Giugno 2021: lo scioglimento della neve e i temporali all’origine delle piene

05.07.2021 – Forti piogge, grandine, fiumi e torrenti in piena e paesi allagati: nella seconda metà di giugno 2021, violenti temporali hanno causato danni rilevanti in diverse località svizzere. I piccoli corsi d'acqua come la Gürbe (BE) e la Birs (BL) si sono gonfiati fino a raggiungere i livelli di pericolo 4 e 5. Una retrospettiva dell’evento idrologico.

Impressionante cella con grandine sopra la città di Thun il 20 giugno 2021. In questi giorni, in molte zone i treni temporaleschi sono stati accompagnati da grandine e piogge intense.
© Philippe Gyarmati, BAFU

Diversi fattori possono essere all’origine di piene o inondazioni: un forte scioglimento della neve, un violento temporale con forti piogge o precipitazioni persistenti per diversi giorni. Gli eventi verificatisi nella seconda metà di giugno 2021 sono dovuti ai primi due fenomeni.

Temperature oltre la media e scioglimento della neve eccezionalmente alto

All’inizio di giugno 2021, in montagna erano ancora presenti notevoli quantità di neve. Infatti, le basse temperature di maggio hanno impedito lo scioglimento della neve e hanno causato, in parte, ulteriori nevicate in alta quota. In seguito, le temperature di piena estate hanno comportato lo scioglimento eccezionalmente rapido della coltre nevosa. Le riserve di neve immagazzinate nelle Alpi sono diminuite rapidamente, causando un aumento significativo delle portate dei fiumi alpini. Nei fiumi Rodano, Aare e Inn, alimentati dall’acqua di scioglimento, sono quindi confluite grandi quantità d’acqua. Per quanto concerne il Rodano, ad esempio, lo scioglimento della neve è stato sufficiente a gonfiarlo senza che piovesse, tanto che verso metà giugno le sue portate hanno segnato per diversi giorni valori prossimi al grado di pericolo 2. Di conseguenza, sono saliti anche i livelli delle acque dei laghi di queste regioni (Lago Lemano e lago di Brienz). 

Evoluzione dell’equivalente in acqua della neve nell’inverno 2020/2021 rispetto agli anni precedenti: la curva nera mostra lo sviluppo nell’anno in corso, mentre la curva grigia rappresenta la media pluriennale. Un confronto tra le due curve mostra chiaramente l’accumulo superiore alla media della copertura coltre? nevosa nel maggio 2021 e il suo forte e rapido scioglimento a giugno. L’equivalente in acqua della neve corrisponde al contenuto di acqua della copertura nevosa. Questo parametro è determinante per stimare un eventuale pericolo di piena dovuto allo scioglimento della neve.
© SLF

Piene in corsi d’acqua di piccole e medie dimensioni

A partire dal 20 giugno si sono verificati ogni giorno forti temporali di varia intensità. Secondo MeteoSvizzera, le quantità totali di precipitazioni locali e regionali fino al 25 giugno variavano da 50 a 130 mm, localmente persino di più (cfr. «Ulteriori informazioni»). Solo la Svizzera orientale e alcune parti dei Grigioni sono state ampiamente risparmiate. Nelle zone colpite, i livelli delle acque dei corpi idrici più piccoli sono cresciuti repentinamente in modo marcato. Anche i fiumi e i laghi più grandi, già ben colmi a causa dello scioglimento della neve, sono cresciuti in misura significativa a seguito degli ulteriori afflussi elevati. Il 24 giugno, per esempio, l’Aare nei pressi di Berna ha raggiunto un picco di 410 m3/s nel grado di pericolo 2.

In molti luoghi dopo le forti piogge del 20 giugno i suoli erano già saturi; non potevano quindi più assorbire acqua supplementare. Di conseguenza, anche quest’acqua si è riversata nei fiumi. Le nuove precipitazioni temporalesche dei giorni seguenti ha quindi portato a un aumento estremamente rapido, fino ai livelli di pericolo 4 e 5, delle portate dei corsi d’acqua più piccoli, come mostrano gli esempi dei fiumi Gürbe, Birs, Ergolz e Murg (cfr. grafici).

Piene dopo i forti temporali del giugno 2021: livelli di pericolo raggiunti (Gefahrenstufe, GS) e picchi di portata dei fiumi Gürbe, Birs, Ergolz e Murg dal 21 al 24 giugno 2021. In blu, i valori di portata presso le stazioni di misurazione dell’UFAM in m3/s; in nero, i livelli in metri s.l.m.

Questi fiumi hanno raggiunto picchi di portata che statisticamente si registrano ogni 30-50 anni; per la Birs ancora più rari. I valori misurati per questi corpi idrici sono nell’intervallo dei valori massimi finora rilevati nella serie di misurazioni pluriennale. I picchi di piena registrati lungo altri fiumi avevano periodi di ritorno di due anni.

Dal 27 al 30 giugno ci sono stati ulteriori violenti temporali, che hanno provocato localmente forti aumenti dei livelli delle acque. Questa volta ad essere interessati dal fenomeno sono stati anche gli specchi e i corsi d’acqua della Svizzera centrale.

Informazioni dettagliate sui picchi misurati, i periodi di ritorno e i più elevati livelli di pericolo raggiunti sono disponibili nella seguente panoramica:

Confronto tra le portate massime e i gradi di pericolo di piena (dati provvisori)

Durante i temporali, sono spesso i torrenti e i fiumi di piccole dimensioni a gonfiarsi repentinamente in modo marcato e a straripare. È stato il caso, per esempio, del Ruhaut a Cressier (NE) il 22 giugno. Per questi corsi d’acqua non sono disponibili dati di misurazioni o statistiche poiché non sono coperti dalla rete di di stazioni di misurazione dell’UFAM.

Inondazione dopo la piena del torrente Chänerechbach vicino a Wynigen (BE). I temporali del giugno 2021 hanno causato un forte aumento del livello di molti torrenti e fiumi minori.
© Philippe Gyarmati, BAFU

Acqua piovana che defluisce e acque sotterranee che salgono

A causare danni non sono solo i torrenti e i fiumi che straripano. C’è anche l’acqua piovana che scorre sulla superficie (il cosiddetto ruscellamento superficiale). In molti luoghi, le inondazioni non sono state dovute a corpi idrici che hanno tracimato gli argini, bensì a forti precipitazioni cadute su suoli già saturi o su superfici impermeabilizzate nelle città (p. es. a Zugo, Aarau o Zurigo).

Per prevenire i danni, è disponibile, tra l’altro, la carta dei pericoli da ruscellamento superficiale, che mostra esattamente, con una precisione al fondo, dove tali eventi potrebbero verificarsi. Circa la metà dei danni da piena sono da ricondurre al ruscellamento superficiale.

Tuttavia, l’acqua non è arrivata sempre e solo dal cielo: in alcuni casi, è salito bruscamente anche il livello delle acque sotterranee, causando infiltrazioni d’acqua negli edifici, come è stato il caso per esempio a Uttigen, nel Canton Berna. Localmente, è stato registrato anche un inquinamento delle captazioni di acqua potabile (p. es. dopo le inondazioni a Cressier (NE)).

Il presente dossier non ha lo scopo di riassumere e analizzare nei dettagli i danni causati da piene, ruscellamento superficiale o smottamenti dovuti al maltempo. Su incarico dell’UFAM, l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) rileva, sulla base dei comunicati stampa, i danni causati dalle tempeste in una banca dati e presenta una valutazione annuale. Inoltre, i Cantoni tengono un catasto degli eventi naturali e consentono così di raccogliere i dati in modo uniforme in tutta la Svizzera.

Fate il bagno in un corso d’acqua? Siate prudenti!

In caso di temporali, i livelli e le portate di torrenti e fiumi di piccole dimensioni possono aumentare molto rapidamente. Le portate, attualmente ancora elevate, causano velocità di flusso elevate nei fiumi più grandi. Inoltre, i fiumi in piena possono essere torbidi e rendono quindi meno visibili i punti pericolosi. Si raccomanda quindi grande prudenza quando ci si sofferma lungo un corso d’acqua o si nuota in un fiume.

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Ultima modifica 05.07.2021

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