Rapporto tra utilizzo del legno e incremento netto
All’incremento annuo del legno si contrappongono gli alberi scomparsi. Per garantire una gestione sostenibile delle foreste, a lungo termine, ossia sull’arco di generazioni di alberi, dovrebbe essere raggiunto un equilibrio tra l’incremento, ossia il legno che ricresce, e gli alberi scomparsi, ossia il legno tagliato o morto. Mentre la crescita – a seconda della struttura forestale e dell'evoluzione climatica – cambia piuttosto lentamente, le perdite sono soggette a fluttuazioni a breve termine e, a causa dei disturbi, sono osservate più frequentemente e intensamente rispetto agli ultimi decenni. L’utilizzo dipende soprattutto dalla struttura d’età delle foreste, dalla composizione delle specie arboree e dal mercato del legname. La mortalità e gli utilizzi forzati non pianificati sono causati da eventi naturali quali tempeste e siccità associati ai danni conseguenti provocati dalle infestazioni di insetti.


- Dati di base
- Inventario forestale nazionale
- Statistica forestale
Nel periodo tra l'IFN4 e l'IFN5, il rapporto tra l'incremento netto (senza mortalità) e l'utilizzo del legno era ampiamente equilibrato a livello nazionale. Dal punto di vista della gestione sostenibile delle risorse limitate, un utilizzo pianificato pari all'incremento del legno è auspicabile a lungo termine. Tuttavia, gli utilizzi forzati non pianificati dovuti a perturbazioni influenzano sempre più il volume di utilizzo registrato (quota di utilizzi forzati nel periodo dell’Inventario forestale nazionale IFN3-IFN4: 13,9%, IFN4-IFN5: 29%).
Se si considerano le singole regioni della Svizzera si osservano notevoli differenze nel rapporto fra incremento e utilizzo del legno. L’utilizzo è inferiore alla crescita nelle Alpi e al sud delle Alpi mentre l'utilizzo è superiore nel Giura e nell’Altipiano.
Tuttavia, l’utilizzo è solo un fattore nella valutazione della sostenibilità. Devono essere presi in considerazione anche altri servizi forestali, come la protezione dai pericoli naturali, la filtrazione dell’acqua piovana per l’uso dell’acqua potabile, la biodiversità e gli abitati per piante e animali, nonché i luoghi di svago per le persone. Per garantire la fornitura di questi servizi, sono necessarie misure selvicolturali adeguate. A seconda degli obiettivi, queste possono ridurre le riserve di legname e allo stesso tempo aumentare la sostenibilità complessiva della foresta, ad esempio quando una popolazione forestale viene adattata ai cambiamenti climatici. In questo senso, questo indicatore non è una variabile di controllo e di conseguenza non è valutabile durante il lungo processo di adattamento della foresta al cambiamento climatico.
Per la conservazione e il rafforzamento delle funzioni produttive della foresta, la Conferenza ministeriale per la protezione della foresta in Europa (Forest Europe) auspica un equilibrio fra l’incremento netto annuo e l’utilizzo delle superfici boschive disponibili per la produzione di legname. Il confronto fra incremento del legno, utilizzo del legno e mortalità corrisponde a tale postulato. Con una media di 347 m3/ha (fonte: IFN5), l'offerta di legno in Svizzera è una delle più alte in Europa.
I dati relativi alla crescita netta e all’utilizzo del legno sono messi a disposizione con le immagini aeree e la rilevazione a campione continua nelle foreste nonché la successiva modellizzazione. I dati sono derivati dalla rilevazione annuale presso i proprietari forestali sul volume di legname raccolto venduto, per assortimento e gruppo di specie legnose.
Per il calcolo del rapporto, l’utilizzo del legno viene diviso per la crescita netta.
Incremento (incremento netto): incremento annuale del volume di tronchi per tutti gli alberi (incl. espansione) da cui viene detratta la mortalità annuale.
Utilizzo (del legno): volume di tronchi di tutti gli alberi utilizzati per scopi forestali fra due inventari successivi. Mentre l’utilizzo di legno si basa sulle cifre dell’Inventario forestale nazionale, le cifre relative alla raccolta del legname derivano dalla Statistica forestale.
Mortalità: volume di tronchi di tutti gli alberi morti naturalmente o scomparsi fra due inventari successivi.
Unità di analisi: l’incremento è misurato rispetto alla superfice boschiva (boschi accessibili esclusi gli arbusteti) secondo il rispettivo inventario.
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