La tassa sul CO2 e la tassa sui biglietti aerei

  • La legge sul CO2 punta sugli incentivi, mantenendo l’ormai consolidata tassa sul CO2 sui combustibili fossili quali l’olio da riscaldamento e il gas naturale e integrandola con una tassa sui biglietti aerei. Entrambe sono tasse d’incentivazione che offrono un ritorno economico a fronte di un comportamento rispettoso del clima.
  • Queste tasse sono eque, socialmente adeguate e applicate secondo il principio di causalità. Chi produce quantità superiori alla media di CO2 dannoso per il clima paga di più, gli altri di meno. Sono quindi gravate soprattutto le persone che volano spesso o che presentano un consumo molto elevato di olio da riscaldamento, mentre sono favorite le economie domestiche medie.
  • Il gettito è in gran parte ridistribuito alla popolazione. A ogni persona spetta il medesimo importo. Questa scelta va a beneficio soprattutto delle famiglie, in quanto ricevono un rimborso per ciascun membro del nucleo familiare.
L'ormai consolidata tassa sul CO2 sui combustibili fossili quali l’olio da riscaldamento e il gas naturale verrà integrata con una tassa sui biglietti aerei.
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La tassa sul CO2

Dal 2008 la Confederazione applica una tassa sul CO2 sui combustibili fossili quali l’olio da riscaldamento, il gas naturale e il carbone. Trattandosi di una tassa d’incentivazione, chi produce quantità superiori alla media di CO2 paga di più, gli altri di meno. È dunque economicamente conveniente consumare meno olio da riscaldamento oppure riscaldare con una pompa di calore, con l’energia da legno o con l’energia solare. Gli investimenti in forme di riscaldamento esenti da CO2 ricevono un sostegno finanziario dalla Confederazione e dai Cantoni.

Già oggi quattro economie domestiche su dieci riscaldano senza olio da riscaldamento o gas e sono pertanto esonerate dalla tassa sul CO2.

La tassa sul CO2 ammonta attualmente a 96 franchi per tonnellata di CO2. Con la revisione della legge sarà aumentata, ma soltanto in mancanza di un’adeguata riduzione delle emissioni di CO2. Finora non si è mai reso necessario aumentarla al livello massimo attualmente consentito, pari a 120 franchi per tonnellata di CO2 (ca. 30 centesimi per litro di olio da riscaldamento, ca. 2,4 centesimi per kilowattora di gas naturale). Tale meccanismo rimarrà valido anche con la revisione della legge sul CO2, con la quale il livello massimo sarà alzato a 210 franchi per tonnellata di CO2 (ca. 50 centesimi per litro di olio da riscaldamento, ca. 4,2 centesimi per kilowattora di gas naturale).

Tassa sul co2
Meccanismo della tassa sul CO2

Restituzione dei proventi

Un terzo del gettito proveniente dalla tassa sul CO2 (al massimo 450 milioni di franchi all’anno) confluisce nel Fondo per il clima che offre sostegno finanziario per la realizzazione di provvedimenti clima-compatibili (cfr. la rubrica «Fondo per il clima: investimenti nel futuro»).

I due terzi restanti sono invece restituiti alla popolazione e all’economia. Ogni persona riceve il medesimo importo accreditato dalla cassa malati, indipendentemente dal proprio consumo di combustibili fossili. Nel 2020 la cifra si è attestata a 87 franchi pro capite. Questo meccanismo va a beneficio soprattutto delle famiglie, in quanto ricevono un rimborso per ciascun membro del nucleo familiare. A titolo esemplificativo, una famiglia di quattro persone ha ricevuto lo scorso anno un rimborso di 348 franchi per la tassa sul CO2. Tirando le somme, se la famiglia riscalda senza produrre emissioni di CO2 avrà 348 franchi in più a disposizione nel proprio bilancio.

Tassa sul co2
Riscossione e ridistribuzione dei proventi della tassa sul CO2 sui combustibili fossili
(rappresentazione schematica)

Un occhio di riguardo per l’economia

La legge sul CO2 tiene in considerazione la competitività delle imprese svizzere. Tutte le imprese potranno ora farsi esentare dalla tassa sul CO2, una possibilità che fino ad oggi è stata riservata solo alle aziende di settori specifici, per esempio dell’industria metalmeccanica. In futuro, per esempio, potranno usufruire dell’esenzione anche le panetterie, gli alberghi e le officine, a condizione che investano in provvedimenti per il clima nella loro azienda. Tali provvedimenti riducono le emissioni e abbassano i costi per le imprese, per esempio in seguito al minore consumo energetico. Una ditta che opta per un sistema di riscaldamento senza emissioni di CO2 non sarà tenuta al pagamento della tassa sul CO2.

Come in passato, non saranno tenute al pagamento della tassa neppure le imprese con emissioni molto elevate di CO2 (vale a dire le grandi imprese di settori quali l’industria del cemento, chimica o siderurgica, l’industria della carta e del cartone o le raffinerie di petrolio) che partecipano invece al sistema di scambio di quote di emissioni con l’UE.

La tassa sui biglietti aerei

La revisione della legge sul CO2 prevede l’applicazione di una tassa sui biglietti aerei. Tale tassa produce un effetto d’incentivazione, incoraggiando a scegliere modalità di trasporto alternative rispetto all’aereo. La tassa per passeggero ammonta a 30 franchi per i voli a corto raggio, mentre chi prende voli a medio o lungo raggio deve pagare di più. Il limite massimo previsto è di 120 franchi. La Confederazione riscuote la tassa dalle compagnie aeree.

Tassa sui biglietti aerei
Schema dell’obbligo di compensazione degli importatori di carburanti

Benefici per la maggioranza della popolazione

La metà dei proventi è restituita alla popolazione tramite un’equa ridistribuzione pro capite. Ogni persona riceve il medesimo importo accreditato dalla cassa malati, indipendentemente dalla frequenza con cui prende l’aereo. Chi vola spesso e su lunghe distanze verserà di più, mentre chi vola non più di una volta all’anno e resta in Europa riceverà, a conti fatti, un rimborso. Secondo uno studio, la tassa sui biglietti aerei comporterà un maggior onere per circa il 10 per cento della popolazione.

L’altra metà dei proventi della tassa sui biglietti aerei confluisce nel Fondo per il clima ed è utilizzata, tra le altre cose, per promuovere lo sviluppo di carburanti aerei sintetici e clima-compatibili. Il Fondo per il clima può inoltre stanziare fino a 30 milioni di franchi all’anno per migliorare l’offerta di treni notturni.

Tassa sui biglietti aerei
Riscossione e ridistribuzione dei proventi della tassa sui biglietti aerei (rappresentazione schematica)

La tassa sui voli d’affari e privati

Per i velivoli privati o commerciali che decollano dalla Svizzera è ora prevista una tassa d’incentivazione. A seconda della distanza da percorrere e del peso del velivolo, ogni volo è gravato da una tassa compresa tra 500 e 3000 franchi. La metà del gettito è equamente ridistribuita alla popolazione. Ogni persona riceve il medesimo importo accreditato dalla cassa malati. L’altra metà dei proventi confluisce nel Fondo per il clima.

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Ultima modifica 29.03.2021

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