L’impiego di tecnologie per la cattura e il sequestro del CO2 (CCS) e a emissioni negative (NET) per le emissioni difficilmente evitabili è imprescindibile per consentire alla Svizzera di raggiungere entro il 2050 il suo obiettivo di emissioni nette pari a zero. Attualmente queste tecnologie sono disponibili solo in parte. Il 18 maggio 2022, il Consiglio federale ha approvato un rapporto che illustra le misure e le condizioni quadro per potenziare nella misura necessaria le tecnologie CCS e NET entro il 2050.
La cattura e il sequestro di CO2 (CCS e NET) rappresentano un importante campo d’azione della politica climatica della Svizzera. Soltanto impiegando le tecnologie CCS e NET, infatti, la Svizzera è in grado di raggiungere il proprio obiettivo del saldo netto pari a zero entro il 2050 e, dopo tale anno, di assicurare un bilancio negativo netto delle emissioni. Le potenzialità limitate di sequestro del CO2 in Svizzera rendono fondamentale la collaborazione con l’estero. Il potenziamento delle tecnologie CCS e NET offre l’opportunità al settore della ricerca e alla piazza economica svizzeri di consolidare il loro ruolo pionieristico.
Fase pionieristica e fase di potenziamento graduale mirato
In questo contesto, nel suo rapporto di maggio 2022 il Consiglio federale ha definito le modalità di potenziamento graduale di dette tecnologie e le ha suddivise in due fasi: una «fase pionieristica» fino al 2030 e una di «potenziamento graduale mirato» fino al 2050. Il quadro giuridico attuale offre fondamentalmente un contesto adeguato per le prime applicazioni di tecnologie CCS e NET fino al 2030, ovvero durante la fase pionieristica. Per la fase di potenziamento dopo il 2030, invece, sono necessari cambiamenti di rotta, per esempio per lo sviluppo di un’infrastruttura per il trasporto e il sequestro del CO2.
Nuova infrastruttura per le tecnologie CCS e NET
Sull’arco delle due fasi, entro il 2050 nell’industria si prevede di utilizzare strutture CCS, in particolare negli impianti di valorizzazione dei rifiuti e nei cementifici. Per il trasporto e il sequestro del CO2 in Svizzera o all’estero occorre una nuova infrastruttura (p. es. gasdotti e siti di stoccaggio nel sottosuolo o stoccaggio nei materiali edili). È inoltre necessario investire in tecnologie NET, in particolare nel quadro di accordi bilaterali sulla protezione climatica con Paesi partner.
In base alla strategia climatica a lungo termine del 2021, il fabbisogno di sequestro di CO2 nel 2050 è stimato a circa 12 milioni di tonnellate. Inoltre, in un rapporto di febbraio 2024, il Consiglio federale ha stimato il fabbisogno di ulteriori emissioni negative per le emissioni di CO2 generate dal traffico aereo internazionale nel 2050 a circa 1-2 milioni di tonnellate all’anno.
Maggiori informazioni sulla rimozione e il sequestro di CO2 e sulle misure di attuazione sono disponibili sul sito:
Ulteriori informazioni
Ultima modifica 22.09.2025