25a Conferenza sul clima: il Consiglio federale approva il mandato della delegazione svizzera

Berna, 30.10.2019 - Nella sua seduta del 30 ottobre 2019, il Consiglio federale ha conferito alla delegazione svizzera il mandato per la 25a Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP25) che si terrà dal 2 al 13 dicembre 2019 a Santiago, in Cile. La Svizzera si impegna a favore di direttive chiare che garantiscano un’attuazione efficace dell’Accordo.

L’Accordo di Parigi sul clima obbliga tutti i Paesi a effettuare, a partire dal 2020, passi concreti per ridurre le proprie emissioni di gas serra al fine di limitare a meno di 1,5 gradi il riscaldamento globale. Ogni cinque anni, i Paesi devono adeguare al rialzo i loro obiettivi di riduzione, adottare misure corrispondenti e informare in merito ai progressi. L’Accordo comprende inoltre disposizioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici e per misure di sostegno quali il finanziamento e il trasferimento di tecnologie per i Paesi in via di sviluppo.

Temi principali della 25a Conferenza sul clima

L’anno scorso, la COP24 ha approvato la maggior parte delle regole per l’attuazione dell’Accordo di Parigi. In occasione della COP25 occorrerà adottare delle regole di attuazione dettagliate degli articoli dell’Accordo ancora in sospeso. Si tratta in particolare dell’attuazione delle riduzioni delle emissioni ottenute dai Paesi mediante progetti realizzati all’estero. Sono inoltre previsti decreti per la gestione delle perdite e dei danni causati dai cambiamenti climatici ai Paesi.

Posizione della Svizzera: regole uniformi e incisive per tutti i Paesi

Conformemente al mandato approvato dal Consiglio federale, la delegazione svizzera si impegnerà a favore di regolamentazioni incisive che garantiscano l’attuazione efficace dell’Accordo di Parigi. La delegazione si opporrà in particolare a un computo multiplo (da parte del Paese donatore e di quello destinatario) delle riduzioni di emissioni poiché minaccerebbe gli obiettivi e l’efficienza dell’Accordo di Parigi. Le regolamentazioni dovranno anche garantire che i progetti realizzati all’estero, contrariamente al loro obiettivo proprio, non si ripercuotano sull’ambiente o sui diritti umani.

A margine della Conferenza sul clima, la Svizzera organizzerà un evento su come orientare in modo climasostenibile gli investimenti mondiali, una delle richieste centrali dell’Accordo di Parigi.

La Svizzera al segmento ministeriale della COP25

Durante la seconda settimana della Conferenza, i ministri dell’ambiente si riuniranno per discussioni al massimo livello politico. Marc Chardonnens, direttore dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), rappresenterà la Svizzera a questo segmento ministeriale. La delegazione negoziale svizzera sarà guidata da Franz Perrez, ambasciatore dell’ambiente e capo della divisione Affari internazionali dell’UFAM. La delegazione comprende anche tre rappresentanti della società civile provenienti da cerchie economiche e di protezione del clima.


Indirizzo cui rivolgere domande

Franz Perrez, ambasciatore, capo della divisione Affari internazionali, UFAM, tel. +41 79 251 90 15
Sezione Media, UFAM, tel. 058 262 90 00



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