19.03.2020 – Il motto della Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo 2020 è «Acqua e cambiamento climatico». In Svizzera, il cambiamento climatico ha molti effetti: influisce ad esempio sul mescolamento dei laghi e quindi sull’apporto di ossigeno.
Negli ultimi anni, le estati canicolari hanno messo a dura prova i pesci. Nell’agosto 2018, ad esempio, la temperatura delle acque del Reno ha superato i 27°C e ha causato una grande moria di pesci. Rilevamenti degli effettivi hanno mostrato che durante questo periodo di canicola è scomparsa la maggior parte dei temoli. Il cambiamento climatico è all’origine di ondate di calore sempre più frequenti in Svizzera, una tendenza che continuerà anche in futuro. Un rapporto del National Centre for Climate Services (NCCS) sugli scenari climatici futuri per la Svizzera CH2018 sottolinea che «in futuro, le ondate di caldo saranno più frequenti, più intense e più lunghe».
Il cambiamento climatico non provoca tuttavia solo l’aumento della temperatura delle acque, ma ha molti altri effetti: nei laghi influisce ad esempio sulla circolazione dell’acqua e quindi sull’apporto di ossigeno, un fenomeno finora ignorato dal pubblico.
Il meccanismo che consente all’acqua superficiale ricca di ossigeno di scendere verso gli strati profondi e di trasportare le acque povere di ossigeno verso la superficie funziona come segue: l’acqua a 4°C è la più pesante. Per questo motivo la temperatura delle acque profonde rimane tutto l’anno costante a detta temperatura. In inverno, quando anche le acque in superficie si raffreddano fino a 4°C, si annullano le differenze termiche tra acque superficiali e profonde.
Se i venti che soffiano sono sufficientemente forti, si genera una miscelazione verticale degli strati d’acqua. Questo processo è fondamentale per l’apporto di ossigeno sul fondo del lago, dove viene utilizzato per la degradazione microbiologica dei resti vegetali e animali.
Temperatura delle acque balneabili nelle vacanze autunnali
Il riscaldamento delle acque riscontrato negli ultimi decenni influisce negativamente sulla miscelazione delle acque dei laghi. Se in un inverno mite l’acqua in superficie non si raffredda a sufficienza, per motivi meramente fisici la superficie calda non può miscelarsi con quella profonda più fredda. Il riscaldamento dei laghi procede parallelamente all’aumento delle temperature dell’aria. Il cambiamento più significativo avviene in autunno. La temperatura in superficie del lago di Zurigo è mediamente aumentata in ottobre di 0,5 °C ogni decennio. Negli ultimi 80 anni, ossia da quando si effettuano tali misurazioni, ciò corrisponde a un aumento di 4 °C.
Il mescolamento alterato costituisce un problema soprattutto nei laghi profondi. «Negli ultimi anni abbiamo ad esempio constatato che le acque dei laghi Bodanico, di Zurigo e Lemano si mescola in misura insufficiente negli strati profondi e che quindi lì è arrivato meno ossigeno», spiega Manuel Kunz della sezione Qualità delle acque dell’UFAM.
La circolazione nei laghi e quindi l’apporto di ossigeno nelle acque profonde peggiorerà ancora in futuro. Le simulazioni nel quadro del progetto di ricerca sul cambiamento climatico nel lago Bodanico hanno evidenziato come un buon mescolamento delle acque del lago è sempre più rara fino alla sua profondità massima di 254 metri. I calcoli sulla qualità delle acque mostrano che le concentrazioni di ossigeno nelle acque profonde si ridurranno in misura drastica nei prossimi anni, fino a toccare i «valori critici».
Peggioramento della qualità degli ambienti acquatici
Questa evoluzione ha conseguenze per la flora e la fauna. Un apporto insufficiente di ossigeno nelle acque profonde può causare la perdita di spazi vitali per i pesci. Nelle profondità del lago Bodanico, ad esempio, il coregone o il salmerino nano hanno bisogno di un apporto di ossigeno sufficiente nei loro siti di riproduzione affinché le uova possano svilupparsi correttamente.
Il mescolamento alterato dei laghi in che modo influisce sull’utilizzo delle loro risorse di acqua potabile? «Finora», tranquillizza Manuel Kunz, «la qualità dell’acqua potabile non è minacciata».
Il riscaldamento della temperatura delle acque dei laghi svizzeri e le conseguenze per la circolazione nei laghi sono esaminate anche nel quadro dei progetti di ricerca concernenti Hydro-CH2018. I nuovi scenari idrologici per la Svizzera mostrano gli effetti del cambiamento climatico sulle acque e sulla loro gestione. Il tema prioritario «Acque svizzere nel cambiamento climatico» del NCCS presenterà i risultati e i prodotti al pubblico nel novembre 2020.
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Ultima modifica 19.03.2020