Zone designate per la biodiversità
In Svizzera numerosi habitat sopravvivono solo su superfici molto esigue. Le zone protette contribuiscono a preservarli e svolgono un ruolo centrale per la conservazione della biodiversità in Svizzera. Consentono alle specie di rimanere nei loro habitat originali, a quelle sotto pressione di riguadagnare terreno e agli ecosistemi di svolgere le loro funzioni. Inoltre, contribuiscono a preservare la diversità paesaggistica della Svizzera.
Le zone destinate alla protezione e alla promozione della biodiversità in Svizzera contribuiscono alla realizzazione dell’obiettivo di Aichi numero 11 del Piano strategico per la diversità biologica 2011-2020 della Convenzione sulla diversità biologica (CBD), che prevede la conservazione di almeno il 17 per cento delle zone terrestri.
Le zone protette d’importanza nazionale, regionale, cantonale e locale rappresentano attualmente il 10,95 per cento della superficie nazionale. Circa due terzi sono zone protette a livello federale e un terzo a livello cantonale. Il grado di realizzazione dei diversi compiti esecutivi (sicurezza giuridica, valorizzazione ecologica) divergono a seconda del luogo. Altre superfici destinale alla biodiversità rappresentano il 2,65 per cento della superficie nazionale.
Le zone designate per la biodiversità corrispondono quindi complessivamente al 13,6 per cento della superficie nazionale. L’obiettivo del 17 per cento della CBD non è per il momento ancora stato raggiunto in Svizzera, ragione per cui lo stato è giudicato negativo.
Nonostante l’aumento della parte di territorio nazionale designata alla conservazione della biodiversità, la progressione non consente di raggiungere l’obiettivo auspicato. La tendenza è quindi giudicata insoddisfacente.
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L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) fornisce un indicatore paragonabile. Se teniamo conto di questo indicatore, che considera solo i siti d’importanza nazionale, la Svizzera è tra i peggiori della classe in fatto di gestione delle zone protette. Secondo il «Rapporto dell’OCSE sulle performance ambientali: Svizzera 2017» gli obiettivi di protezione sono inferiori rispetto agli altri Paesi dell’OCSE, le zone protette sono sovente troppo poco estese, mal interconnesse le une con le altre come pure con le altre reti europee e non rispettano interamente gli obiettivi di conservazione.
La superficie totale delle zone protette è determinata senza tenere conto delle sovrapposizioni tra superfici appartenenti a categorie di protezione diverse. Le zone protette sono inoltre elencate in ordine d’importanza in base al loro contributo alla conservazione della biodiversità.
Esistono diversi tipi di zone protette in Svizzera, ognuna con criteri di protezione specifici. Nel presente indicatore sono considerate le seguenti:
- le zone protette d’importanza nazionale comprendenti il Parco nazionale svizzero, le zone centrali dei parchi naturali periurbani, i biotopi d’importanza nazionale, le riserve di uccelli acquatici e migratori d’importanza nazionale e internazionale come pure le bandite federali;
- le zone protette da un atto di un’autorità pubblica cantonale o comunale, quali i biotopi d’importanza regionale e locale, come pure le riserve forestali cantonali;
- le zone d’importanza internazionale quali le zone Smeraldo (Convenzione di Berna) e i siti della Convenzione di Ramsar;
- le superfici appartenenti a terzi che sono state definite da organizzazioni private come «zone protette»;
- le superfici destinate alla promozione della biodiversità nell’agricoltura (livello II).
Anche le zone cuscinetto dei biotopi d’importanza nazionale e regionale contribuiscono alla conservazione della biodiversità.
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