Alimentazione, alloggio e mobilità: tre potenti leve con cui possiamo ridurre il nostro impatto ambientale. Il dossier mostra alcune iniziative lungimiranti che hanno preso piede in Svizzera e contribuiscono a rendere più sostenibili questi tre ambiti.
Iniziative
Iniziative «Alimentazione»
Besteht seit 2016
Ziel: In einem abgelegenen Gebiet Graubündens Absatzmärkte für nachhaltig produzierte Beeren und Wein finden und enge Beziehungen zur Kundschaft knüpfen.
Idee: Entwickeln eines agrotouristischen Angebots durch den Zusammenschluss zweier Betriebe im Grenzgebiet zwischen der Schweiz und Italien.
Zielgruppe: Alle, die sich für die Verbindung von Kulinarik, Kultur(landschaft) und Nachhaltigkeit begeistern können.
Erfolg: 2021 Auszeichnung mit dem agroPreis für Innovationen in der Landwirtschaft.
Warum es funktioniert: Es beteiligten sich verschiedene Gemeinden im Puschlav. Auch Private stellen für den Beerenanbau der Familie Pagani ihre Gärten zur Verfügung.
Besteht seit 2016
Ziel: Den Wandel des globalen Ernährungssystems vorantreiben.
Idee: Über eine Online-Plattform können Fairtrade- und Bio-Produkte aus Peru, Indien, Spanien, Italien, Deutschland und der Schweiz gekauft werden, die als Sammelbestellung direkt in die Schweiz verfrachtet und in einer Mehrweg-Box zur Kundschaft gebracht werden.
Zielgruppe: Personen, die sich für einen fairen Welthandel einsetzen wollen.
Erfolg: Seit der Gründung von Crowd Container wurden über die Plattform 370 Tonnen Lebensmittel vermarktet – zu Produzentenpreisen, die im Durchschnitt dem 2,7-Fachen des Weltmarktpreises entsprachen.
Warum es funktioniert: Es steht ein internationales Netzwerk von Bio- und Fairtrade-Produzenten bereit. Dank Sammelbestellungen fällt der Transport ökologisch nicht allzu sehr ins Gewicht.
Interessantes Detail: Der Absatz über Crowd Container finanzierte allein im Jahr 2020 über 224 Hektaren vielfältiger und klimafreundlicher Landwirtschaft.
Besteht seit 2020
Ziel: Personen mit schmalerem Budget Zugang zu hochwertigen Lebensmitteln ermöglichen.
Idee: In der Nachbarschaft gemeinsam Bioprodukte zum Einstandspreis einkaufen und verteilen.
Zielgruppe: Personen, die den Kontakt mit der Nachbarschaft hochhalten und Wert auf gesunde und nachhaltig produzierte Lebensmittel legen.
Erfolg: Aufbau einer Webplattform, die Foodkooperativen für alle ermöglicht und miteinander vernetzt.
Warum es funktioniert: Das Projekt beruht auf dem nachbarschaftlichen Zusammenhalt – man kennt sich. In der Corona-Pandemie hat die Bedeutung von gesunder Ernährung und Nachbarschaftshilfe zugenommen.
Interessantes Detail: Das Bundesamt für Raumentwicklung hat im Rahmen des Förderprogramms Nachhaltige Entwicklung 2020-2021 die Schaffung dieses Netzes von Foodkooperativen unterstützt.
Besteht seit 2021
Ziel: Produkte aus einheimischen Hülsenfrüchten vermarkten.
Idee: In Zusammenarbeit mit Schweizer Bäuerinnen und Bauern rein schweizerischen Hummus
herstellen.
Zielgruppe: Personen, die Wert auf biologische Landwirtschaft, Regionalität und eine ausgewogene Ernährung auf pflanzlicher Basis legen.
Erfolg: Fabas hat das Sortiment erweitert und bietet seit 2022 auch Produkte auf Bohnenbasis an.
Warum es funktioniert: Der Hummus wird aus lokalen Zutaten aus der Schweiz hergestellt. Er ist in verschiedenen Varianten erhältlich und wird nachhaltig produziert.
Interessantes Detail: Ein Prozent des Verkaufspreises fliesst in eine Risikoabsicherung für innovative Schweizer Ackerkulturen.
Besteht seit 2019
Ziel: Mit einem natürlichen Produkt ohne Zusatzstoffe eine pflanzliche Alternative zu Fleisch anbieten, die gesund und umweltfreundlich ist.
Idee: Planted bietet Produkte auf der Basis von Proteinen an, die vor allem aus Gelberbsen gewonnen werden.
Zielgruppe: Alle Personen, die Fleisch durch ein pflanzliches Produkt ersetzen möchten.
Erfolg: Nach der Lancierung in der Schweiz verkauft Planted seine Produkte seit 2021 auch in Frankreich.
Warum es funktioniert: Pflanzliche Proteine bieten bezüglich Nährwert eine Alternative zu Fleisch. Die Produkte ermöglichen eine Ernährung ohne Tierleid.
Interessantes Detail: Die Produkte werden in der Schweiz entwickelt und produziert.
Nelle aree picnic o dopo le feste i cestini dei rifiuti traboccano regolarmente di spazzatura. È così che la rete reCIRCLE ha fatto della lotta alle confezioni usa e getta dei ristoranti da asporto la propria missione, vendendo in cambio ciotole, piatti, bicchieri e posate riutilizzabili. I contenitori e le posate sono realizzati in un mix di plastica e fibre di vetro che li rende resistenti al calore e lavabili in lavastoviglie. Col tempo numerosi ristoranti, take-away e negozi di alimentari sono entrati a far parte della rete reCIRCLE. Con un duplice vantaggio: si producono meno rifiuti da imballaggio e gli eventuali avanzi di cibo possono essere portati a casa ben confezionati. Attualmente, in Svizzera sono circa 55 000 i contenitori monouso che vengono sostituiti dai box reCIRCLE. In un solo giorno, ciò si traduce in 1000 sacchi di spazzatura utilizzati in meno e 5,5 tonnellate di CO2 non emesse.
In Svizzera, ogni sera vengono buttate via tonnellate di pane e panini, croissant e altri prodotti da forno perché considerati non più freschi. Dal 2013 l’Äss-Bar ha trovato un rimedio, raccogliendo al mattino presto dalle panetterie convenzionate i prodotti invenduti del giorno prima e portandoli nei propri punti vendita, dove possono essere acquistati a prezzo ridotto. L’Äss-Bar offre anche consegne a domicilio e un servizio di catering. Ogni anno, nelle undici filiali dell’Äss-Bar si salvano in tutto all’incirca 700 tonnellate di cibo.
Nel 2015 una start-up danese ha sviluppato la app Too good to go, con un’idea di fondo: prima dell’orario di chiusura, presso i negozi convenzionati gli utenti possono ritirare a prezzi ridotti alimenti che altrimenti verrebbero gettati via. Oggi sono numerosi i negozi in tutta Europa, Stati Uniti e Canada che partecipano a Too good to go – in Svizzera, tra l’altro, anche Coop e Migros. Qui da noi, dal suo lancio nel 2018 la app è stata scaricata da ben 1,8 milioni di utenti. Nello stesso periodo, con il suo aiuto si è riusciti a salvare 5,5 milioni di pasti, risparmiando 13 750 tonnellate di CO2 equivalenti.
Anche il progetto internazionale Foodsharing, nato nel 2012, è frutto dell’iniziativa di privati. Si tratta di un consorzio di persone impegnate nella lotta allo spreco alimentare: i membri mettono a disposizione il cibo che hanno acquistato in eccesso depositandolo in frigoriferi accessibili al pubblico, dai quali le persone possono servirsi gratuitamente. Le ubicazioni di questi «distributori equo-solidali» sono indicate su una cartina pubblicata sul sito internet del progetto.
Anche il Consiglio federale si sta mobilitando contro lo spreco alimentare, con l'appposito piano d'azione incentrato sulla Svizzera. Pure l’economia vi partecipa: nell’ambito del piano d’azione, nel maggio del 2022 i vertici di 28 aziende e associazioni dell’industria alimentare svizzera hanno sottoscritto un accordo intersettoriale per ridurre gli sprechi alimentari. Vi è inoltre un’iniziativa multi-stakeholder coordinata dall’Ufficio federale dell’agricoltura, in collaborazione con diverse ONG, che mira a rendere il sistema alimentare più sostenibile a livello globale.
Chi gestisce un ristorante non può mai smettere di pensare: quanti saranno i tavoli vuoti il giorno successivo, quanto personale è necessario, quale menù va per la maggiore? Se finora le decisioni dovevano essere prese a intuito, dal 2019 si possono fare previsioni con fino a 30 giorni di anticipo grazie alla app Prognolite. Per realizzarla, un team dell’Università di Scienze Applicate di Zurigo (ZHAW) ha, da un lato, alimentato un algoritmo con dati relativi a condizioni meteo, festività, vacanze e tendenze come quella dei piatti da asporto. Dall’altro, utilizzando 1,5 milioni di scontrini degli ultimi anni ha analizzato le correlazioni tra questi fattori esterni e la domanda. Da questo progetto scientifico è nata la start-up Prognolite. Poiché la sua app è in grado di prevedere la quantità di cibo necessaria con una sicurezza del 90 per cento, un ristorante che serve 70 000 pasti all’anno può evitare, nello stesso periodo, 2200 chilogrammi di rifiuti alimentari e oltre 7000 tonnellate di CO2.
Nel 2020 è nato Rüedu – un negozio self-service di prossimità in container di legno della grandezza di 18 metri quadrati. Ad oggi si contano 22 container Rüedu in vari quartieri e nell’hinterland di Zurigo, Berna e Thun. Attraverso una app i clienti, una volta registrati, hanno accesso all'offerta, costituita interamente da alimenti prodotti in maniera sostenibile: frutta e verdura di stagione, prodotti caseari e da forno a km 0, insaccati e bevande di produzione locale. A volte Rüedu organizza anche campagne salva-cibo per prodotti alimentari prossimi alla scadenza o non perfettamente a norma, e li offre a prezzo ridotto.
Iniziative «Mobilità»
Nascita: 2020
Obiettivo: incentivare la mobilità sostenibile
L’idea: la app ZüriMobil visualizza in un colpo d’occhio tutte le offerte di mobilità presenti in quel momento nelle vicinanze e aiuta a trovare il mezzo di trasporto preferito.
Target: pendolari, turisti, abitanti del posto
Successo: secondo la Verkehrsbetriebe Zürich (VBZ), già dopo soli sei mesi 8000 persone hanno scaricato e utilizzato la app.
Perché funziona: VBZ collabora strettamente con gli operatori di altri mezzi di trasporto, come le società di noleggio di auto, biciclette e monopattini elettrici. Le offerte sono visualizzate in modo chiaro e, in caso di condizioni del traffico sfavorevoli e congestioni, la app mostra possibilità e itinerari alternativi.
Dettaglio interessante: nelle stazioni ZüriMobil, passare da un mezzo di trasporto all’altro è ancora più facile: le offerte dei partner convenzionati sono a pochi metri di distanza l’una dall’altra.
Nascita: 2005
Obiettivo: rendere più sostenibili gli spostamenti individuali
L’idea: tramite la piattaforma online GoMore i privati possono dare in affitto la propria auto o noleggiare un veicolo.
Target: privati
Successo: con oltre 2,8 milioni di utenti registrati in Danimarca, Svezia, Finlandia, Spagna e Svizzera, GoMore aiuta le persone a condividere le proprie auto e a proteggere l’ambiente.
Perché funziona: GoMore consente ai proprietari di automobili di noleggiare il proprio veicolo quando non lo utilizzano. Chi è interessato a noleggiare un’auto può trovare offerte nel proprio quartiere. Tutti i noleggi sono coperti da un’assicurazione casco totale.
Dettaglio interessante: l’auto può essere bloccata e sbloccata tramite la app GoMore; non è necessario consegnare le chiavi.
Nascita: 2012
Obiettivo: condividere oggetti usati nel quartiere
L’idea: Pumpipumpe rende visibili e a disposizione le cose utili conservate in cantine e armadi.
Target: economie domestiche private
Successo: sono già oltre 20 000 le economie domestiche che vi partecipano in tutta Europa
Perché funziona: adesivi specifici applicati sulle cassette delle lettere avvisano i vicini che vi sono oggetti disponibili. Il prestito è gratuito. Si rafforza l’interazione sociale tra vicini di casa.
Dettaglio interessante: il foglio di adesivi contiene 50 sticker raffiguranti oggetti differenti, oltre a cinque «sticker jolly» vuoti da disegnare personalmente.
Nelle aree residenziali estensive le strade di quartiere fungono solitamente da vie di collegamento verso gli agglomerati urbani. Dominate da una forte presenza di traffico motorizzato, non offrono quasi nessuna opportunità per incontrarsi, fare movimento e giocare. Ma ora, in un quartiere del Comune ticinese di Terre di Pedemonte, lo spazio stradale pubblico tornerà a essere uno spazio di vicinato attraente. Nell’ambito di un «laboratorio di quartiere», i residenti stanno sviluppando insieme alle autorità e con il supporto di progettisti, sociologi e geografi idee su come riconfigurare lo spazio stradale. La Confederazione finanzia il progetto pilota (2020-2024) con i contributi previsti dal programma «Progetti modello Sviluppo sostenibile del territorio».
Con i loro chilometri di argini, le strade e le ferrovie possono offrire habitat preziosi e interconnessi per anfibi, rettili, mammiferi e vegetali. A tal fine, tuttavia, è necessario che gli argini vengano adeguatamente curati: le aree verdi, ad esempio, vanno falciate anziché pacciamate, ossia l’erba tagliata dev’essere successivamente rimossa. In vari progetti pilota del piano d’azione Biodiversità, i gestori ferroviari e l’Ufficio federale delle strade USTRA si stanno adoperando per curare e riqualificare in questo modo almeno il 20 per cento degli argini delle strade nazionali e delle ferrovie.
Una nuova app sviluppata dalla start-up di Zurigo Share.P visualizza agli utenti i parcheggi privati inutilizzati, contribuendo a ridurre l’enorme traffico dovuto alla ricerca di posti auto nella città di Zurigo.
In Svizzera si trasportano sempre più merci, soprattutto su gomma, un settore che negli ultimi 20 anni è cresciuto di ben il 14 per cento. A rimanere costante negli anni, invece, è la percentuale di corse a vuoto: circa un quarto dei trasporti viene effettuato senza carico. La start-up Pickwings, con sede a Zugo, contribuisce a ridurre questi viaggi a vuoto. Funziona come una sorta di «Uber della logistica»: chi deve spedire della merce – PMI, grandi aziende, ma anche privati – inserisce i propri ordini sulla piattaforma pickwings.ch, dopodiché i trasportatori guardano cosa possono passare a ritirare lungo la strada così da riempire lo spazio di carico vuoto durante il viaggio di ritorno. Secondo quanto riferito da Pickwings, sinora si sono risparmiati in questo modo più di due milioni di chilometri a vuoto.
A Yverdon-les-Bains (VD) tutti i residenti dovranno poter raggiungere uno spazio verde pubblico di qualità in meno di cinque minuti a piedi. A tal fine si stanno riqualificando gli spazi esistenti e creando nuove oasi.
A causa delle numerose superfici asfaltate e dell’urbanizzazione sempre crescente, nelle città e negli agglomerati si creano cosiddette isole di calore. Questo effetto si fa particolarmente critico durante le lunghe ondate di afa e le notti tropicali, che il cambiamento climatico non farà che rendere ancora più frequenti. Recentemente un progetto a cura del National Centre for Climate Services NCCS ha studiato come ridurre l’effetto isola di calore attraverso l’utilizzo di manti stradali freschi: a Sion e a Berna si sono identificati appositi tratti su cui testare diverse tipologie di pavimentazione, come manti stradali chiari, vernici di colore chiaro e asfalto con pietrisco chiaro. I risultati sono promettenti: rispetto ai manti tradizionali si è misurata una differenza di temperatura pari fino a 12 gradi nell’ora più calda. A Zurigo e Lucerna è ora in corso la posa dei primi manti stradali freschi.
Gli animali selvatici si spostano di continuo: tra i luoghi di riposo e di alimentazione, tra gli habitat estivi e quelli invernali o verso i loro siti di riproduzione. Singoli esemplari migrano da un luogo all’altro per colonizzare nuove aree. Molti corridoi faunistici, tuttavia, sono compromessi o completamente bloccati da strade, ferrovie e insediamenti. Alla luce di ciò, nell’ambito del piano d’azione Biodiversità si sta promuovendo la costruzione di ponti faunistici e passaggi per anfibi lungo strade e ferrovie. Per ridurre gli incidenti ferroviari, le FFS e l’UFAM stanno anche testando l’uso di sistemi di allarme per la fauna selvatica, che attraverso i suoni tipici della selvaggina avvisano gli animali dell’avvicinarsi dei treni.
Iniziative «Alloggio»
Besteht seit 2019
Ziel: Eine nachhaltige, kreislauffähige und günstige Alternative zu zementhaltigem Beton herstellen.
Idee: Ein sauberer Betonersatz: Aushubmaterial von Baustellen wird mit mineralischen Zusatzstoffen angereichert.
Zielgruppe: Bauindustrie weltweit, Einsatzgebiet: Böden und nichttragende Wände.
Erfolg: Produkt entwickelt, Oxara wurde vom ETH-Spin-off zur AG mit acht Mitarbeitenden.
Warum es funktioniert: Weil die Technologie kreislauffähig ist und die Nachfrage nach umweltfreundlichen Baumaterialen steigt.
Interessantes Detail: Die SBB liessen von der Oxara AG 2021 insgesamt 12 Sitzelemente aus Cleancrete herstellen, die sie anschliessend in Mobility-Sharing-Zonen platzierte.
Esiste dal 2013
Obiettivo: essere un progetto faro della società 2000 Watt (con un sistema di riscaldamento innovativo a emissioni nette pari a zero).
L’idea: complesso residenziale pionieristico in termini di costruzione cooperativa.
Destinatari: l’area edificata favorisce il mix tra generazioni ed è abitato per lo più da famiglie, le quali possono usufruire di un asilo nido.
Successo: la Siedlung Oberfeld è il più grande complesso di immobili in legno a quattro piani del Cantone di Berna.
Perché funziona: i membri della cooperativa hanno partecipato alla progettazione; suddivisi in gruppi, possono contribuire a dar forma al sito; i partecipanti dispongono di spazi comuni (sala da musica, laboratorio, sauna, spazi esterni), quindi di più spazio rispetto a un’abitazione tradizionale.
Dettaglio degno di nota: gli abitanti rinunciano all’automobile a favore della mobilità lenta.
L’energia grigia di un edificio costituisce fino a un quarto dell’energia primaria complessiva. La piattaforma Salza mira a limitare questo impatto promuovendo il riutilizzo degli elementi di costruzione. La piattaforma offre materiali per sanitari, tetti, impianti elettrici e opere di lattoneria, con un’ampia gamma di materiali: cemento, pietra naturale, metallo, legno, rame, ecc. Gli elementi vengono smontati e consegnati solo dopo aver trovato un acquirente, che finanzia anche il trasporto, l’eventuale stoccaggio e il rimontaggio. Salza rimane a disposizione per una consulenza personalizzata durante l’intero processo.
Vi servirebbero dei mobili, ma vorreste anche rispettare l’ambiente? L’azienda Rewood propone un’alternativa alla produzione di massa realizzando sedie, panche, tavoli, armadi o scaffali a partire dagli scarti del legno. In un’ottica di sostenibilità e di conservazione delle risorse, il progetto consente di ridurre al minimo gli spostamenti e di promuovere l’economia locale. I prodotti sono realizzati da falegnami professionisti in un laboratorio di Bienne. Grazie a un’attenta lavorazione, gli scarti del legno vengono riciclati e trasformati in oggetti di design di qualità. Esistono infinite possibilità per adattare ciascun elemento di arredo ai propri desideri personali.
Oxara converte i materiali di scavo e provenienti dalle fondamenta in materiale da costruzione, avvalendosi di una tecnologia di miscelazione unica, che offre un duplice vantaggio: un costo ragionevole e un impatto ambientale di 20 volte inferiore.
L’azienda Fenx trasforma i rifiuti minerali in elementi per un’isolazione sostenibile e a elevate prestazioni destinati al settore edilizio. Fenx è una spin-off del Politecnico federale di Zurigo, dove è nata nel 2019.
In Svizzera, ogni anno circa un milione di materassi finisce tra i rifiuti prima di essere incenerito. Per combattere questo spreco, nel 2021 è nata l’Alliance des matelas, su iniziativa dell’organizzazione Make Furniture Circular (MFC). L’obiettivo è di progettare e commercializzare un materasso riciclabile. Per i materassi già in circolazione l’Alliance des matelas punta inoltre a creare una catena di riciclaggio, a finanziarla e a dare una seconda vita al materiale recuperato, con la schiuma come materia prima secondaria.
Fondato nel 2020, lo studio Zirkular vuole promuovere il riutilizzo dei materiali nell’edilizia. Si rivolge ai proprietari di immobili, agli studi di architettura e alle istituzioni pubbliche. Qualche esempio concreto? Zirkular ha accompagnato in particolare il progetto di una scuola materna a Zurigo e lo sviluppo di case per i collaboratori a Triemli.
Madaster promuove il riutilizzo delle risorse nel settore immobiliare attraverso il rilascio di passaporti per i materiali da costruzione. Questi passaporti contengono informazioni inerenti la qualità, l’origine e l’ubicazione dei materiali.
Invece di distruggere e ricominciare da zero, l’idea dello studio basilese In Situ è quella di costruire a partire da ciò che già esiste, adattando gli spazi e riutilizzando gli elementi. «Da un materiale che non serve più in un luogo può nascere qualcosa di diverso altrove», affermano gli ideatori di In Situ. Questo circolo consente di risparmiare energia. L’approccio dello studio In Situ mira anche a valorizzare la bellezza dei siti.
L’iniziativa Countdown 2030 riunisce i professionisti dell’architettura al fine di sensibilizzare tutto il settore in merito all’impatto dell’edilizia sui cambiamenti climatici.
Ultima modifica 21.12.2022