Attualmente, circa un terzo del territorio nazionale è coperto da boschi. Nell’Altipiano il bosco rimane costante, mentre nelle Prealpi e nell’arco alpino è aumentato. L’espansione del bosco si osserva soprattutto sulle superfici dove è stata abbandonata l’attività agricola.
L'attuale sviluppo della superficie forestale varia fortemente a seconda della regione e dell'altitudine. Mentre nel Giura e nell'Altipiano non ha fatto registrare cambiamenti significativi dal 1985, secondo i rilevamenti dell'ultimo Inventario forestale nazionale (IFN4b, 2013) sul versante sud delle Alpi e nelle Alpi l'incremento è compreso tra l'8 e il 28 per cento. Il bosco guadagna quindi terreno soprattutto ad alta quota, tra i 1000 metri e il limite di vegetazione. Nell'Altipiano, invece, il bosco resta fortemente sotto pressione.
Zone con superficie forestale costante
Negli agglomerati situati nell'Altipiano, la pressione esercitata sul bosco aumenta di continuo dato che con la crescita demografica aumenta anche il fabbisogno di insediamenti e infrastrutture. Grazie alla severa legislazione forestale (divieto di dissodamento, obbligo di rimboschimento compensativo), in queste zone è tuttavia stato possibile mantenere costante la superficie forestale.
A livello nazionale, ogni anno vengono concessi in media permessi di dissodamento per circa 160 ettari di bosco. I dissodamenti temporanei, pari al 70 per cento del totale, devono essere compensati nella medesima regione, mentre per i dissodamenti definitivi nella maggior parte dei casi occorre effettuare rimboschimenti in natura. In via eccezionale vengono adottate misure volte a proteggere la natura e il paesaggio, allo scopo di risparmiare terreni agricoli (in particolare superfici per l'avvicendamento delle colture o superfici agricole di valore equivalente situate ad alta quota) e zone pregiate dal punto di vista ecologico o paesaggistico.
Zone con superficie forestale in aumento
Tra il 1985 e il 2013, la superficie forestale della Svizzera è aumentata complessivamente di circa 115 000 ettari, ossia in media di 4105 ettari all'anno. L'aumento si è verificato per quasi il 90 per cento nelle regioni alpine e a sud delle Alpi, dove numerosi agricoltori di montagna hanno ormai rinunciato da anni a gestire pascoli alpestri e superfici ricoperte da vegetazione poco produttive.
L'espansione del bosco riguarda principalmente regioni non più utilizzate per scopi agricoli.
Effetti dell'espansione del bosco
L'espansione del bosco ha numerosi effetti positivi, ma non è priva di inconvenienti. Un bosco che si estende su pendii in prossimità di abitazioni e vie di comunicazione contribuisce a migliorare la protezione contro i pericoli naturali. Il rimboschimento consente anche di assorbire e fissare in modo organico parte del biossido di carbonio, uno dei principali gas serra presenti nell'atmosfera. Inoltre, la moltiplicazione delle radici influisce positivamente sulla depurazione e lo stoccaggio delle acque sotterranee. Oltre a ciò, le nuove superfici forestali aumentano a lungo termine le risorse di legno disponibili e offrono habitat supplementari alle specie animali sensibili a perturbazioni.
Il principale inconveniente è costituito dalla scomparsa di biotopi ricchi di specie, dovuta al fatto che i boschi coprono i prati di montagna. A causa del rimboschimento naturale, il paesaggio rurale tipico delle regioni alpine diventa più monotono, ciò che può provocare anche una riduzione del suo valore ricreativo e della sua attrattività turistica.
Rinunciare alla compensazione in natura è sostanzialmente possibile
Nelle zone montane con un forte aumento della superficie boschiva, è possibile rinunciare alla compensazione in natura dei dissodamenti (ossia al rimboschimento di una superficie forestale di valore equivalente), a condizione che vengano adottate misure adeguate volte a proteggere la natura e il paesaggio. Tali zone devono essere state previamente designate in modo ufficiale dal Cantone come «zone con superficie forestale in aumento».
Definizione di margini boschivi statici al di fuori delle zone edificabili
La revisione del 16 marzo 2012 della legge forestale concede ai Cantoni tra l'altro la possibilità di definire margini boschivi statici anche al di fuori delle zone edificabili, nelle regioni in cui il Cantone intende impedire un aumento del bosco. Tali regioni devono essere designate nel piano direttore cantonale. In molti casi, le superfici interessate sono particolarmente importanti per la biodiversità o il paesaggio.
La definizione di margini boschivi statici abolisce, localmente, il concetto di bosco dinamico. Per tale ragione, il bosco cresciuto spontaneamente al di fuori di questi margini non può, dal punto di vista giuridico, essere considerato bosco e può essere eliminato senza la necessaria autorizzazione di dissodamento.
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Ultima modifica 16.01.2024