Il Consiglio federale intende perfezionare le condizioni quadro per le tecnologie blockchain e DLT
Berna, 14.12.2018 - Nella seduta del 7 dicembre 2018 il Consiglio federale ha adottato un rapporto concernente le basi giuridiche per le tecnologie di registro distribuito («Distributed Ledger Technology», DLT) e blockchain nel settore finanziario. Dal rapporto emerge che il quadro giuridico svizzero è in grado di gestire le nuove tecnologie, comprese le blockchain. Ciononostante alcuni settori necessitano di adeguamenti mirati. Inoltre il Consiglio federale ha preso conoscenza dell’analisi sui «criptoasset» condotta dal gruppo di coordinamento interdipartimentale per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
Per le tecnologie DLT e blockchain si prevede, sia nel settore finanziario che in altri settori dell’economia, un notevole potenziale d’innovazione e d’incremento dell’efficienza. Il Consiglio federale intende sfruttare le opportunità della digitalizzazione a vantaggio della Svizzera. A tal fine si prefigge di creare le migliori condizioni quadro possibili affinché la Svizzera possa posizionarsi e svilupparsi come centro di punta innovativo e sostenibile per le imprese tecnofinanziarie e per quelle attive nella blockchain. Inoltre intende combattere in modo efficace gli abusi e preservare l’integrità e la buona reputazione della piazza finanziaria ed economica del nostro Paese.
Il rapporto fornisce una panoramica delle condizioni quadro rilevanti, valuta la necessità d’intervento e propone misure concrete. Si orienta alle analisi effettuate dal gruppo di lavoro che si occupa di tecnologia blockchain e di ICOs («Initial Coin Offerings»), costituito a gennaio 2018 dal Dipartimento federale delle finanze (DFF). Il gruppo, che nel corso dei suoi lavori ha anche consultato il settore tecnofinanziario e finanziario, ritiene che, sebbene non s’impongano adeguamenti fondamentali del quadro giuridico svizzero, sia comunque opportuno intervenire in modo mirato laddove necessario. Il Consiglio federale ha incaricato il DFF e il Dipartimento federale di giustizia e polizia di elaborare nel primo trimestre del 2019 un progetto da porre in consultazione finalizzato a:
- rafforzare la certezza giuridica nel diritto civile per il trasferimento di diritti attraverso iscrizioni in registri digitali;
- precisare, nella normativa in materia d’insolvenza, la rivendicazione fallimentare di beni basati sui principi della crittografia e verificare la possibilità di rivendicare dati non patrimoniali;
- elaborare, nelle leggi sui mercati finanziari, un nuovo strumento flessibile di autorizzazione per le infrastrutture del mercato finanziario basate sulla tecnologia blockchain;
- adeguare, nella legislazione sulle banche, le disposizioni in materia d’insolvenza delle banche tenendo conto degli adeguamenti della normativa generale in materia d’insolvenza; e
- integrare in modo più esplicito, nella legislazione sul riciclaggio di denaro, la prassi vigente per l’assoggettamento alla legge sul riciclaggio di denaro delle piattaforme di negoziazione decentralizzate.
Inoltre, il 7 dicembre 2018 il Consiglio federale ha preso atto di un rapporto elaborato dal gruppo di coordinamento interdipartimentale per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Questo rapporto è incentrato sui rischi di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo cui sono esposti i «criptoasset» e il «crowdfunding». L’analisi rivela che i beni basati sui principi della crittografia rappresentano un rischio nell’ambito del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. Tuttavia, a causa dell’esiguo numero di casi, in Svizzera non è possibile stabilire con esattezza il rischio concreto. Avendo già un vasto dispositivo normativo, la Svizzera apporterà soltanto ulteriori miglioramenti attraverso misure coordinate sul piano internazionale. Il Consiglio federale ha inoltre incaricato il DFF di esaminare se è il caso di adeguare la legislazione sul riciclaggio di denaro in relazione a determinate forme di «crowdfunding».
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Il Consiglio federale
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