Siccità e acque sotterranee

La Svizzera è un Paese naturalmente ricco d’acqua. Tuttavia, i cambiamenti climatici stanno modificando il quadro della situazione. I periodi di siccità hanno ripercussioni negative non solo sulla vegetazione e sui corsi d’acqua, ma anche sulle acque sotterranee. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) monitora gli effetti della siccità sulle riserve idriche sotterranee naturali della Svizzera e partecipa all’elaborazione di strategie per una gestione sostenibile di queste importanti risorse.

Ricarica delle acque sotterranee ridotta nei periodi di siccità

Le acque sotterranee sono alimentate naturalmente dalle precipitazioni, dallo scioglimento della neve e dai fiumi. L’acqua penetra nel suolo e riempie gli interstizi degli strati rocciosi porosi o fessurati che fungono da acquiferi.

Durante i periodi di siccità, tuttavia, le precipitazioni sono significativamente più contenute per diverse settimane, con una conseguente riduzione del fenomeno di ricarica delle acque sotterranee. È per questo motivo che i sistemi di acque sotterranee alimentati principalmente dall’infiltrazione delle precipitazioni risultano più sensibili alla siccità rispetto ai sistemi alimentati anche dall’infiltrazione di acqua fluviale. In quest’ultimo caso, sono particolarmente importanti quei fiumi che trasportano acqua di fusione, in quanto lo scioglimento della neve e dei ghiacciai in primavera e in estate può contribuire temporaneamente a ricaricare le acque sotterranee e a smorzare così gli effetti della siccità. Tuttavia, a fronte di periodi di siccità e di canicola prolungati, può succedere che anche i fiumi trasportino poca acqua o non ne trasportino affatto, perdendo così la propria funzione di ricarica delle acque sotterranee.

Hoher und niedriger Quellabfluss
Alta portata della sorgente e bassa portata della sorgente

L’entità degli effetti della siccità sulla quantità delle acque sotterranee dipende anche dalle caratteristiche del sottosuolo nonché dalla profondità e dallo spessore delle falde freatiche. Le falde freatiche particolarmente sensibili alla siccità sono:

  • falde freatiche locali (ossia molto circoscritte) in rocce incoerenti, con o senza collegamento a corsi d’acqua di piccole dimensioni a regime pluviale, nelle regioni del Giura e sull’Altipiano;
  • falde freatiche locali in rocce molassiche dell’Altipiano e in rocce carsificate della regione del Giura e delle Prealpi settentrionali e meridionali.

Come mostra la carta sottostante, nel periodo di siccità che ha caratterizzato l’estate del 2018 queste regioni hanno registrato nuovi valori minimi in termini tanto di livelli delle acque sotterranee quanto di portate delle sorgenti.

Siccità 2018 – Aree soggette a restrizioni a causa della penuria d’acqua a confronto con i valori delle stazioni di misurazione QUANT
Siccità 2018 – Aree soggette a restrizioni a causa della penuria d’acqua a confronto con i valori delle stazioni di misurazione QUANT con bassi livelli delle acque sotterranee o basse portate delle sorgenti oppure persino con nuovi valori minimi

Importanti funzioni delle acque sotterranee nei periodi di siccità

In condizioni di magra, può accadere che siano le acque sotterranee ad alimentare i corsi d’acqua, e non viceversa. Una quantità sufficiente di acque sotterranee è quindi essenziale per le portate di magra di corsi d’acqua di piccole e medie dimensioni. Anche per gli ecosistemi terrestri dipendenti dalle acque sotterranee, come i prati umidi, le paludi e i boschi golenali, è importante che siano presenti acque sotterranee in prossimità della superficie. È stato dimostrato che gli effetti dei periodi di siccità sono maggiori su questi ecosistemi che sull’approvvigionamento idrico, per cui è invece possibile attingere a riserve idriche sotterranee situate più in profondità.

Durante i periodi di siccità sussiste un maggiore fabbisogno di acque sotterranee in particolare per l’irrigazione delle colture, per il raffreddamento e per l’approvvigionamento di acqua potabile. I prelievi aggiuntivi che si rendono necessari a tal fine mettono a rischio le riserve idriche sotterranee naturali. A livello locale, simili prelievi possono influenzare la quantità di acque sotterranee accumulate più degli effetti diretti dei cambiamenti climatici. Per brevi periodi, della durata massima di poche settimane, tali fenomeni non rappresentano un problema, poiché le acque sotterranee reagiscono alla siccità il più delle volte con un ritardo di alcuni giorni o alcune settimane; tuttavia, laddove i periodi di siccità dovessero protrarsi più a lungo o ripetersi per diversi anni consecutivi, una situazione di questo tipo potrebbe diventare problematica. La conseguenza potrebbe essere un abbassamento a lungo termine del livello delle acque sotterranee.

Monitoraggio nelle acque sotterranee

In futuro sono attesi periodi di siccità più lunghi e frequenti per via dei cambiamenti climatici, ragion per cui è fondamentale monitorare gli effetti sulle acque sotterranee a livello nazionale. Nel quadro dell’Osservazione nazionale delle acque sotterranee NAQUA, la quantità e la temperatura delle acque sotterranee sono monitorate per mezzo di circa 100 stazioni di misurazione.

Per informazioni sullo stato e sull’evoluzione dei periodi di magra (bassi livelli delle acque sotterranee o basse portate delle sorgenti oppure alte temperature delle acque sotterranee), in particolare, è possibile consultare i seguenti indicatori dell’UFAM:

Elevato 2023: 27 Normale 2023: 46 Basso 2023: 27 Elevato 2022: 12 Normale 2022: 57 Basso 2022: 31 Elevato 2021: 35 Normale 2021: 50 Basso 2021: 15 Elevato 2020: 21 Normale 2020: 53 Basso 2020: 26 Elevato 2019: 17 Normale 2019: 51 Basso 2019: 32 Elevato 2018: 17 Normale 2018: 51 Basso 2018: 32 Elevato 2017: 7 Normale 2017: 63 Basso 2017: 30 Elevato 2016: 25 Normale 2016: 59 Basso 2016: 16 Elevato 2015: 12 Normale 2015: 72 Basso 2015: 16 Elevato 2014: 20 Normale 2014: 75 Basso 2014: 5 Elevato 2013: 21 Normale 2013: 75 Basso 2013: 4 Elevato 2012: 16 Normale 2012: 72 Basso 2012: 12 Elevato 2011: 4 Normale 2011: 63 Basso 2011: 33 Elevato 2010: 14 Normale 2010: 59 Basso 2010: 27 Elevato 2009: 13 Normale 2009: 67 Basso 2009: 20 Elevato 2008: 19 Normale 2008: 69 Basso 2008: 12 Elevato 2007: 24 Normale 2007: 62 Basso 2007: 14 Elevato 2006: 23 Normale 2006: 50 Basso 2006: 27 Elevato 2005: 9 Normale 2005: 43 Basso 2005: 48 Elevato 2004: 9 Normale 2004: 66 Basso 2004: 25 Elevato 2003: 15 Normale 2003: 49 Basso 2003: 36 Elevato 2002: 30 Normale 2002: 60 Basso 2002: 10 Elevato 2001: 48 Normale 2001: 48 Basso 2001: 4 Elevato 2000: 29 Normale 2000: 62 Basso 2000: 9 Elevato 1999: 41 Normale 1999: 47 Basso 1999: 12 Elevato 1998: 9 Normale 1998: 47 Basso 1998: 44 Elevato 1997: 8 Normale 1997: 61 Basso 1997: 31 Elevato 1996: 10 Normale 1996: 63 Basso 1996: 27 Elevato 1995: 37 Normale 1995: 48 Basso 1995: 15
Quota di stazioni di misurazione che nel rispettivo anno hanno registrato livelli delle falde freatiche e delle portate delle sorgenti bassi, normali ed elevati.

Dati per il grafico: Excel
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente

Bassa 2023: 3 Normale 2023: 44 Elevata 2023: 53 Bassa 2022: 4 Normale 2022: 61 Elevata 2022: 35 Bassa 2021: 4 Normale 2021: 69 Elevata 2021: 27 Bassa 2020: 2 Normale 2020: 52 Elevata 2020: 46 Bassa 2019: 7 Normale 2019: 51 Elevata 2019: 42 Bassa 2018: 3 Normale 2018: 51 Elevata 2018: 46 Bassa 2017: 10 Normale 2017: 62 Elevata 2017: 28 Bassa 2016: 13 Normale 2016: 56 Elevata 2016: 31 Bassa 2015: 4 Normale 2015: 66 Elevata 2015: 30 Bassa 2014: 14 Normale 2014: 78 Elevata 2014: 8 Bassa 2013: 12 Normale 2013: 82 Elevata 2013: 6 Bassa 2012: 8 Normale 2012: 81 Elevata 2012: 11 Bassa 2011: 5 Normale 2011: 87 Elevata 2011: 8 Bassa 2010: 16 Normale 2010: 79 Elevata 2010: 5 Bassa 2009: 14 Normale 2009: 80 Elevata 2009: 6 Bassa 2008: 9 Normale 2008: 78 Elevata 2008: 13 Bassa 2007: 12 Normale 2007: 72 Elevata 2007: 16 Bassa 2006: 43 Normale 2006: 52 Elevata 2006: 5 Bassa 2005: 19 Normale 2005: 67 Elevata 2005: 14 Bassa 2004: 18 Normale 2004: 63 Elevata 2004: 18 Bassa 2003: 4 Normale 2003: 84 Elevata 2003: 12 Bassa 2002: 0 Normale 2002: 92 Elevata 2002: 8 Bassa 2001: 0 Normale 2001: 90 Elevata 2001: 10 Bassa 2000: 9 Normale 2000: 91 Elevata 2000: 0
Quota di stazioni di misurazione che nel rispettivo anno hanno registrato temperature delle acque sotterranee basse, normali ed elevate.

Dati per il grafico: Excel
Fonte: UFAM

Ulteriori informazioni

Contatto
Ultima modifica 26.11.2024

Inizio pagina

https://www.bafu.admin.ch/content/bafu/it/home/temi/acque/acque-sotterranee/riserve-idriche-sotterranee/trockenheit.html