I rifiuti combustibili provenienti da economie domestiche o i rifiuti di legno non adatti al riutilizzo o al riciclaggio sono sottoposti a valorizzazione energetica negli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani, nei cementifici o in altri impianti termici. Il calore prodotto produce energia elettrica e riscalda gli edifici.
Nel processo di valorizzazione energetica i rifiuti fungono da fonte diretta di energia per produrre elettricità o calore, a condizione che abbiano un contenuto energetico sufficiente. Se il loro contenuto energetico è insufficiente o l'obiettivo è la distruzione o la rimozione degli inquinanti, si parla di trattamento termico.
Nel caso della valorizzazione materiale combinata a quella energetica, una parte del rifiuto viene riciclata dal punto di vista materiale. La distinzione tra valorizzazione puramente energetica e valorizzazione materiale combinata con quella energetica dipende dal metodo di smaltimento e dal tenore di ceneri del rifiuto. L'OPSR stabilisce il contenuto minimo di ceneri per i processi relativi al riciclaggio dei materiali e al recupero energetico, ad esempio nell'allegato 4 per la produzione di cemento.
Ultima modifica 23.01.2025