Prodotti chimici e rifiuti pericolosi: conferenza internazionale a Ginevra

Berna, 05.04.2017 - Gli Stati membri delle tre Convenzioni internazionali per la riduzione dei rischi legati ai prodotti chimici e ai rifiuti pericolosi si riuniranno a Ginevra dal 24 aprile al 5 maggio prossimi per proseguire i lavori volti a promuovere una gestione dei rifiuti pericolosi rispettosa dell’ambiente, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Dovrebbe inoltre essere decisa l’iscrizione di alcune nuove sostanze a due Convenzioni. Il 5 aprile 2017 il Consiglio federale ha approvato il mandato della delegazione svizzera.

L’utilizzo di determinati prodotti chimici e il trattamento dei rifiuti tossici possono comportare rischi per la salute e l’ambiente in tutto il mondo. I Paesi in via di sviluppo, in particolare, spesso non dispongono di impianti, strutture e meccanismi finanziari atti a garantire uno stoccaggio e un trattamento dei prodotti e dei rifiuti chimici pericolosi rispettosi dell’ambiente.

Per ridurre questi rischi sono state adottate tre convenzioni: la Convezione di Basilea sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione, la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (POP) e la Convenzione di Rotterdam sulla procedura di assenso preliminare in conoscenza di causa per taluni prodotti chimici nel commercio internazionale. Le tre Convenzioni hanno sede a Ginevra e dal 2010 sono riunite in un’unica segreteria. La conferenza che si svolgerà dal 24 aprile al 5 maggio 2017 è intitolata «Un futuro senza veleni: la gestione razionale dei prodotti e rifiuti chimici».

Migliorare il trattamento dei rifiuti pericolosi

In occasione della conferenza, gli Stati membri della Convenzione di Basilea valuteranno diversi lavori volti a migliorare la prassi nei Paesi in via di sviluppo. Dovrebbero essere approvate tre direttive sul trattamento degli inquinanti organici persistenti (POP) e una sui rifiuti elettronici. All’ordine del giorno vi è inoltre il varo di un partenariato pubblico-privato sui rifiuti urbani. La Svizzera sostiene queste attività e il potenziamento dei partenariati tra pubblico e privato.

Iscrizione di nuove sostanze nelle Convenzioni

Due nuove sostanze dovrebbero essere iscritte nella Convenzione di Stoccolma: il decabromodifeniletere, un ritardante di fiamma utilizzato soprattutto negli apparecchi elettrici ed elettronici, e le paraffine clorurate a catena corta, impiegate tra l’altro per ammorbidire le plastiche, dovrebbero essere inseriti nella lista delle sostanze da eliminare a livello mondiale (Allegato A). Dovrebbero inoltre essere prese decisioni in merito alla limitazione dell’impiego del DDT. La Svizzera sostiene le misure volte all’eliminazione e alla riduzione significativa di questi inquinanti molto pericolosi per gli esseri umani e l’ambiente.

Due insetticidi (il carbofuran e il carbosulfan) e le paraffine clorurate a catena corta sono proposti per l’iscrizione nell’Allegato III della Convenzione di Rotterdam. La loro esportazione sarà autorizzata solo previo consenso del Paese destinatario debitamente informato sulla pericolosità di tali prodotti. Sarà discussa di nuovo l’iscrizione nello stesso allegato dell’amianto crisotilo e di un preparato pesticida contenente Paraquat. La Svizzera approva queste iscrizioni e si impegnerà affinché venga presa una decisione in tal senso in occasione della conferenza.

Incontro ministeriale il 4 e 5 maggio

Un incontro di alto livello riunirà il 4 e 5 maggio i ministri degli Stati membri delle Convenzioni. Le discussioni verteranno sull’integrazione della gestione razionale dei prodotti chimici e dei rifiuti pericolosi tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030, sulle possibilità di rafforzare l’attuazione delle Convenzioni tramite partenariati tra pubblico e privato e sulle vie da seguire per ridurre i rifiuti e l’inquinamento promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo economico e sociale.


Indirizzo cui rivolgere domande

Franz Perrez, Ambasciatore, capo della divisione Affari internazionali dell’UFAM, tel. +41 79 251 90 15
Sezione media, UFAM, +41 58 462 90 00



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