Imballaggi in vetro

Grazie ai consumatori sono raccolte grandi quantità di bottiglie in vetro e vetro per conserve destinati al riciclaggio. In tal modo è possibile risparmiare energia e materie prime. Materie estranee di ogni tipo rendono più dispendioso il riciclaggio.

Il vetro, sebbene sia un materiale d'imballaggio pesante, offre numerosi vantaggi: è privo di sapore, inodore, resistente alle temperature elevate, agli acidi e non lascia passare gas. Si addice quindi alla conservazione di contenuti delicati come vino, frutta e verdura nonché determinati medicinali. Il vetro impiegato per gli imballaggi si distingue per la sua composizione dal vetro di finestre, mobili, specchi e bicchieri per bevande.

Valutazione ecologica

Il vetro viene prodotto principalmente da sabbia quarzifera, calce e carbonato di sodio. Queste materie prime si trovano in abbondanza e la loro estrazione non ha ripercussioni negative sull'ambiente. La produzione del vetro, invece, consuma molta energia in quanto richiede temperature di quasi 1600 °C.

Il vetro usato viene riutilizzato o valorizzato dal punto di vista materiale. Durante il riutilizzo il vetro, per lo più bottiglie, viene pulito e riempito di nuovo dai produttori di bevande. Con la valorizzazione materiale invece, l'imballaggio in vetro rotto viene fuso e riformato oppure valorizzato in materiale d'isolamento o rena da vetro per l'edilizia. Il riciclaggio fa risparmiare energia rispetto alla produzione di vetro nuovo. La raccolta differenziata del vetro usato sgrava inoltre gli impianti d'incenerimento dei rifiuti urbani e le discariche.

Raccolta differenziata

Da molti anni i consumatori raccolgono oltre il 90 per cento degli imballaggi in vetro messi in circolazione ogni anno. Ogni persona destina al riciclaggio oltre 40 chilogrammi di vetro ogni anno. Il sistema di raccolta ha una lunga tradizione ben consolidata iniziata negli anni Settanta.

L'ordinanza sugli imballaggi per bevande (OIB) prescrive una quota di riciclaggio di almeno il 75 per cento. Se tale percentuale non viene raggiunta, la Confederazione può introdurre un deposito. Tutti i partecipanti al mercato sono soggetti all'obbligo di informare: l'OIB (art. 18 e 19) prescrive che le quantità di imballaggi per bevande in vetro messe in circolazione e riprese, come pure quelle importate ed esportate, vengano comunicate alla Confederazione. Queste disposizioni di legge si applicano soltanto agli imballaggi per bevande, vale a dire in genere alle bottiglie in vetro. Secondo l'ordinanza tecnica sui rifiuti, i Cantoni sono tenuti a organizzare la raccolta. Nella maggior parte dei casi si tratta di un sistema a consegna: i consumatori gettano gli imballaggi in vetro nei rispettivi contenitori ai punti di raccolta ufficiali. Singoli Comuni hanno invece un sistema a ritiro e raccolgono il vetro dai cigli delle strade.

Il vetro usato viene raccolto per lo più sotto forma di rottami di vetro (cocci). Per una valorizzazione ottimale è importante separare il vetro secondo il colore (in genere bianco, marrone e verde o altri colori). In alcuni Comuni sono messi a disposizione degli appositi contenitori per il vetro intero. Le bottiglie usate raccolte sono destinate al riutilizzo.

Materie estranee di ogni tipo rendono più dispendioso il processo di riciclaggio. I mozziconi di sigarette e le sostanze chimiche liquide allungano il processo di pulitura. Durante la fusione sono soprattutto le parti in ceramica e i cocci dei bicchieri con elevata percentuale di piombo a far diminuire la qualità. Le stoviglie (vetro, ceramica), i vasi in ceramica e il vetro piatto (finestre, specchi, mobili in vetro) non dovrebbero quindi finire nei cassonetti per il vetro usato. Piccole quantità di questi materiali sono smaltite nelle discariche assieme ai rifiuti edili. Per grandi quantità di rifiuti omogenei provenienti dall'industria e dall'artigianato esistono in parte delle soluzioni per la valorizzazione materiale.

Il sito web delle associazioni di riciclaggio indica su una carta dove sono situati i punti di raccolta.

Smaltimento/riciclaggio

Il vetro usato raccolto viene per la maggior parte fuso. Un terzo di esso viene elaborato in Svizzera, un altro terzo viene elaborato dalle vetrerie nei Paesi limitrofi e utilizzato ai fini della produzione di nuovi imballaggi. Il restante vetro usato viene prevalentemente impiegato nella produzione di materiali edili e isolanti (ad esempio il vetro schiuma). Solo una piccola parte, quella proveniente dalla raccolta del vetro intero, viene destinata agli impianti di pulitura per il riutilizzo.

Finanziamento

VetroSwiss gestisce il finanziamento della raccolta e del riciclaggio del vetro. Sin dal 2002, l'organizzazione riscuote su incarico dell'UFAM una tassa di smaltimento anticipata (TSA) su ogni bottiglia per bevande in vetro, compresa nel prezzo d'acquisto. L'ordinanza relativa all'ammontare della tassa di smaltimento anticipata sugli imballaggi per bevande in vetro stabilisce l'importo di detta tassa che oscilla tra i due e i sei centesimi. I proventi così ricavati sono impiegati per indennizzare i raccoglitori del vetro usato (sovente Comuni o consorzi intercomunali), il trasporto, i centri di elaborazione e per finanziare campagne d'informazione pubbliche. Il finanziamento più consistente spetta alla raccolta differenziata per colore, più costosa rispetto agli altri sistemi.

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Ultima modifica 27.03.2023

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