Webzine «l'ambiente» 3/2022 - Ritrovare la notte
Editoriale di Katrin Schneeberger, direttrice dell'UFAM.
Dossier «Ritrovare la notte»
L’invenzione delle sorgenti di luce artificiale ha portato all’umanità benessere e libertà sino ad allora sconosciute. Se eccessiva, tuttavia, la luce artificiale finisce per danneggiare l’ecosistema. Occorre dunque un approccio responsabile nell’uso degli impianti di illuminazione.
L’invenzione della lampadina è stata una benedizione. Ma ora l’aumento dell’illuminazione artificiale sta avendo conseguenze negative in tutto il mondo su esseri umani, animali e piante. Un nuovo aiuto all’esecuzione della Confederazione, i corridoi bui a Ginevra e molte altre iniziative mettono in luce le possibili soluzioni.
La luce artificiale può essere dannosa non solo per la natura, ma anche per l’uomo, tra l’altro con conseguenze sul ritmo sonno-veglia. Attraverso una gestione consapevole dell’illuminazione interna ed esterna si possono ridurre gli effetti negativi.
Tutti noi – proprietari di case, titolari d’azienda o inquilini – possiamo contribuire a evitare inutili emissioni luminose. Ecco alcuni consigli di facile attuazione che possono aiutare a risparmiare energia e denaro al tempo stesso.
Dalla luce solare è possibile ottenere energia pulita. Tuttavia, questa stessa luce può abbagliare in modo intenso, in particolare quando viene riflessa dagli impianti solari. Un conflitto che l’UFAM contribuisce a risolvere con le sue raccomandazioni aggiornate per la prevenzione delle emissioni luminose.
Gli impianti sportivi all’aperto vengono spesso utilizzati di notte, il che può comportare un forte inquinamento luminoso per via dei fari. A Walchwil, nel Canton Zugo, è stata trovata una soluzione innovativa. Unica al mondo.
Anche nell’illuminazione pubblica vale la regola: meno è meglio è. Da questo punto di vista, esistono LED di ultima generazione che offrono possibilità completamente nuove: abbinati a sistemi di controllo intelligenti, hanno una luce che può essere regolata in funzione delle esigenze. Così la «Smart Public Lighting» non solo fa risparmiare elettricità, ma contribuisce anche a ridurre le emissioni luminose.