L’OCSE è un’organizzazione intergovernativa e i 38 paesi membri hanno in comune un governo democratico e un’economia di mercato. L’organizzazione si prefigge di promuovere politiche pubbliche che possano migliorare il livello di vita di tutti gli individui. A tal fine, l’OCSE offre ai governi la possibilità di mettere in comune gli sforzi e di condividere le proprie esperienze, fornisce un servizio di analisi e comparazione ai Paesi membri, emana raccomandazioni e stabilisce norme internazionali riconosciute.
Comitato delle politiche ambientali
Il Comitato delle politiche ambientali (Environment Policy Committee, EPOC) è incaricato di attuare la parte ambientale del programma di lavoro biennale dell’OCSE.
A tal fine dispone di gruppi di lavoro che si occupano di numerose tematiche ambientali, come ad esempio il clima, la biodiversità, l’acqua, i rifiuti o la finanza verde. L‘attuazione della Strategia verso una crescita verde (Green Growth Strategy) è altresì garantita dai gruppi di lavoro appartenenti ad altri comitati dell’OCSE nel settore ambientale e degli scambi, dello sviluppo, dell’agricoltura, della fiscalità e dei trasporti sostenibili.
Il Comitato delle politiche ambientali si riunisce a livello ministeriale ogni quattro anni. L’ultima Conferenza ministeriale si è tenuta a Parigi il 30 e il 31 marzo 2022 con il titolo «Garantire a tutti un ambiente sano e resiliente». I ministri hanno rivolto particolare attenzione alle questioni centrali del clima e delle materie plastiche. La dichiarazione ministeriale adottata dalla Conferenza sottolinea il ruolo chiave dell’OCSE nel sostenere lo sviluppo di politiche e norme innovative e orientate alla trasformazione per costruire economie più forti, sostenibili, neutrali in termini di emissioni di carbonio, resilienti e inclusive. I ministri hanno invitato l’Organizzazione a intraprendere ulteriori lavori, tra cui l’aggiornamento delle sue norme ambientali, l’elaborazione di un nuovo rapporto sullo stato globale dell’ambiente, nonché lavori sulla transizione digitale e sulla transizione verso la neutralità climatica come pure sul commercio e l’ambiente, sulla riforma delle sovvenzioni dannose per l’ambiente e sugli aspetti ambientali legati a un’efficace gestione degli oceani.
Comitato dei prodotti chimici e della biotecnologia
Il Comitato dei prodotti chimici e della biotecnologia (Chemicals and Biotechnology Committee, CBC) è stato istituito il 1° gennaio 2021 in seguito allo scioglimento del gruppo di lavoro dell’EPOC che si occupava di prodotti chimici, pesticidi e biotecnologia.
Il principale obiettivo del CBC è promuovere, nei Paesi membri e partner, l’elaborazione, l’armonizzazione e il miglioramento della gestione dei prodotti chimici (compresi i nanomateriali, i pesticidi e i biocidi) e dei prodotti derivanti dalle moderne biotecnologie al fine di contribuire allo sviluppo sostenibile, proteggendo la salute umana e l’ambiente dai rischi derivanti dalle sostanze chimiche e dai prodotti delle moderne biotecnologie, evitando la creazione di barriere non tariffarie al commercio, riducendo i costi per i Paesi e l’industria e promuovendo la convergenza dei sistemi di gestione dei prodotti chimici.
Esame delle performance ambientali della Svizzera
Il Programma di esami ambientali dell’OCSE esamina lo stato dell’ambiente e i progressi registrati in ogni Paese membro. Le analisi si basano su un’ampia base di dati economici e ambientali e danno origine a raccomandazioni. Gli esami sono spesso utilizzati per promuovere l’ambiente nei Paesi membri e dai ministri dell’ambiente per avviare dei cambiamenti nelle politiche.
Dal terzo rapporto dell’OCSE sulle performance ambientali della Svizzera (2017) si evince che, malgrado i progressi compiuti, in Svizzera permangono numerose pressioni ambientali. Ulteriori sforzi sono necessari in particolare per quanto riguarda la protezione della biodiversità e della qualità dell’acqua.
Programma di azione GREEN
La Svizzera sostiene il programma di azione dell’OCSE GREEN (Green Economy and Environment), avviato nell’ambito della Conferenza ministeriale «Ambiente per l’Europa» (Lucerna, 1993). Il programma si prefigge migliorare le politiche ambientali nei Paesi dell’Europa orientale, del Caucaso e dell’Asia Centrale (EECCA), promuovendo l’integrazione di considerazioni ambientali nei processi di riforme economiche, sociali e politiche.
Impegno e interesse della Svizzera
Una trentina di delegati svizzeri partecipano attivamente alle attività dell'OCSE nel settore ambientale. I lavori di analisi dell'OCSE, quali ad esempio il calcolo dei costi dell'inazione o l'utilizzazione di strumenti economici nella politica sul clima, fungono da base per le prese di decisione politiche e migliorano la governance in campo ambientale.
Per la Svizzera e gli altri Paesi industrializzati, l'OCSE offre un quadro di discussione e di riflessione favorevole allo sviluppo di alleanze e di posizioni comuni al di fuori del contesto dei negoziati internazionali nell'ambito dei cambiamenti climatici, della biodiversità, del commercio e dell'ambiente. Inoltre, le attività dell'OCSE relative all'armonizzazione nel settore dei prodotti chimici e alla buona prassi di laboratorio consentono ai governi e alle industrie dei Paesi membri di risparmiare oltre 200 milioni di franchi l'anno.
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Ultima modifica 27.06.2023