Impatto sul clima dell’attuale comportamento d’investimento

Conformemente all’obiettivo internazionale, con la ratifica dell’Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera si è impegnata a rendere clima-compatibili i suoi flussi finanziari (art. 2.1.c.). La domanda su quali strategie e misure gli operatori dei mercati finanziari potrebbero adottare per contribuire effettivamente al raggiungimento degli obiettivi climatici assume sempre maggiore importanza per gli operatori privati e i regolatori ambientali e finanziari. Gli operatori del mercato finanziario affrontano questo tema in modo diversificato.

Con gli investimenti sostenibili, gli investitori desiderano contribuire agli obiettivi ambientali e di sostenibilità. L'approccio più diffuso oggi è l'integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance nelle decisioni di investimento, la cosiddetta integrazione ESG. In uno studio, l'UFAM ha commissionato un esame dell'efficacia di questo approccio. La conclusione, che fa riflettere, è: «forse un po». Da un lato, i risultati dimostrano che molte decisioni individuali possono sommarsi a un effetto maggiore. Nel complesso, però, gli attuali approcci ESG producono pochi cambiamenti sostenibili, soprattutto a causa delle metriche utilizzate.

Does ESG integration impact the real economy? (PDF, 1 MB, 01.06.2022)Studio commissionato dall'UFAM (in inglese, sintesi in tedesco e francese)

I documenti scientifici di riferimento in inglese sono disponibili qui:

Nel dicembre 2022 il Consiglio federale ha pubblicato un documento programmatico in cui ha precisato la sua posizione in materia di prevenzione del greenwashing nel settore finanziario. I prodotti e i servizi finanziari possono essere connotati come sostenibili soltanto se sono compatibili o contribuiscono a raggiungere almeno uno degli obettivi di sostenibilità specifici. Questo al fine di garantire che prodotti e servizi finanziari intesi a ridurre i rischi ESG siano definiti come sostenibili soltanto se, oltre a quello finanziario, perseguono anche uno scopo di investimento sostenibile.

Uno studio analizza la sostenibilità dei prodotti del pilastro 3a. Propone inoltre un concetto per determinare in modo integrato gli obiettivi finanziari e di sostenibilità dei clienti.

Uno studio ampio della letteratura su mandato dell’UFAM esamina anche i canali d’efficienza disponibili e analizza le condizioni da soddisfare affinché le misure degli operatori del mercato finanziario risultino efficienti a livello climatico. Con efficienza climatica si intende un cambiamento clima-rilevante da parte delle imprese dell’economia reale. Appare chiaro che occorre in particolare optare per l’attuazione concreta della misura per ottenere l’efficienza climatica.

Qui trovate uno studio, in tedesco, che fornisce una panoramica dell’efficienza climatica attraverso misure degli operatori del mercato finanziario. Il riassunto è disponibile in tedesco, francese e inglese.

Panoramica dell’attuale stato della ricerca sull’efficienza climatica attraverso le misure degli operatori del mercato finanziario

Panoramica dell’attuale stato della ricerca sull’efficienza climatica attraverso le misure degli operatori del mercato finanziario

I rischi legati alle attuali strategie di investimento

Gli effetti dovuti al clima, come le inondazioni e i periodi di canicola, possono interessare valori patrimoniali (rischi climatici fisici). Nel caso di un riscaldamento tra quattro e sei gradi, le perdite di valore previste sono nettamente superiori a quelle conseguenti a una limitazione inferiore alla soglia critica dei due gradi rispetto al periodo preindustriale. Se si adottano misure a livello globale (p. es. una tassa sul CO2) volte a limitare o rincarare direttamente il consumo di energie fossili, il valore delle imprese interessate può diminuire (rischi di transizione). Strategie d’investimento clima-compatibili permettono di ridurre tali rischi e al contempo di ottenere rendimenti in linea con il mercato.

Diverse banche centrali e autorità di vigilanza si sono riunite a fine 2017 in una rete chiamata Network for Greening the Financial System (NGFS), il cui scopo è di scambiare esperienze su base volontaria dei rischi ambientali e contribuire a una gestione clima-compatibile dei rischi nel settore finanziario. Anche la Banca nazionale svizzera (BNS) e la Finma vi hanno aderito. Per poter riconoscere in tempo tali rischi a livello di istituto, un gruppo di esperti diretto dal settore industriale e incaricato dal Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board) raccomanda fra l’altro di effettuare delle analisi dello scenario dei due gradi. Partecipando ai test sulla compatibilità climatica, numerosi attori del mercato finanziario hanno attuato per la prima volta tale raccomandazione.

Da un parere giuridico emanato su mandato dell’UFAM risulta che i rischi climatici importanti devono essere presi in considerazione già nel diritto vigente. Su base volontaria, gli effetti climatici derivanti dalle decisioni di investimento e di finanziamento possono anche essere misurati e segnalati.

Rechtliches Gutachten «Berücksichtigung von Klimarisiken und -wirkungen auf dem Finanzmarkt» (PDF, 513 kB, 31.10.2019)Gutachten von Prof. Dr. Mirjam Eggen, Bern und Dr. Cornelia Stengel, Zürich, im Auftrag des BAFU, 2019.

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Ultima modifica 26.01.2024

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