Prevenzione contro gli incidenti rilevanti: in breve

La manipolazione di sostanze o di organismi pericolosi cela un rischio di incidenti rilevanti. Oggi tale rischio è fortemente ridotto negli impianti interessati grazie all’adozione di misure di sicurezza e di controllo. Tuttavia, poiché le aree insediative intorno agli impianti sensibili si stanno espandendo, il rischio potrebbe nuovamente aumentare. Un aiuto alla pianificazione aggiornato mostra in che modo contrastare una simile evoluzione mediante un buon coordinamento tra la pianificazione del territorio e la prevenzione contro gli incidenti rilevanti.


1. Potenziale di rischio lungo strade, ferrovie, impianti di trasporto in condotta e nelle aziende (determinanti) 

Secondo l’ordinanza sulla protezione contro gli incidenti rilevanti (OPIR), all’origine di incidenti chimici e biologici rilevanti possono esserci:

  • le aziende che fanno uso di grandi quantità di sostanze chimiche pericolose o eseguono attività pericolose con organismi;
  • le vie di comunicazione (ferrovia, strada, navigazione) lungo le quali sono trasportate merci pericolose;
  • i gasdotti ad alta pressione e gli oleodotti (da aprile 2013).

In base all’ultima rilevazione, condotta nel 2021, rientrano nel campo di applicazione dell’OPIR: 1094 aziende, circa 12 200 chilometri di vie di comunicazione (1700 km di linee ferroviarie, 10 500 km di strade, 11 km di vie navigabili sul Reno), nonché 2142 chilometri di gasdotti ad alta pressione e 165 chilometri di oleodotti.

Negli ultimi anni il numero di aziende è tendenzialmente in calo, mentre le cifre relative alle vie di comunicazione e alle condotte di trasporto sono rimaste stabili. Tali impianti sono sparsi sull’intero territorio svizzero, anche se sono più numerosi nelle aree industrializzate delle regioni di Ginevra, Basilea e Zurigo, come pure sull’Altipiano.

In futuro l’espansione e soprattutto la densificazione degli insediamenti proseguiranno. Anche il traffico su strada e rotaia crescerà. Potrebbe così aumentare il numero di persone esposte al rischio di incidenti rilevanti.


2. Incidenti chimici e biologici rilevanti (pressioni)

Incidenti chimici rilevanti possono verificarsi durante l’esercizio di impianti nei quali si utilizzano, in grandi quantità, sostanze e preparati pericolosi o rifiuti speciali. A titolo di esempio si può citare l’esplosione di una cisterna a Visp (VS) il 22 febbraio 2004.

Incidenti biologici rilevanti possono verificarsi nel corso di attività con agenti patogeni da moderatamente a molto pericolosi. Se nel quadro di queste attività vengono rilasciati agenti patogeni, questi microrganismi potrebbero diffondersi fuori dal perimetro aziendale, rappresentando un serio pericolo per la popolazione e l’ambiente. Finora, nonostante i numerosi piccoli guasti e incidenti verificatisi negli ultimi anni, nessuna azienda biotecnologica è stata teatro di incidenti rilevanti.

Incidenti rilevanti con merci pericolose possono verificarsi anche sulle vie di comunicazione (ferrovie e strade) nonché negli impianti di trasporto in condotta. Si pensi ad esempio al trasporto di solventi infiammabili, acidi e alcali o gas tossici liquefatti sotto pressione. Il 6 giugno 2001, un’autocisterna contenente 25 000 litri di olio da riscaldamento si è rovesciata sulla N4 nei pressi di Risch (ZG) causando la fuoriuscita di 7500 litri di combustibile, di cui una parte è finita nel lago di Zugo.


3. Rischi potenziali, frequenza ed entità degli incidenti rilevanti (stato)

Ricorrendo a scenari è possibile individuare gli impianti che, in caso di incidente rilevante, possono causare danni ingenti. Per questo tipo di impianti l’autorità incaricata dell’esecuzione dell’OPIR esige che il titolare effettui una valutazione quantitativa dei rischi, determinando in base a modelli la probabilità di evenienza e le conseguenze di un incidente rilevante.

Nel 2021, 147 aziende erano soggette all’obbligo di allestire e gestire una valutazione dei rischi. Si tratta principalmente di:

  • aziende del commercio all’ingrosso di sostanze chimiche;
  • impianti per la produzione di preparati chimici;
  • impianti con grande affluenza di pubblico (piscine, piste di ghiaccio).

Dal 2014 i rischi causati dal trasporto ferroviario di merci pericolose sono generalmente calati. Ciò vale in particolare per il trasporto di cloro, in cui si è dimostrata efficace l’azione coordinata di tutti gli attori coinvolti (v. il dossier «Misure per trasporti di cloro ancora più sicuri»).

Lungo la rete ferroviaria non sono presenti tratti che rappresentano un rischio insostenibile per la popolazione. Per quanto riguarda le acque sotterranee o le acque superficiali, sono stati individuati in tutto 34 km di tratti ferroviari il cui rischio deve ancora essere accertato in maniera approfondita.

Tra i rilevamenti dei rischi legati ai trasporti di merci pericolose su strada effettuati nel 2017 e nel 2021, la situazione è rimasta praticamente invariata. I rischi per le persone si collocavano nell’intervallo non sostenibile lungo 8 chilometri della rete stradale nazionale e 5 chilometri delle strade di competenza dei Cantoni.

Il tratto interessato da trasporti di merci pericolose sul Reno, lunga poco meno di 11 chilometri, non comporta alcun rischio insostenibile per la popolazione. Per il rilevamento dei rischi insostenibili per l’ambiente non esistono misure che possano essere realizzate con un onere ragionevole.

Per i gasdotti e gli oleodotti, i titolari hanno sottoposto a valutazione entro aprile 2018 le loro stime dei rischi, i cosiddetti screening. La prima valutazione degli impianti di trasporto in condotta si concluderà nel 2022.


4. Gravi conseguenze per l’uomo e l’ambiente (impatto)

Un incidente rilevante con merci o sostanze chimiche pericolose che colpisce l’uomo o l’ambiente può provocare morti o feriti come pure ingenti danni alle acque superficiali e sotterranee. Sostanze chimiche corrosive e volatili, ad esempio, possono danneggiare gravemente le vie respiratorie.

Un incidente rilevante con organismi pericolosi che colpisce l’uomo o l’ambiente può causare malattie o addirittura la morte di persone, animali o piante. Tra questi organismi pericolosi vi sono gli agenti patogeni della tubercolosi o dell’influenza aviaria, i batteri responsabili dell’antrace oppure, per gli ungulati, i virus dell’afta epizootica.


5. Autoresponsabilità dei titolari, controllo da parte delle autorità, pianificazione del territorio (risposte) 

L’OPIR impone ai titolari di impianti soggetti a tale ordinanza di adottare, sotto la propria responsabilità, tutte le misure di sicurezza necessarie. Tali misure devono servire a:

  • ridurre il potenziale di pericolo;
  • prevenire gli incidenti rilevanti;
  • limitarne gli effetti fuori dal perimetro aziendale o lungo le vie di comunicazione e nelle loro vicinanze.

Le autorità verificano l’adempimento di tale obbligo di precauzione.

Quali esempi di misura in caso di incidente rilevante è possibile menzionare:

  • le opere di ritenuta per i liquidi pericolosi per le acque (rilasciati in seguito all’incidente rilevante);
  • i sensori per la misurazione della concentrazione di gas tossici;
  • il coordinamento tra i servizi antincendio aziendali e comunali.

L’attività edilizia e le modifiche dei piani regolatori possono influire sulla densità della popolazione nelle aree adiacenti un impianto assoggettato all’OPIR e causare un aumento indesiderato dei rischi. Un aiuto alla pianificazione per le autorità, aggiornato nel 2022, mostra in che modo è possibile garantire lo sviluppo insediativo garantendo la sicurezza della popolazione. Alla base vi è l’articolo dell’OPIR, riveduto e in vigore da novembre 2018, sul coordinamento della prevenzione degli incidenti rilevanti con le attività d’incidenza territoriale.

Dal 2016 i rischi legati al trasporto ferroviario di cloro sono stati sensibilmente ridotti grazie a una dichiarazione congiunta del mondo economico, delle imprese ferroviarie e della Confederazione. Entro il 2025 sono previste ulteriori fasi di attuazione.

Per i gasdotti ad alta pressione e gli oleodotti per i quali la probabilità di un incidente rilevante è classificata come non sufficientemente bassa, i titolari sono tenuti ad allestire valutazioni dettagliate dei rischi. Vengono così valutate le ulteriori misure di sicurezza necessarie per portare i rischi entro un intervallo sostenibile.

A livello internazionale, la Svizzera dialoga con gli specialisti dell’UE e dell’OCSE in materia di prevenzione contro gli incidenti rilevanti. La Svizzera si è inoltre impegnata a prevenire gli incidenti industriali con effetti transfrontalieri, a ridurre i rischi e a contenere il più possibile le conseguenze (Convenzione della Commissione economica dell’ONU per l’Europa UNECE sugli effetti transfrontalieri degli incidenti industriali).

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Ultima modifica 30.11.2018

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