Le KWO inaugurano i bacini di compensazione volti a mitigare le variazioni artificiali delle portate (deflussi discontinui)

29.08.2016 – Le Centrali idroelettriche di Oberhansli (KWO) inaugurano oggi il progetto Tandem. Un elemento importante di questo progetto dal punto di vista ecologico è il bacino di compensazione nei pressi di Innertkirchen, la prima misura di risanamento dei deflussi discontinui realizzata nel quadro della legge sulla protezione delle acque. Dal 2011, tutti i detentori di impianti devono ridurre le ripercussioni dello sfruttamento della forza idrica sulle acque e al riguardo è stata fissata la scadenza del 2030.

Bacino di compensazione a Innertkirchen
© Kraftwerke Oberhasli AG

Il bacino di compensazione e una galleria di accumulazione supplementare dal volume complessivo di 80 000 metri cubi consentono di ridurre le variazioni (flussi discontinui) della Hasliaare, il tratto dell’Aare a monte del lago di Brienz, generate dall’esercizio delle centrali idroelettriche, e di garantire una restituzione più dosata delle acque. In tal modo la fauna acquatica dispone di un tempo di reazione maggiore per adattarsi alle oscillazioni. Inoltre, si riduce sensibilmente il pericolo di dilavamento cui è esposta. La nuova restituzione d’acqua immessa direttamente nell’Aare permette alla trota lacustre di risalire la Gadmerwasser.
Il bacino di compensazione entrerà definitivamente in esercizio non appena ne sarà stata ottimizzata la regolazione. A inizio 2017 saranno avviate le prime indagini ecologiche delle acque al fine di verificare l’efficacia della misura.

Risanamento delle centrali idroelettriche

Le centrali idroelettriche hanno numerosi effetti negativi sugli ambienti acquatici e la loro flora e fauna. La deviazione delle acque per la produzione di elettricità causa spesso tratti con deflussi residuali nettamente inferiori alla portata naturale. Inoltre, le centrali ad accumulazione provocano sovente deflussi discontinui nei fiumi, che, in caso di piena, spazzano via gli animali e, in caso di portate ridotte, li fanno arenare. Chiuse e altri sbarramenti trasversali impediscono inoltre la migrazione dei pesci e nella zona a monte della diga si accumula materiale che verrà poi a mancare a valle della stessa quale substrato per la deposizione delle uova ma anche a protezione contro l’erosione.

Le misure previste dalla legge perseguono quindi l’obiettivo di garantire un flusso residuale adeguato, di mitigare i deflussi discontinui, di ripristinare la migrazione dei pesci e di consentire di nuovo un bilancio in materiale detritico prossimo allo stato naturale.

I Cantoni hanno sottoposto lo stato delle acque a un esame, conclusosi a fine 2014, e hanno rilevato i corsi d’acqua in cui gli impianti idroelettrici hanno causato danni sostanziali alla flora e alla fauna. In base alle pianificazioni cantonali sono stati definiti gli impianti da risanare per colmare tali deficit. A livello nazionale si tratta di:

  • 100 centrali idroelettriche con variazioni delle portate (deflussi discontinui);
  • 1000 ostacoli alla migrazione dei pesci in impianti idroelettrici;
  • 500 centrali idroelettriche e altri impianti con deficit nel bilancio in materiale detritico.

Indennizzo integrale delle misure

I detentori di impianti idroelettrici che devono realizzare misure di risanamento secondo la legge sulla protezione delle acque vengono indennizzati integralmente dalla società nazionale di rete (Swissgrid) per i costi imputabili alle misure. Per assicurare tale finanziamento Swissgrid percepisce un supplemento di 0,1 centesimi per chilowattora sui costi di trasmissione delle reti ad alta tensione. Le misure sono quindi finanziate dai consumatori. Al fine di garantire che i fondi siano utilizzati secondo criteri di efficienza, i Cantoni e l’UFAM seguono da vicino i progetti. Finora i fondi sono stati attribuiti complessivamente a quattro misure nell’ambito dei flussi residuali, due misure in quello del bilancio in materiale detritico e 14 misure in quello del ripristino della migrazione dei pesci.

Ulteriori informazioni

Documenti

Piani di risanamento cantonali dal 2015 (PDF, 5 MB, 06.11.2015)Rapporto rinaturazione delle acque svizzere - 2015

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Ultima modifica 29.08.2016

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