Percezione del carico di antenne di telefonia mobile o linee dell’alta tensione
Alcune persone possono sentirsi influenzate dai campi elettromagnetici creati dalle antenne di telefonia mobile o dalle linee elettriche ad alta tensione. Queste persone possono accusare disturbi del sonno, mal di testa o sintomi cardiocircolatori. Tuttavia, non è stato dimostrato che i campi elettromagnetici ne siano la causa.
Inoltre, alcune persone, pur non avvertendo effetti sulla salute, si sentono disturbate dal fatto che nei pressi delle loro abitazioni siano installate antenne di telefonia mobile o linee dell’alta tensione. Anche questo aspetto può essere percepito come carico.
Nel 2023, quasi il 25% della popolazione si è sentito "in modo moderato" o "in modo grave" disturbate dal carico delle antenne di telefonia mobile o delle linee elettriche dalla loro casa. Nel 2015 il dato era ancora del 10%, ovvero l'esposizione soggettiva è aumentata in modo significativo negli ultimi anni.
Dato che si tratta di un disturbo percepito e che il reale influsso delle radiazioni presenti nell'ambiente non è chiaro, non si possono valutare né lo stato né la tendenza.
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I dati si basano sulla seria di dati Percezione delle condizioni ambientali a casa del Ufficio federale di statistica (UST) (solo disponibile in tedesco e francese). L’indagine interessa un ventaglio di aspetti concernenti l’impatto ambientale, la consapevolezza ambientale, il comportamento consono alle esigenze ambientali e alle abitudini di vita. Il campionamento (2023: N=3028) corrisponde ai criteri di rappresentatività.
Questo indicatore comprende tutti gli intervistati che, a casa, si ritengono piuttosto o molto disturbati dal carico delle antenne di telefonia mobile o dalle linee a corrente forte (su una scala che va da 1 «per niente disturbato» a 4 «molto disturbato»).
Nel 2019 e nel 2023, la partecipazione era possibile non solo per telefono, ma anche tramite questionario online, con il 90% e il 95% dei rispondenti che hanno scelto rispettivamente quest'ultima opzione. Dal 2019 è stato utilizzato anche un nuovo modello di ponderazione. A causa di questi due cambiamenti metodologici, i risultati ottenuti fino al 2015 sono solo parzialmente comparabili con quelli ottenuti dal 2019 in poi.
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