La regolazione dei livelli lacustri ha un triplice obiettivo: abbassare i colmi di piena, rialzare i livelli di magra e garantire un andamento naturale dei livelli idrometrici medi.
Oltre ad arricchire il paesaggio, i laghi svolgono anche un'importante funzione di invaso idrico. Dopo periodi di piogge insistenti o intemperie e durante lo scioglimento delle nevi, i laghi trattengono almeno in parte l'acqua che si accumula copiosa nei bacini imbriferi, con un effetto regolatore della portata di deflusso a valle.
È noto da secoli che questo effetto regolatore può essere incrementato costruendo dighe e sbarramenti, che scaricano acqua in uscita quando il lago raggiunge il livello di guardia (prevenzione di straripamenti e risorgenze) e riducono la portata degli emissari quando il deflusso nel corso inferiore diventa troppo elevato (prevenzione di esondazioni). Le opere di regolazione consentono inoltre di innalzare i livelli idrometrici durante i periodi di magra invernale e di mantenere entro limiti generalmente accettati i livelli medi durante la stagione estiva. I laghi sono soggetti per natura a fortissime fluttuazioni: l'efficacia di dighe e sbarramenti nel limitare eventi estremi indesiderati dipende dalla capacità di deflusso nel tratto a valle.
Competenze
I singoli Cantoni sono responsabili della regolazione dei livelli lacustri, del controllo dei sistemi di regolazione e della definizione dei valori di riferimento stagionali. Se la regolazione di un lago interessa più Cantoni, si applicano accordi intercantonali.
Se la regolazione lacustre interessa acque transfrontaliere, ha un impatto su zone protette di importanza nazionale o richiede un esame dell'impatto sull'ambiente, la Confederazione, rappresentata dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), svolge una funzione di vigilanza. La Confederazione ha inoltre diritto di parola nelle situazioni di emergenza che interessano il lago di Zurigo e i laghi ai piedi del Giura.
Ulteriori informazioni
Ultima modifica 01.05.2015