Collegamento dei sistemi per lo scambio di quote di emissioni: quinta tornata negoziale tra Svizzera e UE

Berna, 12.12.2013 - L'11 dicembre 2013 si è tenuta a Zurigo la quinta tornata negoziale tra Svizzera e Unione europea in vista di un collegamento dei rispettivi sistemi per lo scambio di quote di emissioni di CO2. In tale occasione è stato possibile affinare ulteriormente i dettagli del progetto di accordo.

In occasione della quinta tornata negoziale, Svizzera e Unione europea (UE) hanno proceduto a uno scambio di informazioni sugli sviluppi più recenti dei rispettivi sistemi di scambio di quote di emissioni (SSQE). La Svizzera ha informato l'UE sullo stato attuale di realizzazione del suo sistema SSQE, sul previsto volume del limite massimo (cap) delle emissioni per il settore degli impianti stazionari e sui probabili partecipanti. L'UE ha fornito una panoramica dei recenti sviluppi nell'ambito dell'SSQE. Sono state discusse in particolare le proposte per una riduzione temporanea delle quote messe all'asta (backloading proposal) come pure la nuova proposta della Commissione europea di tenere conto anche delle emissioni causate dal traffico aereo. Tale proposta è stata pubblicata in seguito all'assemblea generale dell'Organizzazione dell'aviazione civile internazionale (ICAO) e dovrà ancora essere approvata entro la primavera 2014 dal Consiglio e dal Parlamento europei. Poiché oltre agli impianti stazionari (industria) l'accordo di collegamento deve disciplinare anche il traffico aereo, nell'ambito dei negoziati occorre tenere conto in maniera adeguata degli sviluppi del processo legislativo dell'UE per il settore parziale Traffico aereo.

Le delegazioni hanno inoltre approfondito e affinato i punti ancora inevasi del progetto di accordo. In tal ambito è stato trovato un consenso su numerose norme tecniche contemplate negli allegati. Progressi significativi hanno potuto essere compiuti anche nel settore del registro dello scambio delle quote di emissioni e, in particolare, per quanto riguarda i requisiti di sicurezza necessari. I gruppi di lavoro sono stati incaricati di portare a termine al più presto i lavori tecnici.

La delegazione negoziale dell'UE è stata guidata dal direttore generale della Direzione generale Clima della Commissione europea Jos Delbeke, mentre a capo della delegazione svizzera vi era Bruno Oberle, direttore dell'Ufficio federale dell'ambiente.

La prossima tornata negoziale è prevista a marzo. L'obiettivo delle due parti è quello di giungere a un accordo entro l'estate 2014.

RIQUADRO
Informazioni di fondo sul collegamento dei sistemi per lo scambio di quote di emissioni

Sia la Svizzera che l'Unione europea gestiscono un sistema per lo scambio di quote di emissioni (SSQE). Nel quadro di questi sistemi, le aziende interessate sono tenute a cedere un diritto di emissione per ogni tonnellata di CO2 emessa. All'interno di ogni sistema, i diritti di emissione sono negoziabili. L'obiettivo è di ridurre i gas serra nelle imprese con i costi più bassi. Il sistema per lo scambio di quote di emissioni in Svizzera poggia sulla legge sul CO2 ed è ampiamente compatibile con il sistema di scambio di quote europeo.

Un collegamento dei due sistemi consentirà alle imprese svizzere di operare in quanto offerenti e acquirenti di diritti di emissione su un mercato più grande e più liquido. Ciò consentirà di limitare al minimo anche possibili rischi di distorsione di concorrenza tra le imprese svizzere interessate e le loro concorrenti europee.


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