Emissioni di gas serra
In Svizzera, gli effetti delle attività antropiche sul clima sono in larga misura dettate dalle quantità di diossido di carbonio (CO2) emesse al fine di soddisfare le esigenze energetiche. Attualmente la principale fonte di emissioni di CO2 in Svizzera è il traffico seguito dall’industria e dagli edifici. L’agricoltura è all’origine della maggior parte delle emissioni di protossido di azoto (N2O) e di metano (CH4).
Nel 2023 le emissioni di gas serra in Svizzera, senza il bilancio dei gas serra da uso del territorio, ammontarono a 40.8 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, ciò che corrisponde ad una riduzione del 26 % rispetto all'anno 1990. Se si tiene conto del bilancio dei gas serra da uso del territorio, nel 2023 le emissioni di gas serra della Svizzera ammontavano a 42,1 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, il che rappresenta una riduzione del 19,8% rispetto al 1990.
L’evoluzione non è stata uguale in tutti i settori. Nel 2023 il traffico ha contribuito in misura maggiore alle emissioni complessive (senza il bilancio dei gas serra da uso del territorio), con una quota del 34 %. Le emissioni sono calate di poco rispetto allo scorso anno e sono state inferiori dell'8 % rispetto al 1990. Nel 2023 le emissioni nel settore industriale sono state del 32 % inferiori rispetto all'anno 1990. Nel 2023 le emissioni di gas serra nel settore degli edifici sono state inferiori del 46 % rispetto ai valori dell'anno 1990. Nel complesso, le altre emissioni sono scese rispetto ai valori del 1990 del 13 %. I dati dell’Inventario forestale nazionale mostrano che dal 1990 la foresta svizzera tende ad assorbire e immagazzinare ogni anno meno CO2.
La legge sul CO2 definisce diverse misure volte a ridurre le emissioni nei singoli settori, fra cui la tassa sul CO2 applicata ai combustibili combinata con i contributi stanziati per il Programma Edifici, alcune prescrizioni sulle emissioni dei veicoli nuovi, il sistema di scambio di quote di emissioni per le industrie a forte consumo di energia e un obbligo di compensazione parziale delle emissioni per gli importatori di carburanti.
Attualmente la Svizzera si è impegnata a livello internazionale, nel quadro dell'Accordo di Parigi, a ridurre le proprie emissioni di gas serra di almeno il 50% entro il 2030 rispetto al 1990 (triangolo arancione) e di almeno il 35 per cento in media negli anni 2021-2030 (linea verde tratteggiata). Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi, le emissioni di gas serra includono il bilancio dei gas serra legati all'uso del suolo (linea arancione). Inoltre, la Svizzera può tenere conto delle riduzioni realizzate all'estero nel calcolo dei suoi obiettivi di emissione.
Entro il 2050, l'impatto delle emissioni di gas serra di origine antropica in Svizzera dovrebbe essere pari a zero (obiettivo del saldo netto pari a zero).
Dettagli relativi agli obiettivi di riduzione dei diversi periodi stabiliti nel Protocollo di Kyoto, nell’Accordo di Parigi e nella legge sul CO2 sono disponibili alla pagina seguente: Obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra della Svizzera.
- Indicatori correlati
- Bilancio dei gas serra da uso del territorio
- Emissioni CO2 di combustibili e carburanti
- Evoluzione della temperatura media annuale
- Impronta di carbonio
- Patrimonio bovino
- Treibhausgasemissionen nach Gasen
- Treibhausgasemissionen pro Kopf
- Treibhausgas-Konzentration in der Atmosphäre
Le emissioni di gas serra di tutti i Paesi industrializzati vengono calcolate in base a indicazioni dettagliate nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e dell'Accordo di Parigi. Dei gruppi di esperti verificano il rispetto delle disposizioni. Gli inventari dei gas serra della UNFCCC sono utilizzati da numerose organizzazioni internazionali quali ad esempio l’Agenzia europea per l’ambiente (AEA), l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) o la Commissione per uno sviluppo sostenibile (CSD).
I dati provengono dall’inventario dei gas serra della Svizzera, stilato ogni anno dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) secondo le disposizioni della Convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). l metodi sono documentati in modo esaustivo nel National Inventory Document e sono conformi ai manuali tecnici dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Questo indicatore mostra l’evoluzione delle emissioni di gas serra dal 1990 in milioni di tonnellate di CO2 equivalenti. A seconda del loro impatto sul clima, i diversi gas serra vengono classificati e convertiti in CO2 equivalenti. In caso di modifiche metodologiche o di messa a disposizione di nuovi dati, può essere necessario eseguire un nuovo calcolo dell’intera serie temporale dei dati dal 1990.
Evoluzione auspicata | Valore iniziale | Valore finale | Avvicinamento al percorso teorico in % | Evoluzione osservata | Valutazione |
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26.289 mio t CO2eq in 2030 | 2008 | 2023 | 61.27% | Sul percorso teorico | insoddisfacente |
Base: Emissioni di gas serra senza con il bilancio dei gas serra da uso del territorio |
* Il 2008 (anno di introduzione della tassa sul CO2) è preso come valore iniziale per la valutazione. Il 2008 sembra corrispondere all’inizio della flessione delle emissioni.
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