Fonti di inquinanti atmosferici

Dal 1990, si osserva una diminuzione delle emissioni per la maggior parte degli inquinanti atmosferici. Le cause principali dell’inquinamento atmosferico attuale sono il traffico motorizzato (NOX, PM10), la combustione della legna (PM10), l’agricoltura (NH3, PM10) e l’industria (COV, NOX, PM10).

Emissioni totali

Dagli anni Novanta le emissioni di inquinanti atmosferici in Svizzera sono diminuite. Le modellizzazioni delle emissioni e i rilevamenti mostrano che per i singoli inquinanti vi sono state delle riduzioni tra il 10% (ammoniaca) e il 93% (piombo). Questi miglioramenti sono stati raggiunti grazie all’introduzione di severe prescrizioni e di misure realizzabili tecnicamente e sopportabili economicamente grazie a uno sviluppo rafforzato.

Traffico stradale

Dalla metà degli anni 1950 il traffico stradale è la causa principale delle emissioni di ossido di azoto e una fonte rilevante di polveri fini e fuliggine da diesel cancerogena. Malgrado il netto incremento del traffico, dal 1990 le emissioni sono diminuite. Ciò è stato reso possibile dalle innovazioni tecniche sui veicoli. Le emissioni di ossidi di azoto e polveri fini sono però ancora troppo alte. Le emissioni elevate di CO2 stanno lentamente diminuendo.

Veicoli agricoli e macchine

Sono numerosi le macchine e gli apparecchi nonché i veicoli agricoli diesel, che emettono soprattutto ossidi di azoto e particolato. Le emissioni di inquinanti atmosferici sono tuttavia destinate a diminuire in seguito all’inasprimento delle prescrizioni in materia di gas di scarico.

Traffico ferroviario, navale e aereo

A differenza del traffico stradale, le emissioni prodotte dal traffico ferroviario, navale e aereo hanno un’importanza secondaria in Svizzera. Gli inquinanti atmosferici liberati da processi di combustione continueranno a diminuire nel traffico su rotaia e sull’acqua. Nel traffico aereo, in base alle previsioni le emissioni di ossi di azoto dovrebbero aumentare leggermente e quelle di idrocarburi ristagnare.

Motori stazionari e turbine a gas

Nel 2019 la parte delle emissioni provenienti di motori stazionari e turbine a gas in confronto alle emissioni degli ossidi di azoto totali erano del 1.6 per cento circa.

Combustione e riscaldamenti

In passato gli impianti a combustione e di riscaldamento dell’industria, dell’artigianato e delle economie domestiche erano importanti fonti di inquinamento atmosferico. Dagli anni 1990, grazie ai progressi compiuti nel settore tecnologico, l’inquinamento atmosferico è stato ridotto significativamente. Continuano a destare preoccupazione gli impianti a combustione e di riscaldamento a legna, che producono grandi quantità di polveri fini e inquinanti atmosferici.

Industria e artigianato

I processi industriali e artigianali liberano ossidi di azoto, diossido di zolfo, polvere, composti organici volatili (COV) e altri inquinanti. Gli inquinanti atmosferici provengono direttamente dalla combustione di petrolio, carbone e gas o rientrano tra le emissioni legate ai processi. Dall’inizio degli anni 1990, le emissioni di COV sono state ridotte sensibilmente, anche grazie alle diminuzione del tenore di COV nelle vernici e nelle lacche.

Agricoltura

In Svizzera l’agricoltura è la principale fonte di emissioni ammoniaca, un inquinante atmosferico, e dei gas serra metano e protossido di azoto. L’ammoniaca nuoce agli ecosistemi sensibili. I gas serra contribuiscono al riscaldamento climatico. Tra il 1990 e il 2000 le emissioni di ammoniaca sono calate, ma da allora si sono stabilizzate. Per il metano e il protossido di azoto si delinea un quadro analogo.

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Ultima modifica 19.07.2022

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