La Svizzera e il Perù firmano un accordo a favore della protezione del clima

Berna, 20.10.2020 - La Svizzera e il Perù hanno firmato oggi a Lima, nel quadro di una videoconferenza, un accordo che crea le condizioni per consentire alla Svizzera di compensare una parte delle emissioni di CO2 con la realizzazione di progetti in Perù. Si tratta del primo accordo di questo tipo nell'ambito dell'Accordo di Parigi sul clima. La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha elogiato il carattere pionieristico dell'accordo, che stabilisce criteri impegnativi per la protezione dell'ambiente e la tutela dei diritti umani. «Questo accordo è vantaggioso sia per la Svizzera che per il Perù, ma soprattutto è positivo per il clima».

Nell'ambito dell'Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera si è impegnata a ridurre della metà entro il 2030 le sue emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990. Il nostro Paese raggiungerà questo obiettivo soprattutto con misure adottate sul territorio nazionale. Tuttavia, l'Accordo di Parigi consente agli Stati di compensare le proprie emissioni anche con la realizzazione di progetti climatici all'estero. Le riduzioni delle emissioni ottenute all'estero possono essere infatti computate all'obiettivo nazionale. Finora gli Stati non si sono tuttavia ancora avvalsi di questa possibilità. L'accordo raggiunto con il Perù, approvato dal Consiglio federale il 14 ottobre 2020, è il primo nel suo genere a livello mondiale: per la prima volta due Stati trovano un'intesa sull'attuazione concreta di questi meccanismi di mercato secondo l'articolo 6 dell'Accordo di Parigi.

La ministra dell'ambiente peruviana Kirla Echegaray Alfaro e l'ambasciatore svizzero in Perù, Markus-Alexander Antonietti, hanno firmato oggi a Lima l'accordo. La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha seguito la cerimonia della firma in videoconferenza da Berna. L'accordo entrerà in vigore ancora quest'anno. 

Regole chiare per la protezione dell'ambiente e la tutela dei diritti umani

L'accordo obbliga entrambe le parti contraenti ad applicare un metodo che impedisca il doppio conteggio delle riduzioni delle emissioni ottenute. Inoltre, definisce condizioni quadro chiare per il trasferimento internazionale delle riduzioni e il loro riconoscimento da parte della Svizzera e del Perù. L'accordo ha anche un carattere pionieristico, in quanto stabilisce criteri volti a garantire che i progetti climatici siano ecocompatibili, sostenibili e rispettosi dei diritti umani. Secondo l'accordo, non deve sussistere alcun sospetto di violazione dei diritti umani o della legislazione nazionale, nel qual caso il trasferimento delle riduzioni delle emissioni dal progetto in questione verrebbe immediatamente sospeso. Questi criteri sono continuamente monitorati per tutto il periodo di attuazione dei progetti climatici.


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