Collegamento dei sistemi di scambio di quote di emissioni Svizzera-Unione europea

Il collegamento del sistema di scambio di quote di emissioni svizzero con quello dell’Unione europea offre vantaggi sia a livello di politica ambientale sia economici. L’accordo tra la Svizzera e l’UE è entrato in vigore il 1° gennaio 2020 e da allora i due sistemi sono collegati.

La Svizzera e l’Unione europea (UE) dispongono di sistemi autonomi per lo scambio di quote di emissioni (SSQE). Il SSQE dell’UE comprende quasi 10 000 gestori di impianti che emettono complessivamente circa 1,3 miliardi di tonnellate di CO2 equivalenti (CO2eq) all’anno. Vi partecipano inoltre circa 350 gestori di aeromobili, che causano emissioni pari a circa 60 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Dal 2024 il SSQE disciplina anche le emissioni provenienti dal traffico navale.

Il SSQE svizzero include circa 100 gestori di impianti che generano complessivamente emissioni pari a circa 5 milioni di tonnellate di CO2eq all’anno. Al SSQE svizzero sono assoggettati inoltre circa 200 gestori di aeromobili che causano emissioni pari a circa 1 milione di tonnellate di CO2 all’anno.

Dal 2020, il SSQE svizzero e quello dell’UE sono collegati. Si tratta del primo accordo internazionale a livello mondiale per il collegamento di SSQE. I partecipanti al SSQE svizzero possono così beneficiare dello scambio di quote di emissioni europeo e, pertanto, godere di maggiore flessibilità per quanto riguarda il rispetto dei propri obiettivi nell’ambito delle emissioni di CO2.

Panoramica dei contenuti dell’accordo

L’accordo disciplina il riconoscimento reciproco di diritti di emissione dei due SSQE con basi legali autonome. La Svizzera non adotta pertanto il diritto dell'UE. Chi è tenuto a partecipare al SSQE della Svizzera o a quello dell’UE può utilizzare i diritti di emissione di entrambi i sistemi per coprire le proprie emissioni di gas serra. Il collegamento ha inoltre consentito l’integrazione nel SSQE svizzero della navigazione aerea e delle centrali termiche a combustibili fossili. Chi è tenuto a partecipare a uno dei due sistemi, può richiedere l’accesso alle aste per diritti di emissioni nell’altro SSQE. La compatibilità dei SSQE, il pari trattamento dei partecipanti e la sicurezza dei sistemi sono garantiti, tra l’altro, attraverso i cosiddetti «criteri essenziali» negli allegati dell’accordo.

In analogia ad altri accordi con l’UE, è istituito un comitato misto che può in particolare gestire l’accordo e decidere eventuali adeguamenti degli allegati. L’accordo punta a una collaborazione a lungo termine ed ha pertanto una durata indeterminata. Può tuttavia essere rescisso in qualsiasi momento rispettando un termine di disdetta di sei mesi.

Attuazione del collegamento in Svizzera

Con l’entrata in vigore dell’accordo, dal 2020 i gestori di aeromobili svizzeri ed esteri che effettuano voli all’interno della Svizzera o dalla Svizzera verso Paesi dello Spazio economico europeo (SEE) o nel Regno Unito sono tenuti a partecipare al SSQE svizzero. Secondo l’accordo, i voli dallo SEE verso la Svizzera sono integrati nel SSQE dell’UE. I voli dal Regno Unito verso la Svizzera sono soggetti al SSQE del Regno Unito.

Un collegamento elettronico tra il Registro svizzero dello scambio di quote di emissioni e quello europeo consente dal settembre 2020 il trasferimento di diritti di emissione fra i registri. Chi, secondo l’accordo, è autorizzato a richiedere l’accesso e intende partecipare all’asta svizzera deve disporre di un conto nel Registro svizzero dello scambio di quote di emissioni.

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Ultima modifica 09.02.2024

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