La Commissione economica per l’Europa (UNECE), istituita nel 1947 dal Consiglio economico e sociale, è una delle cinque commissioni regionali delle Nazioni Unite. La sua funzione principale è promuovere l’integrazione economica, la cooperazione e lo sviluppo sostenibile nei 56 Paesi membri della regione paneuropea (Europa occidentale, Europa sud-orientale, Europa orientale, America settentrionale, Caucaso, Asia centrale, Turchia e Israele). Ai lavori dell’UNECE partecipano anche numerose organizzazioni internazionali e non governative.
L’UNECE è una piattaforma multilaterale di dialogo politico, di negoziazione di strumenti giuridici internazionali, di elaborazione di norme e disposizioni, ma anche un luogo di scambio in cui, attraverso la cooperazione, trovano piena realizzazione le buone pratiche e le competenze tecniche ed economiche. La Commissione, provvedendo alla realizzazione a livello regionale di misure globali, contribuisce anche al rafforzamento dell’ONU.
Nel settore ambientale, l’obiettivo principale è consolidare la governance ambientale e tutelare le risorse naturali nei Paesi della regione paneuropea. In questo ambito, i Paesi:
- formulano le politiche ambientali;
- elaborano e sviluppano, in seguito a negoziati, trattati e standard ambientali;
- sostengono iniziative internazionali.
Trattati ambientali
L’UNECE ha stipulato cinque Convenzioni (e dodici Protocolli) nel settore ambientale e offre un quadro per il monitoraggio della loro attuazione e del loro sviluppo.
Nona conferenza ministeriale «Un ambiente per l’Europa» / Iniziativa BIG-E
Il processo ministeriale «Ambiente per l’Europa» è una piattaforma di alto livello che consente di promuovere e organizzare la cooperazione volta a far fronte alle sfide ambientali della regione paneuropea. Riunisce i 56 Stati membri dell’UNECE come pure organizzazioni internazionali, finanziatori e ONG.
La nona conferenza ministeriale «Ambiente per l’Europa», tenutasi dal 5 al 7 ottobre 2022 a Nicosia (Cipro), era incentrata sui temi delle infrastrutture sostenibili e del turismo sostenibile. In occasione della conferenza precedente a Batumi (Georgia, 2016), i Paesi avevano adottato un quadro strategico per l’economia verde, valido fino al 2030, reso operativo dall’Iniziativa di Batumi per un’economia verde (iniziativa BIG-E). A Nicosia, i Paesi membri e le organizzazioni interessate sono stati incoraggiati ad annunciare gli impegni volontari per i due temi della conferenza, in linea con BIG-E. La Svizzera ha presentato quattro provvedimenti per ciascun tema, già in fase di realizzazione nel nostro Paese. L’attuazione degli impegni è sottoposta a valutazioni periodiche, discusse in seno al Comitato per le politiche ambientali dell’UNECE.
Esame delle performance ambientali
L’UNECE esamina su richiesta le performance ambientali dei Paesi dell’Europa sud-orientale e orientale, del Caucaso e dell’Asia centrale. Nelle valutazioni vengono formulate raccomandazioni che consentono al governo interessato di prendere le misure necessarie per migliorare lo stato dell’ambiente, per intensificare la cooperazione internazionale nell’ottica di armonizzare gli standard vigenti e per consolidare le proprie capacità tenendo conto dei contesti economici e sociali specifici.
Informazioni ambientali
Al fine di supportare processi decisionali politici informati, l’UNECE ha inoltre sviluppato il Sistema comune di informazioni ambientali (SEIS) a livello paneuropeo, che sostiene il meccanismo di rendicontazione periodica che ogni Paese dell’Europa e dell’Asia centrale ha istituito.
Iniziative paneuropee
In conclusione, l’UNECE, attraverso il suo Comitato per le politiche ambientali, svolge un ruolo importante in numerose iniziative regionali, come ad esempio il processo ministeriale «Salute e ambiente», il programma «Trasporti, sanità e ambiente» (THE PEP) e la strategia «Educazione allo sviluppo sostenibile» (ESD). L’UNECE promuove dunque l’integrazione delle questioni ambientali nelle politiche settoriali.
Impegno e interesse della Svizzera
In quanto Paese non membro dell’Unione europea, la Svizzera beneficia del quadro di cooperazione all’interno della regione paneuropea offerto dall’UNECE, in particolare nel quadro delle Convenzioni e del processo ministeriale «Ambiente per l’Europa». Una trentina di delegati svizzeri segue le attività dell’UNECE e partecipa in particolare all’elaborazione, all’attuazione o alla revisione di accordi internazionali, allo scambio di buone pratiche, allo sviluppo di metodologie attuate a livello nazionale e all’armonizzazione degli standard ambientali a livello paneuropeo.
L’UNECE consente inoltre alla Svizzera di rafforzare la cooperazione con i Paesi dell’Asia centrale e l’Azerbaigian che fanno parte dello stesso gruppo di voto in seno al Fondo mondiale per l’ambiente (Global Environment Facility, GEF) e che svolgono un ruolo attivo in tale organizzazione.
Ulteriori informazioni
Ultima modifica 08.07.2025