Rapporto forestale 2025: nel cuore del bosco svizzero

Qual è lo stato di salute dei nostri boschi? Giunto alla terza edizione, dopo quelle del 2005 e del 2015, il rapporto risponde a questa domanda con approfondimenti completi su stato, sviluppo e futuro del bosco. Nel seguito i principali risultati e altre interessanti informazioni su questa tematica.

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Raggio di sole a Giswil (OW).
© Simon Speich (LFI)


Una pubblicazione di riferimento unica nel suo genere

Circa 90 esperti hanno raccolto le informazioni per il Rapporto forestale 2025 sulla base di un vasto numero di osservazioni di lungo periodo e le hanno sapientemente interpretate in sei capitoli tematici (v. sotto) per rispondere a quesiti impellenti. Nella sintesi sono raccolti i principali risultati della ricerca, mentre il capitolo sulle conclusioni illustra la necessità di intervenire sul piano politico per un bosco che possa adattarsi alle mutate condizioni ambientali e continuare a fornire le sue prestazioni anche in futuro.

Mediante una vasta base di dati provenienti da rilevamenti di lungo periodo, il rapporto risponde a interrogativi importanti per la società, l’economia e la politica. La pubblicazione è destinata a una platea di esperti e lettori interessati al tema del bosco e del legno ed è strutturata come i rapporti di Forest Europe, pertanto mette a disposizione risultati comparabili a livello internazionale e costituisce un’importante opera di riferimento.

I capitoli in sintes

iIn sei capitoli il Rapporto forestale fornisce informazioni complete provenienti da numerose osservazioni di lungo periodo e risponde a quesiti impellenti.


Conclusioni e interventi necessari

Le condizioni del bosco svizzero sono critiche come mai prima d’ora. Il Rapporto forestale 2025 mostra il crescente stress a cui sono stati sottoposti i nostri boschi negli ultimi dieci anni a causa di eventi estremi come canicola, siccità, tempeste, infestazioni da organismi nocivi o persistenti apporti eccessivi di azoto.

Per preservare l’ecosistema forestale con tutte le sue prestazioni, tra cui in particolare la protezione dai pericoli naturali, i boschi devono adattarsi al cambiamento climatico. La promozione di specie arboree a prova di futuro, la rinnovazione forestale e la riduzione della pressione esercitata dalla selvaggina come anche la promozione della biodiversità svolgono un ruolo centrale.

Si mira a preservare la superficie forestale nella sua attuale distribuzione territoriale. L’obbligo di conservazione delle foreste prescritto dalla legge deve essere mantenuto. Occorre ridurre i fattori di stress come le emissioni di gas serra, gli eccessivi apporti di azoto, la diffusione di organismi nocivi e gli incendi boschivi.

È necessario sviluppare ulteriormente e promuovere la selvicoltura adattativa e naturalistica e attuare maggiormente la gestione integrata. Il bosco deve essere considerato parte del paesaggio che collega diversi habitat a livello nazionale.

La filiera del bosco e del legno, dalla produzione di materie prime alla loro lavorazione e all’utilizzo dei prodotti, dovrà adattarsi in futuro alle mutate condizioni e può diventare un elemento centrale dell’economia circolare sostenendo così gli obiettivi della politica ambientale e climatica della Confederazione.

Per preservare la multifunzionalità del bosco, è necessario riconoscere tempestivamente le aree di conflitto e integrarle nella pianificazione forestale. Solo in questo modo possono nascere soluzioni basate sulle sinergie anziché sui contrasti.

Per affrontare le molteplici sfide, occorrono un maggior dialogo tra tutti gli attori e i gruppi di interesse del settore bosco e legno come pure condizioni quadro politiche adeguate.

Pubblicazione

Rapporto forestale 2025

UZ-2501-I

Evoluzione, stato e utilizzazione del bosco svizzero. 2025

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Ultima modifica 18.03.2025

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