Trattamento e smaltimento di cavi usati

I cavi possono contenere sostanze nocive problematiche. Imprese specializzate titolari di un’autorizzazione di smaltimento separano il materiale isolante dai rifiuti metallici. Lo scopo è evitare che, attraverso le filiere del commercio dei metalli, i cavi arrivino nei Paesi emergenti, dove vengono bruciati all’aperto con conseguente rischio per la salute e l’ambiente.

I cavi sono costituiti da conduttori (ad es. rame o alluminio) e da materiale isolante composto principalmente di plastica a base di PVC. In tutti i cavi le sostanze nocive problematiche si trovano principalmente sotto forma di additivi in questo materiale isolante. Ad esempio, nei cavi più vecchi possono esserci concentrazioni abbastanza elevate di composti del piombo. In passato sono state rilevate anche forti concentrazioni di PCB. Altri inquinanti significativi sono le sostanze ignifughe contenenti composti dell'antimonio o composti bromati come pure composti del cadmio. Di regola, i cavi della nuova generazione non presentano più concentrazioni problematiche di sostanze nocive negli additivi.

Nel caso dei cavi sotterranei, isolati mediante sostanze bituminose e oleose, oltre ai metalli pesanti sono consistenti le sostanze organiche nocive. Le principali sono gli oli, gli idrocarburi aromatici, i rivestimenti bituminosi e, nei cavi più vecchi, anche i componenti contenenti catrame e PCB. Inoltre i cavi sotterranei possono essere rivestiti con piombo.

Non è consentito utilizzare materiale isolante in plastica contenente sostanze nocive pericolose come materiale grezzo per la fabbricazione delle materie plastiche.

Lo smaltimento di cavi avviene nel rispetto dell'ambiente se:

  • i cavi in rame e i cavi in alluminio sono trattati separatamente
  • il materiale dei conduttori (rame o alluminio) e il materiale del rivestimento in metallo (ad es. piombo e ferro) sono riciclati
  • il materiale isolante in plastica (PVC, PE ecc.) viene separato meccanicamente o manualmente
  • la plastica pulita o separata viene sottoposta a valorizzazione materiale, a condizione che soddisfi i requisiti di cui agli allegati 1.1, 1.9 e 2.9 ORRPChim (tenore di PCB < 50 mg/kg, tenore di cadmio < 100 mg/kg, tenore di sostanze ignifughe PentaBDE e OctaBDE < 0,1 %)
  • la plastica non riciclabile e contenente sostanze nocive (ad es. PCB) viene incenerita in impianti idonei

Per maggiori informazioni sui codici dei rifiuti e su quelli dei metodi di smaltimento consultare le rubriche:

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Ultima modifica 01.10.2019

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