La Svizzera attua un’ampia gamma di misure per ridurre le proprie emissioni di gas serra in tutti i settori, ovvero trasporti, industria, edifici, agricoltura, produzione di energia e mercato finanziario.
Le principali misure adottate dalla Svizzera per la riduzione delle proprie emissioni di gas serra sono la tassa sul CO₂, il sistema di scambio di quote di emissioni, prescrizioni in materia di edifici e veicoli, il finanziamento di progetti di compensazione in Svizzera e all’estero, accordi settoriali e vari programmi di incentivazione.
Questi strumenti hanno effetti di varia portata sui settori responsabili delle emissioni di gas serra in Svizzera, ovvero trasporti, industria, edifici, agricoltura, produzione di energia e mercato finanziario.
Circa un terzo delle emissioni di gas serra della Svizzera proviene dal settore dei trasporti (ca. 14 mio. t di CO₂eq). Questo calcolo non include le emissioni provenienti dal trasporto aereo internazionale (ca. 5 mio. t di CO₂eq).
Nel settore dei trasporti si applicano prescrizioni sulle emissioni di CO₂ per automobili, autofurgoni, trattori a sella e autocarri immatricolati per la prima volta. Sono soggetti all’obbligo gli importatori svizzeri di veicoli.
Contrariamente ai combustibili fossili, i carburanti fossili non sono soggetti alla tassa sul CO₂; l’obbligo di compensazione spetta invece alle imprese che li mettono in commercio e viene adempiuto attraverso il finanziamento di progetti, in Svizzera o all’estero, volti a ridurre le emissioni di gas serra.
L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini riscuote un’imposta sugli oli minerali. Se le esigenze ecologiche e sociali sono adempiute, sono concesse agevolazioni fiscali per i biocarburanti.
Le compagnie aeree e altri operatori di aeromobili devono compensare le proprie emissioni di CO₂ con l'acquisto di diritti di emissione.
Per una maggiore trasparenza, le compagnie aeree, le agenzie di viaggio e altri offerenti di viaggi aerei sono tenuti a indicare le emissioni presumibilmente causate dal viaggio aereo.
Gli operatori di aeromobili sottostanno inoltre all’obbligo di fornitura e di miscelazione di carburanti rinnovabili e a basso tenore di emissioni (obbligo di miscelazione).
Nel settore dei trasporti, la Confederazione promuove inoltre i collegamenti ferroviari transfrontalieri notturni, lo sviluppo e la produzione di carburanti sintetici rinnovabili e le tecnologie di propulsione elettrica.
Il settore dell’industria svizzera è responsabile di circa il 22 per cento delle emissioni nazionali di gas serra (inclusi gli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani e speciali). La tassa sul CO₂, i cosiddetti impegni di riduzione, la partecipazione al sistema di scambio di quote di emissioni e gli accordi settoriali si dimostrano strumenti validi nel settore dell’industria.
La tassa sul CO₂ incentiva l’industria a un consumo parsimonioso di combustibili fossili come l’olio da riscaldamento o il gas naturale. I proventi di tale tassa d’incentivazione sono in gran parte ridistribuiti alla popolazione e all’economia.
I gestori di impianti industriali che concludono un impegno di riduzione nei confronti della Confederazione sono in compenso esentati dalla tassa sul CO₂.
I gestori di impianti di grandi dimensioni ad alta intensità di emissioni di gas serra partecipano al sistema di scambio di quote di emissioni e, in compenso, sono esentati dalla tassa sul CO₂.
La Confederazione sostiene la decarbonizzazione dell’industria e lo sviluppo di nuove tecnologie e processi, come per esempio la rimozione e il sequestro di CO₂.
Grazie al fondo per le tecnologie, la Confederazione promuove infine innovazioni che riducono le emissioni di gas serra o il consumo di risorse, favoriscono l’impiego di energie rinnovabili e aumentano l’efficienza energetica.
Gli impianti di incenerimento di rifiuti urbani, le imprese e gli operatori che producono il gas serra sintetico SF6 (esafluoruro di zolfo) hanno concluso con la Confederazione accordi settoriali che comprendono obiettivi di riduzione vincolanti.
Il settore degli edifici comprende le emissioni di gas serra delle economie domestiche (abitazioni) e dei servizi (edifici commerciali). Circa un quarto delle emissioni totali di gas serra della Svizzera proviene dal settore degli edifici. Per ridurre le emissioni degli edifici si impiegano strumenti come la tassa sul CO₂, provvedimenti di promozione e prescrizioni cantonali nel settore degli edifici.
La tassa d’incentivazione sul CO₂ incoraggia le economie domestiche e le imprese di servizi a consumare in modo parsimonioso di combustibili fossili come l’olio da riscaldamento e il gas naturale. I proventi della tassa sono in gran parte ridistribuiti alla popolazione e all’economia.
Il Programma d’impulso e il Programma Edifici promuovono il risanamento energetico degli edifici, gli investimenti nelle energie rinnovabili, il recupero del calore residuo e l’ottimizzazione della tecnica delle costruzioni.
I Cantoni possono emanare prescrizioni nel settore degli edifici con cui stabilire standard energetici per costruzioni nuove e vecchie, e adottare misure volte a ridurre le emissioni di CO₂ degli edifici. Stilano un rapporto in merito destinato alla Confederazione.
L’agricoltura è responsabile del 16 per cento delle emissioni di gas serra della Svizzera, in particolare di metano e di protossido di azoto.
Le misure volte alla riduzione delle emissioni sono definite nella legislazione in materia di agricoltura.
Circa tre quarti delle emissioni di gas serra della Svizzera, distribuite tra i vari settori, derivano dal consumo di vettori energetici fossili come petrolio, gas naturale e carbone. La politica energetica mira ad aumentare l’efficienza energetica e la quota di energie rinnovabili.
La Strategia energetica 2050, insieme alle misure stabilite nella legge sull’energia, fornisce un contributo importante alla protezione del clima.
La legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili crea le basi legali per un rapido aumento della produzione di energia elettrica in Svizzera da fonti rinnovabili come l’acqua, il sole, il vento o la biomassa.
Betreiber fossiler Wärme-Kraft-Koppelungsanlagen (WKK-Anlagen) können sich von der CO2-Abgabe auf fossile Brennstoffe befreien I gestori di impianti di cogenerazione possono essere esonerati dalla tassa sul CO₂ per i combustibili fossili utilizzati per la produzione di elettricità.
La Confederazione promuove progetti nell’ambito della geotermia, impianti destinati alla produzione di gas rinnovabili e impianti che utilizzano l’energia solare termica per generare calore di processo.
Le decisioni di investimento, per esempio in materia di approvvigionamento energetico, determinano l’evoluzione futura delle emissioni di gas serra. Sia la legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica (LOCli) che la legge sul CO₂ riveduta definiscono linee guida per rendere il mercato finanziario rispettoso del clima.
Regolarmente organizzato dal 2017, il test climatico PACTA mostra quanto il mercato finanziario svizzero investa nel rispetto del clima. Possono parteciparvi a titolo volontario tutti gli istituti finanziari.
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Ultima modifica 22.09.2025