Un milione di persone tuttora esposto a rumore eccessivo dovuto al traffico

Berna, 05.11.2018 - In Svizzera circa un milione di persone, vale a dire una persona su sette, è esposto a rumore superiore ai valori limite fissati dalla legge. La maggior parte di queste persone vive in città e agglomerati. Tra tutti i tipi di traffico il più rumoroso è quello stradale. Lo rivelano i più recenti calcoli del rumore su scala nazionale dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).

Il monitoraggio del rumore a livello nazionale sonBASE (cfr. riquadro 1) rileva a cadenza quinquennale, con l’ausilio di un modello, l’inquinamento fonico subito dalla popolazione in Svizzera. Secondo l’ultimo monitoraggio, nonostante gli sforzi notevoli profusi da Confederazione e Cantoni, il numero di persone esposto a rumore eccessivo dovuto al traffico è tuttora elevato. Concretamente, su una popolazione complessiva di 8,3 milioni di persone (stato 2015), circa 1,1 milioni di persone sono troppo esposte al rumore del traffico stradale diurno e circa 1 milione a quello notturno. Al rumore del traffico ferroviario diurno sono esposte 16 000 persone, mentre l’esposizione notturna tocca 87 000 persone. Per quanto concerne il rumore del traffico aereo, l’esposizione diurna interessa 24 000 persone e quella notturna 75 000 persone. Il rumore del traffico costituisce un problema ambientale soprattutto nelle città e negli agglomerati, dove vive il 90 per cento delle persone interessate.

I valori più recenti relativi all’esposizione al rumore risultano più bassi rispetto all’analisi precedente (rumore stradale diurno nel 2012: 1,6 milioni di persone esposte / rumore ferroviario notturno nel 2009: 140 000 persone). Questa riduzione è dovuta soprattutto al fatto che questo nuovo calcolo del rumore si fonda su dati di base migliori rispetto ai modelli precedenti. L’UFAM ha sviluppato un modello di traffico mirato per l’intera rete stradale svizzera e ha avuto a disposizione dati più precisi sugli edifici. Ciò costituisce una tappa fondamentale a livello metodologico.

Un’altra causa della riduzione dei valori è data dall’efficacia dei programmi di risanamento del rumore del traffico stradale e ferroviario attuati. Dall’anno 2008, ad esempio, è stato possibile proteggere dal rumore circa 120 000 persone. Il risanamento fonico delle ferrovie ha consentito di proteggere in totale 150 000 persone tra il 2000 e il 2015. Ciò nonostante, l’urgenza di interventi mirati a tal fine rimane elevata. Sono pertanto necessari ulteriori provvedimenti: secondo le previsioni, infatti, l’inquinamento fonico continuerà a rimanere elevato a causa dell’aumento della popolazione, della mobilità e della densità della popolazione nello spazio urbano. 

Ridurre l’inquinamento fonico con un piano di misure

A metà 2017 il Consiglio federale ha approvato il piano nazionale di misure per ridurre l’inquinamento fonico, secondo il quale tre punti strategici consentiranno in futuro di proteggere con maggiore efficacia la popolazione dai rumori dannosi e molesti.

Il piano di misure pone l’accento sulla lotta alla fonte. Nel caso del rumore del traffico stradale, ad esempio, la Confederazione vuole promuovere l’ulteriore sviluppo di pavimentazioni fonoassorbenti. Per quanto riguarda il traffico ferroviario, la Confederazione continua a puntare sullo sviluppo di un’infrastruttura poco rumorosa e sulla promozione di vagoni merci più silenziosi, mentre per il traffico aereo mira a ridurre le emissioni foniche nell’ambito di un rapporto di cooperazione internazionale.

Il secondo punto strategico del piano di misure prevede la promozione di spazi di tranquillità e di svago nell’ambito dello sviluppo degli insediamenti. Il Consiglio federale propone strumenti di pianificazione del territorio e condizioni quadro che permettano in futuro di prendere in considerazione anche i criteri acustici nella gestione degli spazi insediativi urbani. Al terzo punto la Confederazione contempla la modernizzazione del monitoraggio del rumore e una diffusione mirata delle relative informazioni, al fine di rafforzare la consapevolezza della popolazione sulla problematica. Il monitoraggio del rumore a livello nazionale sonBASE tiene conto di questi punti strategici.

Riquadro 1 - Monitoraggio del rumore sonBASE

SonBASE utilizza i dati di base disponibili (geodati di base, dati statistici, dati relativi al traffico ecc.) per calcolare le emissioni del traffico stradale. La propagazione del rumore e le immissioni foniche che ne risultano vengono poi calcolate con l’aiuto di un modello altitudinale digitale, dei dati relativi agli edifici, dei dati di emissione calcolati (traffico stradale) e del catasto delle emissioni (traffico ferroviario). Quale valore di riferimento per la determinazione del numero di persone esposte al rumore del traffico stradale, ferroviario e aereo viene impiegato il valore limite d’immissione (VLI) stabilito dall’ordinanza contro l’inquinamento fonico (OIF; RS 814.41).

La collana «Stato dell’ambiente» comprende già due pubblicazioni sull’inquinamento fonico (UFAM 2009 e 2014). I modelli di calcolo di questa nuova pubblicazione si fondano su dati di base più precisi (p. es. database di edifici, dati sul traffico), pertanto i valori 2015 non sono direttamente paragonabili con quelli delle pubblicazioni precedenti.



Riquadro 2 - Rumore del traffico: effetti sulla salute

Il rumore del traffico causa danni alla salute e favorisce lo sviluppo di malattie cardiometaboliche (p. es. ipertensione, malattie cardiache coronariche, infarto cardiaco e ictus cerebrale), diabete e depressioni. Il rumore notturno causa la mancanza di sonno e, di conseguenza, un calo di attenzione e di efficienza l’indomani. Secondo studi condotti sugli effetti del rumore sullo sviluppo cognitivo dei bambini, i bambini in età di scuola elementare che abitano in zone molto rumorose sono più lenti nel leggere rispetto a quelli che vivono in zone più tranquille.


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