Proprietà
- Includono in particolare il monossido di azoto (NO) e il diossido di azoto (NO2)
- Tutte le emissioni sono espresse in equivalenti di diossido di azoto
- Monossido di azoto: gas incolore
- Monossido di azoto: nell’atmosfera si trasforma in diossido di azoto
- Diossido di azoto: rossastro in forti concentrazioni
Fonti principali
- Traffico stradale motorizzato (processi di combustione, a temperature elevate)
- Impianti di combustione
Soglie di notifica per le aziende
secondo l’allegato 2 OPRTR (ordinanza concernente il registro delle emissioni di sostanze inquinanti e dei trasferimenti di rifiuti e di sostanze inquinanti nelle acque di scarico)
- Aria 100'000 kg/anno
- Acqua -
- Suolo -
Effetti
- Malattie delle vie respiratorie
- Danni di vario tipo alle piante e agli ecosistemi sensibili a causa dell’azione congiunta di più inquinanti
- Eutrofizzazione degli ecosistemi
- Diossido di azoto: irritazione degli occhi, delle vie respiratorie e della pelle
- Ossidi di azoto: importanti precursori delle piogge acide e degli aerosol secondari (polveri fini)
- Ossidi di azoto con composti organici volatili: importanti precursori per la formazione di fotoossidanti quali l’ozono
Valori limite delle immissioni di diossido di azoto
30 µg/m3 valore medio annuo (media aritmetica)
100 µg/m3 95 % della media annua su mezz'ora inferiore o uguale a 100 µg/m3
80 µg/m3 media su 24 ore; può essere superato al massimo una volta all’anno
Stato ed evoluzione
Gli ossidi di azoto sono tra i principali inquinanti atmosferici. Dal 1990, il carico di diossido di azoto nell’atmosfera è diminuito in misura significativa. Nelle grandi città e lungo le strade con traffico intenso, i valori limite d’immissione su media annuale del diossido di azoto vengono in parte superati in misura considerevole. Nelle zone suburbane, il carico è inferiore o quasi equivalente al valore limite, mentre nelle zone rurali lontane dalle strade è nettamente inferiore. Una possibile causa della diminuzione ridotta della concentrazione di diossido di azoto è l’aumento del numero di automobili con motore diesel, che emettono più diossido di azoto rispetto ai motori a benzina. Le misure attuate finora non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi di immissione fissati (valore limiti di immissione per l’ozono).