Strumenti di economia di mercato

Gli strumenti di economia di mercato, come le tasse d’incentivazione o lo scambio di quote di emissione, rientrano in una politica ambientale efficiente sul piano economico e permettono allo Stato di promuovere comportamenti rispettosi dell’ambiente attraverso incentivi mirati.

A causa della disfunzione del mercato, l’impatto ambientale legato alla produzione e ai consumi (i cosiddetti «costi esterni») non si riflette ancora sufficientemente nei prezzi di beni e servizi, determinando così uno sfruttamento eccessivo delle risorse naturali. Risulta necessario intervenire dove il mercato, a causa di indicazioni di prezzo mancanti o distorte, non è in grado autoregolarsi attraverso una determinazione dei prezzi adeguata a garantire un uso efficiente delle risorse.

L’idea di fondo degli strumenti di economia di mercato, quali le tasse d’incentivazione o lo scambio di quote di emissione, è che i consumatori e le imprese riducano l’impatto ambientale laddove, con uno sforzo relativamente contenuto, è possibile raggiungere notevoli risultati. Rispetto, per esempio, a una regolamentazione dettagliata, gli strumenti di economia di mercato consentono una maggiore libertà d’azione, imputando al contempo i costi dell’impatto ambientale a chi li provoca anziché alla collettività.

Gli strumenti di economia di mercato possono essere suddivisi tra:

strumenti che agiscono sui prezzi: vari strumenti agiscono sulla quantificazione economica delle risorse naturali e degli impatti ambientali al fine di penalizzare i comportamenti dannosi per l’ambiente e favorire quelli rispettosi.
- In Svizzera sono due le tasse d’incentivazione utilizzate: la tassa sul CO₂ applicata ai combustibili fossili e la tassa sui composti organici volatili (COV). Fatta eccezione per una quota della tassa d’incentivazione sul CO₂ a destinazione vincolata, gli introiti vengono ridistribuiti alla popolazione.
- La tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) serve a ridurre le spese di trasferta non coperte e i costi esterni di autocarri e altri mezzi pesanti (danni ambientali e danni alla salute). Questa tassa è interamente a destinazione vincolata: la Confederazione utilizza la sua quota di entrate principalmente per finanziare l’infrastruttura ferroviaria.
- L’imposizione di tasse consente di imputare dei costi a quelle persone o aziende responsabili di danni ambientali. I proventi vengono impiegati per finanziare misure volte a contenere o eliminare l’impatto ambientale causato, come lo smaltimento rispettoso dell’ambiente di pile o vetro.
- Attraverso i sussidi, la Confederazione eroga a sua volta un contributo finanziario a favore di iniziative di privati, autorità cantonali e comunali. Sostiene per esempio lo sviluppo di tecnologie rispettose dell’ambiente o la conservazione e la tutela dei paesaggi rurali seminaturali. Si pensi a titolo rappresentativo ai pagamenti diretti alle aziende agricole che promuovono la biodiversità o al Programma Edifici per misure di risparmio energetico.
strumenti che agiscono sulle quantità: invece del prezzo, gli interventi possono mirare a modificare le quantità, come nel caso del sistema di scambio di quote di emissione (SSQE) di CO₂ tra imprese.

Oltre agli strumenti di economia di mercato, la legislazione contempla altre modalità di intervento a tutela dell’ambiente e delle risorse naturali, in particolare obiettivi e meccanismi di monitoraggio, divieti e obblighi, accordi settoriali, ma anche informazione, consulenza e formazione. L’impiego mirato e la combinazione di diversi strumenti garantiscono il raggiungimento degli obiettivi fissati per legge in modo efficace ed efficiente in termini di costi. Attraverso valutazioni economiche delle misure ambientali (VOBU) e analisi d’impatto della regolamentazione (AIR) si stimano gli effetti ecologici, economici e sociali di tali strumenti prima della loro implementazione, mentre le analisi d’impatto ex post sono utilizzate per valutare la loro efficienza in seguito all’implementazione.