L’obiettivo del Protocollo di Göteborg del 1999 è mantenere pulita l’aria senza tenere conto dei confini nazionali. Si tratta di un protocollo addizionale alla Convenzione sull’inquinamento transfrontaliero a lunga distanza della Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE) riguardante la riduzione dell’acidificazione, dell’eutrofizzazione e dell’ozono troposferico. Il Protocollo definisce i quantitativi massimi delle emissioni nazionali per il 2010, gli standard tecnici per la riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici e i valori limite di emissione per gli impianti tecnici.
Con la modifica del Protocollo nel 2012 sono stati precisati gli obiettivi di riduzione delle emissioni validi a partire dal 2020. Essi riguardano le sostanze nocive particolarmente problematiche soprattutto per la salute umana e gli ecosistemi, quali il diossido di zolfo (SO2), gli ossidi di azoto (NOx), l’ammoniaca (NH3), i composti organici volatili (COV) e le polveri fini che possono raggiungere i polmoni (PM2.5). Rispetto al 2005, le riduzioni delle emissioni auspicate in Europa ammontano al 58 per cento per il SO2, al 42 per cento per gli NOx, al 6 per cento per la NH3, al 28 per cento per i COV e al 22 per cento per le PM2.5.
Le conoscenze e la tecnica si sviluppano ulteriormente e, con esse, i requisiti
Oltre agli obiettivi di riduzione, la revisione ha adeguato allo stato della tecnica e delle conoscenze anche i requisiti del Protocollo, soprattutto quelli relativi alle emissioni degli impianti industriali, all’impiego di solventi organici, ai gas di scarico dei veicoli a motore e delle macchine nonché alle emissioni di ammoniaca derivanti dalla detenzione di animali nell’agricoltura. Gli obiettivi e i requisiti del Protocollo modificato sono in linea con il diritto ambientale svizzero, in particolare con l’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt), la strategia concernente i provvedimenti di igiene dell’aria adottati dalla Confederazione e gli obiettivi della politica agricola.
Oltre che dalla Svizzera, la modifica del Protocollo è stata adottata da più di 30 Parti contraenti, fra cui l’Unione europea, gli Stati Uniti e il Canada. Il Protocollo modificato è entrato in vigore per la Svizzera il 22 ottobre 2019 (tre mesi dopo la presentazione dello strumento d’accettazione al Segretariato dell’ONU).
La modifica del Protocollo di Göteborg consentirà di ridurre ulteriormente l’inquinamento atmosferico, con effetti positivi sulla salute della popolazione e sull’ambiente. Considerata la sua posizione geografica al centro dell’Europa, la Svizzera beneficerà direttamente degli ulteriori miglioramenti della qualità dell’aria nei Paesi dell’Unione europea.
Esame del Protocollo modificato
Da un esame del Protocollo modificato è emerso che le emissioni di inquinanti atmosferici regolamentati sono sensibilmente diminuite negli ultimi 20 anni e che, nel complesso, è stato possibile raggiungere gli impegni di riduzione prefissati per il 2020. Al contempo si è constatato che la protezione della salute umana e degli ecosistemi non è ancora sufficientemente garantita, soprattutto in relazione all’esposizione alle polveri fini, all’ozono troposferico e agli inquinanti atmosferici contenenti azoto. Per tale ragione, sono necessarie ulteriori misure di riduzione delle emissioni.
Informazioni complementari
Ultima modifica 11.07.2025