Costi esterni del traffico pari a circa nove miliardi di franchi all’anno

Ittigen, 30.06.2014 - I costi a livello di ambiente, salute e incidenti riconducibili al sistema svizzero dei trasporti, calcolati per il 2010, ammontano a 9,4 miliardi di franchi. È quanto emerge da uno studio realizzato su mandato dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). Lo studio, oltre ai costi esterni del traffico stradale e ferroviario, ha rilevato, per la prima volta, i costi esterni del traffico aereo, di quello navale, nonché quelli del traffico pedonale e ciclistico.

Il traffico causa costi economici che non possono essere coperti dagli utenti stessi, ma che devono essere sopportati dalla collettività. A incidere sui costi complessivi sono soprattutto quelli ambientali e quelli legati alla salute (dovuti a inquinamento atmosferico, emissioni di CO2, incidenti e rumore). La Confederazione è tenuta per legge a rilevare periodicamente i costi esterni sulla base delle nuove conoscenze scientifiche.

Secondo uno studio condotto dagli istituti esterni Ecoplan e Infras su mandato dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), in generale i costi esterni complessivi del traffico relativi al 2010 ammontano a 9,4 miliardi di franchi. La voce principale dei costi è da ricondurre al traffico stradale, con 7,7 miliardi di franchi, mentre al traffico ferroviario sono imputabili 730 milioni di franchi e al traffico aereo 920 milioni. L’enorme differenza tra i costi esterni si spiega, da un lato, con la quota elevata del traffico stradale rispetto al volume complessivo: il 68 per cento dei chilometri percorsi pro persona (traffico viaggiatori) e il 57 per cento delle tonnellate-chilometro (traffico merci) si svolgono su strada. Inoltre, il traffico stradale produce più sostanze nocive e presenta un rischio di incidenti più elevato. Grazie alla tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), il traffico merci pesante su strada riesce a coprire buona parte dei suoi costi.

Per la prima volta sono stati rilevati anche i costi esterni generati da altri vettori di trasporto. Al traffico lento (biciclette e pedoni) sono imputabili 900 milioni di franchi, soprattutto a causa degli incidenti, anche se poi il traffico lento rileva benefici esterni elevati pari a 1,3 miliardi di franchi (chi va regolarmente in bicicletta o a piedi è in media più sano e ciò si ripercuote, tra l’altro, anche sul sistema sanitario). Anche il traffico aereo presenta costi esterni sui 900 milioni di franchi, di cui due terzi sono riconducibili alle emissioni di CO2. Per il traffico navale sono stati calcolati circa 60 milioni di costi esterni; il numero di passeggeri e la quantità di merci trasportate su acqua in Svizzera risultano tuttavia contenuti.

L’evoluzione dei costi esterni del traffico stradale, analizzata regolarmente dal 2005, non evidenzia una tendenza chiara. Da una parte, alcuni adeguamenti metodologici (come ad es. alle nuove conoscenze sui danni alla salute dovuti agli inquinanti atmosferici) hanno comportato una contrazione dei costi; dall’altra, un numero crescente di abitazioni esposte al traffico ha occasionato una crescita dei costi. Nel traffico ferroviario i costi esterni risultano più elevati del 60 per cento rispetto al 2005, in particolare a causa di un nuovo metodo di calcolo delle emissioni foniche.

L’Ufficio federale di statistica (UST) fornirà una panoramica generale di tutti i costi dei trasporti (tra cui rientrano i costi esterni) e del relativo finanziamento, nell’ambito della pubblicazione «Costi e finanziamento dei trasporti» (ex «conto dei trasporti»). 


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