Tenore di rame e di zinco nei suoli agricoli
Il rame e lo zinco sono nutrienti essenziali per le piante. Sono oligoelementi necessari all’uomo, la cui carenza o il cui eccesso causano problemi. L’inquinamento dei suoli da rame e zinco è dovuto essenzialmente agli apporti diretti dell’agricoltura: questi due metalli pesanti si trovano infatti nei concimi di fattoria e nei prodotti fitosanitari. I concimi di fattoria, come per esempio il colaticcio bovino o suino, possono contenere quantità elevate di rame e zinco provenienti dal foraggio dato agli animali di fattoria a scopo sanitario o per migliorarne la produttività. I suoli delle grandi colture o delle praterie a sfruttamento intensivo sono i più colpiti da questo tipo di inquinamento. Il rame inoltre è una componente dei prodotti fungicidi e i suoli dstinati all’ortofrutticoltura, all’arboricoltura e alla viticoltura presentano spesso notevoli contaminazioni che superano addirittura il valore indicativo legale.


In media, i suoli agricoli risultano poco inquinati da rame e da zinco (valore indicativo secondo all. 1 O suolo: Cu -> 40 mg/kg SS; Zn -> 150 mg/kg SS). Ciò nonostante lo stato attuale può essere definito solo mediocre, perché per una parte dei suoli l’inquinamento registrato supera nettamente il valore indicativo. Si tratta principalmente di suoli che si trovano sotto colture speciali come i vigneti, i frutteti e le orticolture intensive.
Nel complesso, sull’intero periodo di misura, il tenore medio di rame nei suoli agricoli è aumentato solo in misura esigua. Tuttavia, in alcuni siti sono stati registrati netti aumenti. Si tratta da un lato di suoli su cui è stato sparso molto concime di fattoria (colaticcio e letame), ovvero praterie soggette a sfruttamento intensivo e parte dei terreni arabili. Dall’altro, di alcuni suoli sotto colture speciali in cui il rame è stato impiegato come fungicida.
Per quanto riguarda lo zinco, il tenore medio è nettamente aumentato, pertanto lo sviluppo è valutato negativamente. Gli aumenti più marcati sono stati registrati anche in questo caso nei suoli sui quali è stato utilizzato molto concime di fattoria (colaticcio e letame).
Al giorno d’oggi esistono possibilità di ridurre gli apporti di rame e di zinco in alcuni suoli: degli studi hanno mostrato che le quantità di rame e di zinco contenute nel foraggio possono essere notevolmente ridotte senza alcun effetto negativo per gli animali.
Ogni 5 anni dal 1985, un campione composito viene prelevato dai primi 20 cm di ognuna delle 103 aree di saggio permanenti della Rete nazionale di osservazione dei suoli (NABO).
L’indicatore è calcolato sulla base dei dati rilevati in circa 50 siti d’osservazione, principalmente grandi colture, superfici prative soggette a sfruttamento intensivo e colture speciali (ortofrutticoltura, arboricoltura, viticoltura).
L’analisi del rame e dello zinco è effettuata nello strato superiore del suolo, perché è qui che gli inquinanti derivanti dagli spargimenti agricoli sulla superficie si accumulano.
Il tenore di rame e di zinco è analizzato secondo il metodo dell’ordinanza contro il deterioramento del suolo (estrazione con acido nitrico HNO3 bimolare). I risultati (in mg per kg di terra secca) sono presentati sotto forma di tenori medi per ciclo di misura.
Ulteriori informazioni