Ordinanza concernente l’aumento temporaneo della produzione di energia elettrica nelle centrali idroelettriche: la valutazione mostra un quadro contrastante

Berna, 30.11.2023 - Nell'autunno 2022 il Consiglio federale aveva messo in vigore l'ordinanza concernente l’aumento temporaneo della produzione di energia elettrica, che obbligava i gestori di determinate centrali idroelettriche a ridurre i deflussi residuali da ottobre 2022 a fine aprile 2023, affinché fosse disponibile una quantità maggiore d'acqua per la produzione di energia elettrica. Da un sondaggio condotto dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) presso i Cantoni è emerso che l'aumento possibile della produzione di energia elettrica è stato inferiore al previsto. Sebbene la riduzione dei deflussi residuali abbia presumibilmente reso più difficile la riproduzione della popolazione ittica in alcuni punti, non ha causato danni irreversibili alla biodiversità.

In Svizzera dal 1991 si applicano prescrizioni per garantire il mantenimento di adeguati deflussi residuali. Lo scopo è quello di garantire che i corsi d'acqua possano svolgere la loro funzione naturale, ad esempio per non mettere a rischio la popolazione ittica.

A fine settembre 2022, il Consiglio federale ha ordinato la riduzione dei deflussi residuali presso determinate centrali idroelettriche da ottobre 2022 ad aprile 2023 per produrre più energia elettrica e migliorare così la sicurezza dell'approvvigionamento della Svizzera. Trattandosi di una riduzione temporanea, il Consiglio federale aveva ritenuto che l'impatto di questa misura sull'ambiente fosse sostenibile e proporzionato a fronte del beneficio economico. L'UFAM ha ora condotto un sondaggio presso i Cantoni sulle conseguenze della riduzione dei deflussi residuali e le ha riassunte in un rapporto.

Riduzione dei deflussi residuali presso 44 centrali idroelettriche

Dal rapporto emerge che un totale di 44 centrali idroelettriche in 13 Cantoni hanno attuato la misura conformemente all'ordinanza, consentendo un aumento della produzione di energia elettrica pari a complessivi 26 GWh a fronte dei 150 GWh inizialmente stimati. Questa differenza è da ricondurre a diversi motivi. In alcune centrali idroelettriche non è stato possibile attuare l'ordinanza per motivi tecnici. Nelle centrali idroelettriche di confine le autorità straniere non hanno dato il proprio sostegno alla misura. Inoltre, l'ordinanza è stata attuata da ottobre 2022 a fine marzo 2023, vale a dire un mese in meno del previsto, e in inverno i deflussi residuali disponibili sono stati inferiori alle stime. Infine, in alcuni luoghi la siccità ha probabilmente avuto ripercussioni negative sulla produzione di energia elettrica.

Ripercussioni sulla popolazione ittica

Le valutazioni dei dati forniti dai Cantoni hanno mostrato che in 8 dei 15 fiumi o torrenti analizzati la riduzione dei deflussi residuali ha aumentato la pressione sulla natura, in particolare nei tratti di deflusso residuale prossimi allo stato naturale e in caso di volumi d'acqua fortemente ridotti (del 20-60 %). È probabile che ciò abbia reso più difficile la riproduzione della popolazione ittica nel 2023, con conseguenze anche per il naso e il temolo, due specie di fiume minacciate. Tuttavia, si può presume che solo un'applicazione a lungo termine della norma avrebbe danneggiato in modo irreversibile la biodiversità. I dati disponibili non consentono di tracciare un bilancio dettagliato.

Provvedimenti supplementari dei Cantoni

Nell'autunno del 2022 il Consiglio federale ha inoltre raccomandato ai Cantoni di esaminare l'adozione di provvedimenti supplementari per aumentare la produzione di energia elettrica. Nella maggior parte dei casi è stata aumentata l'altezza di invaso e, di conseguenza, l'altezza di caduta utile delle centrali idroelettriche, ciò che ha comportato un aumento della produzione di energia elettrica pari a complessivi 5,5 Gwh. I Cantoni hanno espresso minori preoccupazioni sull'impatto ecologico di questa misura rispetto alla riduzione dei deflussi residuali.


Indirizzo cui rivolgere domande

Sezione Media
Telefono: +41 58 462 90 00
E-mail: medien@bafu.admin.ch



Pubblicato da

Ufficio federale dell'ambiente UFAM
https://www.bafu.admin.ch/it

https://www.bafu.admin.ch/content/bafu/it/home/documentazione/comunicati/anzeige-nsb-unter-medienmitteilungen.msg-id-99110.html