Nuova tappa nella lotta contro l’inquinamento atmosferico

Berna, 11.09.2009 - Grazie ai grandi progressi realizzati nel corso degli ultimi decenni si è riusciti a ridurre a un livello soddisfacente la diffusione di diversi inquinanti atmosferici. Tuttavia, la qualità dell’aria non è ancora accettabile per quanto riguarda le polveri fini, l’ozono, gli ossidi di azoto e l’ammoniaca. L’11 settembre 2009 il Consiglio federale ha aggiornato la strategia federale di lotta contro l’inquinamento atmosferico. Ha incaricato i dipartimenti competenti di esaminare e di preparare una serie di misure che prevedono l’applicazione combinata di prescrizioni e incentivi come pure la collaborazione internazionale.

Le misure adottate in Svizzera a partire dagli anni '80 hanno permesso di ridurre considerevolmente l'inquinamento atmosferico. I valori limite fissati per diversi inquinanti, come il diossido di zolfo (anidride solforosa), il monossido di carbonio e i metalli pesanti, volti a garantire una qualità dell'aria soddisfacente per la salute e l'ambiente sono rispettati (v. riquadro più sotto). La frequenza con cui sono superati i valori limite relativi ad altri inquinanti come l'ozono, gli ossidi di azoto, le polveri fini e i composti organici volatili (COV), inquinanti precursori dell'ozono, mostrano ciò che rimane ancora da fare (v. scheda 1).

L'11 settembre 2009 il Consiglio federale ha aggiornato la strategia federale di lotta contro l'inquinamento atmosferico, adempiendo così alla mozione parlamentare accolta dal Parlamento. Rispetto al 2005, le emissioni di ossidi di azoto, tuttora eccessive, devono essere ridotte del 50 per cento, quelle delle polveri fini del 45 per cento, quelle di ammoniaca del 40 per cento e quelle dei COV del 20 al 30 per cento (anno di riferimento 2005).

Misure

Il Consiglio federale ha dato mandato di esaminare una serie di misure da proporre poi in vista di una loro attuazione. Le misure riguardano tutti i settori emittenti, ossia l'industria, i trasporti e l'agricoltura, e prevedono l'applicazione di una combinazione di prescrizioni, incentivi e impegno internazionale.

  • Rafforzamento delle prescrizioni: saranno esaminati i valori limite di emissione relativi alle fonti fisse (industria, riscaldamento, agricoltura) come pure ai veicoli e alle macchine e, se del caso, saranno proposti al Consiglio federale degli adattamenti che corrispondono allo stato attuale della tecnica. 
  • Incentivi: saranno esaminate le possibilità di adottare per ogni categoria degli incentivi per i veicoli e le macchine meno inquinanti. Ciò potrebbe avvenire, ad esempio, adottando un'etichetta ambientale o applicando in modo differenziato la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) per gli autoveicoli pesanti post-equipaggiati con filtro antiparticolato.
  • Collaborazione internazionale: per tutto ciò che interessa i requisiti nel campo delle emissioni. La Svizzera è sempre più vincolata dalle decisioni prese a livello internazionale, in particolare dall'Unione europea. Le delegazioni svizzere si impegneranno in favore dell'adozione di valori limite progressivi allo stato della tecnica.
  • Monitoraggio delle misure di riduzione dell'ammoniaca: dal 2008, la Confederazione può sostenere le misure di riduzione delle emissioni di ammoniaca. Il successo delle misure di politica agricola adottate per ridurre le concentrazioni di ammoniaca è valutato mediante misurazioni e rilevamenti svolti insieme ai Cantoni.

Benefici per la qualità dell'aria

Per quanto riguarda la diffusione di gran parte degli inquinanti, le misure elencate, abbinate ai progressi tecnici e alle riduzioni delle emissioni a livello internazionale, dovrebbero permettere di raggiungere entro il 2020 dei livelli soddisfacenti sia per la salute pubblica che per la protezione dell'ambiente.

 

RIQUADRO
Come fissare i valori limite?

Gli obiettivi della lotta contro l'inquinamento atmosferico sono quelli di garantire alla popolazione un'aria pulita e sana, di prevenire carichi eccessivi per gli ecosistemi e , a titolo preventivo,  di ridurre l'inquinamento atmosferico a un livello possibilmente basso.

Sulla base di ricerche scientifiche e di norme internazionali (valori d'immissione e tassi di inquinamento atmosferico critici, criteri di qualità dell'aria dell'Organizzazione mondiale della sanità) si definiscono a tal fine dei valori limite per i diversi inquinanti presenti nell'aria.

Allo stato attuale delle conoscenze, il rispetto di questi valori limite protegge la salute e l'ambiente. I valori limite definiti per l'aria sono dei valori limite d'immissione. I valori limite d'immissione definiti dall'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt) per i PM10, l'ozono e il diossido di azoto sono vincolanti. Essi corrispondono agli obiettivi della legge sulla protezione dell'ambiente.

Per raggiungere gli obiettivi di protezione dell'aria, è necessario limitare alla fonte l'emissione di inquinanti atmosferici. La maggior parte delle fonti inquinanti è soggetta a valori limite d'emissione che, in genere, corrispondono allo stato migliore della tecnica.


Indirizzo cui rivolgere domande

Martin Schiess, capo della divisione Protezione dell’aria e RNI, UFAM 031 322 54 34



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