Biotopi d’importanza nazionale
Molti spazi vitali un tempo diffusi sopravvivono solo su aree fortemente ridotte. Per conservare la diversità degli spazi vitali e delle specie rare e minacciate presenti, le zone golenali, le paludi, i siti di riproduzione degli anfibi nonché i prati e i pascoli secchi sono protetti da inventari nazionali dei biotopi.
Gli spazi vitali ospitano specie specifiche che si sono adattate alle condizioni locali. Qualsiasi variazione della qualità del sito comporta il rischio che queste specie specializzate vadano perse. Di conseguenza, restano le «specie generaliste», ampiamente diffuse, e s’insediano nuove specie. Lo spazio vitale originale e le relative specie specifiche scompaiono e le funzioni dell’ecosistema vanno perse.
Negli ultimi 20 anni, l’indice medio dei nutrienti è aumentato ulteriormente soprattutto nelle torbiere alte. Le cause sono da ricercarsi nel continuo drenaggio attivo di molte torbiere alte. Il prosciugamento delle torbiere libera nutrienti e favorisce la colonizzazione dipiante con un elevato fabbisogno di nutrienti. Inoltre, gli apporti di azoto dall’atmosfera causano un’eutrofizzazione indesiderata delle paludi. Per le paludi basse non si registrano significanti aumenti generalizzati. Anche i prati e i pascoli secchi risultano più ricchi di nutrienti. La tendenza attuale sembra stabile.
Per quanto concerne l’indice di umidità è stato riscontrato un notevole calo dell’umidità in tutti i tipi di paludi, che sono quindi sempre più secche. Dal 2006 (rilevazione 1998-2006), i prati e pascoli secchi sono per contro più umidi, un’evoluzione negativa per questo genere di ambiente. Rapporti analoghi valgono per l’indice di luminosità, in calo quasi ovunque, che indicano ambienti più ombreggiati e densificati.
- Indicatori correlati
- Zone designate per la biodiversità
Dal 2012 i cambiamenti avvenuti nei biotopi d’importanza nazionale sono recensiti nel quadro del Monitoraggio della protezione degli habitat in Svizzera, garantito dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL). Le rilevazioni e l’analisi delle foto aree permettono di controllare se i biotopi si sviluppano in conformità agli obiettivi di protezione. Per poter accertare cambiamenti della vegetazione nelle torbiere alte, nelle paludi basse come pure nei prati e pascoli secchi d’importanza nazionale, dai relativi inventari sono stati effettuati campionamenti casuali ponderati in modo che siano rappresentate tutte le regioni (biogeografiche) della Svizzera, tutti i tipi di vegetazione, le diverse dimensioni degli oggetti e le diverse altitudini.
La prima rilevazione è stata condotta nel 2017. I dati raccolti in quell’occasione sono stati comparati a dati del passato (periodo 1998-2010) provenienti dagli stessi siti. Per poter trarre conclusioni sulle mutazioni nelle torbiere alte, nelle paludi basse come pure nei prati e pascoli secchi subito dopo il termine della prima rilevazione, sono stati ripetuti i dati della vegetazione rilevati in precedenza per molti degli oggetti selezionati. Per le paludi si è trattato di 130 dei 255 oggetti (767 plot rilevati in precedenza in cosiddette superfici unitarie del controllo dei risultati della protezione delle paludi [Wirkungskontrolle Moorschutz], di cui 539 superfici in paludi basse e 192 in torbiere alte). Per i prati e pascoli secchi sono state riesaminate 591 cosiddette «superfici test».
Sulle superfici cartografate, è poi stata stabilita sul terreno la presenza di specie di piante e muschi nonché il loro grado di copertura. Per ogni specie esistono valori indicatori ecologici che indicano in che misura la presenza della specie è limitata a determinate condizioni ambientali (umidità, nutrienti ecc.). Partendo dalle medie dei valori indicatori ecologici sono derivate le condizioni dei nutrienti nei singoli oggetti palustri.
Le torbiere alte sono i biotopi d’importanza nazionale che godono della massima protezione a livello costituzionale. Per tale ragione, i loro valori ecologici (in particolare l’azoto) sono stati selezionati quale base per la valutazione.
I cambiamenti degli indicatori nel tempo sono stati analizzati dal WSL in base a modelli regressivi. In tal modo è possibile verificare se i biotopi sono effettivamente mutati nel tempo, se i cambiamenti sono rilevanti a livello statistico o se si tratta solo di variazioni casuali.
Le statistiche del WSL mostrano che i cambiamenti osservati fra il 2012 (rilevazione 2012-2017-2001) e il 2020 (rilevazione 2015-2020) possono essere considerati significativi per tutti e tre i valori ecologici.
Risultati del monitoraggio della protezione degli habitat – riassunto (PDF, 5MB, 25.11.2019)
Ulteriori informazioni