Consumo del suolo

I suoli in Svizzera si sono formati nel corso di millenni. In media ci vogliono 100 anni per dare vita a un centimetro di suolo. Una volta distrutto, non si può ricostituire in un orizzonte temporale umano. L’impermeabilizzazione della superficie terrestre con materiali impermeabili all’aria e all’acqua, come l’asfalto o il calcestruzzo, è il più grave cambiamento del suolo provocato dall’uomo.

Negli scorsi decenni, la crescita economica e demografica nonché l’aumento della mobilità e il maggior fabbisogno medio di superficie abitabile per abitante hanno accresciuto la domanda di edifici residenziali e amministrativi, strade e linee ferroviarie, centri commerciali, zone industriali e artigianali, impianti sportivi e del tempo libero. Con l’aumentare di queste esigenze, anche la domanda di suolo dovrebbe mantenersi elevata.

Wichtigste neu entstandene Nutzungen, 1985 – 2018
© BfS

Uno strumento per monitorare a lungo termine la crescita delle superfici di insediamento è la statistica della superficie dell'Ufficio federale di statistica (UST).

Nel 2018, le superfici insediative rappresentavano circa l’8% del territorio nazionale; sull’Altopiano questa quota raggiungeva addirittura il 17%.

La tendenza dal 1985: le superfici di insediamento e boschive sono aumentate, mentre quelle agricole sono diminuite. Le superfici di insediamento sono cresciute in media di 9 campi da calcio al giorno. In particolare, le aree residenziali hanno registrato un forte aumento, con un tasso di crescita quasi doppio rispetto a quello della popolazione. Grazie allo sviluppo insediativo centrato verso l’interno, il ritmo della crescita si è ridotto a circa 8 campi da calcio al giorno.

La crescita degli insediamenti, l’ampliamento delle infrastrutture si concentrano nell’Altipiano e nei fondivalle delle grandi valli alpine. Qui è di conseguenza maggiore anche la perdita di suolo causata dall’impermeabilizzazione come pure la compromissione della qualità del suolo. Poiché in questi luoghi si trovano anche i suoli coltivati qualitativamente migliori, a risentire della perdita di superficie e di qualità sono soprattutto i suoli più fertili.

Per arginare la perdita di suolo, la legge sulla pianificazione del territorio (LPT) esige da Confederazione, Cantoni e Comuni una gestione parsimoniosa della risorsa suolo. La prima tappa della revisione parziale della LPT (in vigore dal 2014) ha posto l’accento proprio su tale principio. Lo sviluppo degli insediamenti deve avvenire prioritariamente nelle zone edificabili esistenti. La seconda tappa della revisione della LPT (in corso) si concentra principalmente sulle costruzioni al di fuori dalle zone edificabili.

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Ultima modifica 31.07.2025

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