Attività in sistemi chiusi
Gli organismi geneticamente modificati, patogeni o alloctoni sono sovente utilizzati nella ricerca, ad esempio per lo sviluppo di nuovi farmaci. Dato che le attività di ricerca vengono svolte soprattutto all’interno di laboratori, serre o impianti di produzione, si parla di attività in sistemi chiusi. Dette attività sono soggette a severe prescrizioni di sicurezza volte a ridurre al minimo il rischio che gli organismi finiscano nell’ambiente. Il numero di nuove notifiche di attività è un indicatore dell’attrattiva della Svizzera quale polo di ricerca nel settore biotecnologico come pure del numero di organismi utilizzati in sistemi chiusi.
Un aumento del presente indicatore è auspicabile, in quanto dimostra l’attrattiva della Svizzera quale polo di ricerca nel settore biotecnologico. Tuttavia, un tale incremento va di pari passo con un utilizzo crescente di organismi geneticamente modificati, patogeni o alloctoni e, di conseguenza con un aumento del rischio che questi organismi finiscano nell’ambiente. Poiché questo rischio è ridotto con l’adozione di misure di sicurezza, rinunciamo a valutare lo stato e la tendenza del presente indicatore.
Gli OGM possono essere raffrontati con la procedura europea di notificazione secondo la Direttiva 98/81/CE.
Secondo l’ordinanza sull’impiego confinato, le attività con organismi geneticamente modificati, patogeni o alloctoni in sistemi chiusi sono soggette all’obbligo di notifica o d’autorizzazione. Le domande inoltrate alle autorità vengono centralizzate presso l’UFAM (Centro di coordinamento Biotecnologia della Confederazione) e gestite nella banca dati ECOGEN.
Ulteriori informazioni