per cento della popolazione totale sarà collegato a un IDA potenziato.
Indicatore Grado di allacciamento agli IDA