Dalla metà degli anni 1950 il traffico stradale è la causa principale delle emissioni di ossido di azoto e una fonte rilevante di polveri fini e fuliggine da diesel cancerogena. Malgrado il netto incremento del traffico, dal 1990 le emissioni sono diminuite. Ciò è stato reso possibile dalle innovazioni tecniche sui veicoli. Le emissioni di ossidi di azoto e polveri fini sono però ancora troppo alte.
A emettere ossidi di azoto sono soprattutto i veicoli diesel. Questi ultimi sono responsabili anche di elevate quantità di polveri fini, se non sono muniti di un filtro antiparticolato. Le emissioni durante l'avviamento a freddo dei motori a benzina (idrocarburi) restano consistenti. Anche i motoveicoli a due tempi e i ciclomotori emettono grandi quantità di idrocarburi.
Nel 2022 le percentuali di emissioni provenienti dal traffico stradale rispetto alle emissioni complessive erano del:
- 45 per cento circa per gli ossidi di azoto (NOx),
- 10 per cento circa per gli idrocarburi (HC, COV),
- 20 per cento circa per le polveri fini (PM10).
Luftschadstoff-Emissionen des Strassenverkehrs 1990–2060
Fonti di inquinanti atmosferici: automobili
Le automobili sono una delle maggiori fonti di inquinanti atmosferici. Grazie alle prescrizioni in materia di gas di scarico, le emissioni sono diminuite. Desta ancora preoccupazione l'elevato carico di ossidi di azoto e particolato, soprattutto dei motori diesel.
- Dall'inizio degli anni 1990, le emissioni di ossidi di azoto sono diminuite.
- Le emissioni totali di polveri sottili (PM10) dallo scarico sono diminuite drasticamente grazie ai filtri antiparticolato dal 1990, mentre le emissioni da abrasione e risospensione rimangono ad un livello elevato a causa delle crescenti prestazioni di guida. Le emissioni di idrocarburi sono prodotte principalmente durante il processo di avviamento. Dall'inizio degli anni 1990 sono fortemente diminuite e presumibilmente diminuiranno ulteriormente.
Fonti di inquinanti atmosferici: motoveicoli e ciclomotori
Malgrado le prestazioni chilometriche basse, i motoveicoli contribuiscono in maniera significativa alle emissioni di idrocarburi. Le prescrizioni in materia di gas di scarico per i motoveicoli sono meno severe rispetto a quelle per le automobili.
- Dal 1990, in seguito alle prescrizioni più severe in materia di gas di scarico le emissioni di idrocarburi sono nettamente calate. Entro il 2035 scenderanno a poco più di 450 tonnellate all'anno. Le emissioni di idrocarburi dei motoveicoli a due tempi sono dieci volte superiori a quelle delle automobili.
Fonti di inquinanti atmosferici: autofurgoni, autocarri e autobus
Gli autofurgoni e gli autocarri emettono grandi quantità di ossidi di azoto e polveri fini. Il diesel è il carburante che registra la maggior prestazione chilometrica.
La maggior parte degli autobus del trasporto pubblico è dotata di filtri antiparticolato.
Le emissioni dei nuovi furgoni, camion e autobus diminuiranno in modo significativo grazie a normative sulle emissioni più severe: l'Euro VI è in vigore dal 2014. Nel 2025, circa il 86% dei chilometri percorsi dai veicoli è stato coperto da camion e autobus con veicoli conformi allo standard Euro VI. Nel caso dei furgoni per le consegne con motori diesel, il 68% dei chilometri sono percorsi da veicoli che soddisfano lo standard di emissioni Euro 6. Dal 2000, le emissioni di ossidi di azoto degli autofurgoni, degli autocarri e degli autobus sono diminuite sensibilmente e continueranno a diminuire fino al 2035, grazie alle prescrizioni più severe in materia di gas di scarico.
- Anche le emissioni totali di polveri fini sono calate continuamente dal 2000 in seguito all'inasprimento delle prescrizioni in materia di gas di scarico e al postequipaggiamento con filtri antiparticolato. Continueranno a diminuire fino al 2035.
- Le emissioni di idrocarburi degli autofurgoni sono diminuite di più dell'80 per cento dal 1990.
Fattori di emissione del traffico stradale (HBEFA)
Il manuale Handbook Emission Factors for Road Transport (HBEFA) contiene indicazioni dettagliate sui principali inquinanti atmosferici. Tra di esse figura la quantità emessa da un'automobile in funzione della situazione del traffico, della costruzione del motore e dell'età. Il manuale contiene dati provenienti dalla Svizzera, dalla Germania, dall'Austria, dalla Francia, dalla Svezia e dalla Norvegia.
La versione 4.2 può essere scaricata all'indirizzo www.hbefa.net. È sufficiente registrarsi, dopodiché si riceve una password per scaricare il manuale. La consultazione del manuale richiede un sistema operativo Windows.
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Ultima modifica 17.06.2024